Lago di Fiè

Lago di Fiè
Völser Weiher
Vista del lago (basso)
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Bolzano
ComuneFiè allo Sciliar
Coordinate46°31′24.51″N 11°31′26.13″E
Altitudine1.036 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie0.022 km²
Profondità massima3,5 m
Volumekm³
Idrografia
Bacino idrografico0,136 km²
Isoleuna piccola
Mappa di localizzazione: Italia
Lago di Fiè Völser Weiher
Lago di Fiè
Völser Weiher

Il laghetto di Fiè (Völser Weiher in tedesco) è un piccolo lago alpino situato sull'altopiano di Fiè a 1056 m nel comune di Fiè allo Sciliar (BZ), a circa 25 km da Bolzano.

Il lago, circondato da abeti, si trova ai piedi del massiccio dello Sciliar e della punta Santner. È alimentato da una sorgente che veniva chiamata "sangue dello Sciliar" (Schlernblut), per la collocazione in una zona in cui in epoca preistorica si compivano riti propiziatori e sacrifici animali. Circa metà del lago è occupato da un canneto (biotopo del Lago di Fiè).

Il laghetto di Fiè è un lago balneabile. Nonostante i suoi 1056 metri, il Laghetto di Fiè in estate ha più di 20°.[1]

Laghetto Superiore

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Il laghetto artificiale

Ad ovest, ad una decina di minuti a piedi, si trova un secondo laghetto di origine artificiale, la cui creazione è dovuta a Leonhard I von Völs, castellano del Tirolo e capitano della regione atesina. Il laghetto fu creato per l'allevamento delle carpe e per l'irrigazione dei campi sottostanti. Ancor oggi è possibile praticarvi la pesca sportiva.

La leggenda del Sasso delle Streghe (Hexenstein)

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Presso questa pietra, lo Hexenstein il quale si trova tra i due laghi, le streghe della zona tenevano le loro sedute e per questo si ritiene che si tratti di un luogo alquanto sinistro e sospetto.[2]

Il Sasso delle Streghe (Hexenstein)

Un tempo a Fiè allo Sciliar esercitava la propria missione di pastore un parroco, il quale con il suo religioso fervore, si trovava in continua lotta contro il popolo delle streghe e qualche volta tramite la preghiera e il pronto suonare delle campane della sua chiesa, riusciva persino a scongiurare i temporali e le tempeste tramanti dalle streghe contro il suo paese.

Una sera d'estate il parroco passeggiava nei pressi del laghetto quando decise di accoccolarsi tra il muschio del bosco, e poco distante dal Sasso delle Streghe, riposò un'oretta. Quando il curato si risvegliò era già notte fonda e dal campanile del paese sentì rintoccare le dodici. Si udì un fracasso assordante, e il popolo delle streghe giunse a cavallo iniziando le sue danze. D'un tratto una delle donne si accorse del parroco e nel giro di un istante tutte le streghe si accanirono contro di lui. Lo seviziarono e maltrattarono fino a quando non diede più segni di vita. La mattina seguente l'uomo venne ritrovato graffiato e mutilato accanto al Sasso delle Streghe, mentre il suo abito giaceva tutt'attorno in brandelli. Il sacerdote era stato vittima della vendetta delle streghe.

Nella cultura di massa

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Il lago viene prominentemente citato nel quarto atto del dramma Das weite Land di Arthur Schnitzler, pubblicato nel 1911.[3]

  1. ^ Federer Andreas, Appartamento di vacanza, Fiè vicino Alpe di Siusi, Dolomiti Alto Adige, su Ferienwohnung Apartment Moar Mühle. URL consultato il 5 maggio 2022.
  2. ^ (DE) La leggenda dello Hexenstein, su members.cnh.at. URL consultato il 25 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2012).
  3. ^ Testo online del 4 atto del dramma di Schnitzler

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Lago di Fiè presso il Laboratorio Biologico della Provincia Autonoma di Bolzano
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