La macchina nera

La macchina nera
Lo sceriffo Wade Parent (James Brolin) sfida la macchina nera in una scena del film
Titolo originaleThe Car
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1977
Durata96 min
Rapporto2,35:1
Generethriller, azione, drammatico
RegiaElliot Silverstein
SoggettoMichael Butler, Dennis Shryack
SceneggiaturaMichael Butler, Dennis Shryack, Lane Slate
ProduttoreElliot Silverstein, Marvin Birdt
Casa di produzioneUniversal Pictures, Hollywood Road Films
FotografiaGerald Hirschfeld
MontaggioMichael McCroskey
Effetti specialiKevin Pike
MusicheLeonard Rosenman
ScenografiaLloyd S. Papez, John McCarthy Jr.
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Edizione originale

Ridoppiaggio

La macchina nera (The Car) è un film del 1977 diretto da Elliot Silverstein. È considerato un caposaldo dei film in cui i protagonisti sono veicoli "indemoniati", genere che giungerà all'apice nel 1983 con il film di John Carpenter Christine - La macchina infernale. Il film venne in parte influenzato dal film Duel di Steven Spielberg, uscito sei anni prima.[1]

«Il male guida la macchina nera!»

Un piccolo paesino del Nuovo Messico, Santa Ynez, viene terrorizzato da un'auto nera, che uccide due ciclisti e un musicista ambulante. Il musicista viene però ucciso dinanzi casa di un anziano signore, che denuncia i fatti alle autorità locali, comandate dallo sceriffo Wade Parent. Intanto, anche un superiore di Parent viene ucciso, un mite anziano comandante della polizia che incontra, suo malgrado, l'auto nera mentre va verso il bar del paesino.

Un'anziana indiana del luogo riesce a capire che l'auto non è guidata da nessuno, ed è quindi una vera incarnazione del diavolo, tanto che, in procinto di sterminare un'intera classe di alunni e insegnanti, non riesce ad entrare in un cimitero dove questi si sono rifugiati perché il cimitero è considerato luogo sacro.

Quando l'auto uccide la futura moglie dello sceriffo Parent, egli cerca vendetta: con un piano ben organizzato farà precipitare la macchina assassina in un burrone pieno di dinamite facendola esplodere. La scena è spaventosa: si vede tra le possenti fiamme l'immagine del diavolo che sputa fuoco dalla bocca.

L'ultima scena ci mostra Wade e i suoi compagni osservare le macerie dove è sepolta l'auto maledetta, fiduciosi che ormai non potrà più colpire ma nei titoli di coda si sente il malefico suono del clacson dell'auto. La telecamera montata tra le ruote fa notare che l'auto non è stata distrutta dall'esplosione ma si è semplicemente trasferita in una grande città.

L'auto utilizzata nel film è una Lincoln Continental del 1971, personalizzata e disegnata dall'artista George Barris, autore anche dell'auto dei I mostri, di K.I.T.T. e della Batmobile utilizzata per la serie TV del 1966. Per le riprese vennero costruite sei auto, e tutte finirono distrutte durante la produzione.

Distribuzione

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Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel mese di gennaio del 1978.[2] Il primo doppiaggio fu curato dalla DEFIS, ma in anni recenti il film fu ridoppiato dalla CVD.

Data di uscita

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Le date di uscita internazionali nel corso degli anni sono state:[3]

Il critico inglese David Hughes ha scritto che l'auto colpisce per il puro piacere di distruggere gli ideali americani di innocenza e gioia (i due ciclisti innamorati), della legge e dell'ordine (i poliziotti), dell'arte (un suonatore di corno).[6] L'auto qui presente è un veicolo irriconoscibile, senza marca, con vetri oscurati e impenetrabili, accanita nel perseguitare le sue vittime, furente, che accompagna ogni omicidio con il suono del clacson possente e ripetuto, simile a quello dei grossi camion, come una specie di risata malvagia, nonché le grosse accelerate da fermo per evidenziare la sua imbattibilità. La sequenza gregoriana del Dies Irae (XIII secolo) fa da colonna sonora introduttiva ed anche nel momento della distruzione finale con un impatto emotivo e scenico notevole, ed è il leitmotiv del film.

Riconoscimenti

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  • 1978 - Kansas City Film Critics Circle Award
    • Miglior film thriller

Citazioni e riferimenti

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  1. ^ (EN) Chris Vander Kaay e Kathleen Fernandez-Vander Kaay, Horror Films by Subgenre: A Viewer's Guide, McFarland, 2016, p. 128, ISBN 9781476622835.
  2. ^ a.v., Cinema in Piemonte e Liguria, in Stampa Sera, n. 18, 1978, p. 23.
  3. ^ La macchina nera Release Info, su imdb.com. URL consultato il 6 settembre 2015.
  4. ^ (EN) Movies Around Town, in New York Magazine, n. 20, 1977, p. 13.
  5. ^ Cinema - Prime visioni Aosta, in Stampa Sera, n. 16, 1977, p. 24.
  6. ^ Recensione del film a cura di Tullio Kezich su Il nuovissimo Mille film. Cinque anni al cinema: 1977-1982, Oscar Mondadori

Collegamenti esterni

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