Lakhdar Brahimi
Lakhdar Brahimi | |
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Ministro degli affari esteri dell'Algeria | |
Durata mandato | 5 giugno 1991 – 3 febbraio 1993 |
Capo del governo | Sid Ahmed Ghozali Belaid Abdessalam |
Predecessore | Sid Ahmed Ghozali |
Successore | Redha Malek |
Inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba in Siria | |
Durata mandato | 1º settembre 2012 – 31 maggio 2014 |
Predecessore | Kofi Annan |
Successore | Staffan de Mistura |
Dati generali | |
Partito politico | Fronte di Liberazione Nazionale |
Università | Università di Algeri |
Lakhdar Brahimi (in arabo الأخضر الإبراهيمي?, al-Akhḍar al-Ibrāhīmī; El Azizia, 1º gennaio 1934) è un diplomatico e politico algerino ed è stato Segretario generale aggiunto della Lega araba e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, nonché Inviato speciale del Segretario generale dell'ONU in diverse occasioni.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a El Azizia, nella wilāya di Médéa, vicino Tablat, Lakhdar Brahimi ha fatto i suoi studi in patria e in Francia (Giurisprudenza e Scienze Politiche) e parla correntemente il cabilo l'arabo, l'inglese, il francese. Lakdar Brahimi è stato membro fondatore dell'UGEMA (Union Générale des Étudiants Musulmans Algériens), ha attivamente partecipato allo sciopero generale degli studenti algerini decretato dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) il 19 maggio 1956. È stato il rappresentante del Governo provvisorio della Repubblica algerina in diverse capitali del mondo, fra cui Giacarta dal 1956 al 1961.
Dall'indipendenza dell'Algeria, è in successione Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri, ambasciatore in Egitto, poi Alto rappresentante della Lega araba e delle Nazioni Unite nel mondo. Richiamato in Algeria, diventa ministro degli Affari Esteri dal 1991 al 1992. È infine, per conto della Lega Araba, l'artefice degli Accordi di Ta'if che mettono fine alla guerra civile libanese. Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite ad Haiti e in Sudafrica, Lakhdar Brahimi viene designato rappresentante speciale per l'Afghanistan e l'Iraq nel 2001.
Lakhdar Brahimi è membro del Comitato degli "Elders" per la pace nel mondo, accanto a personalità che hanno esercitato le funzioni più alte. A fine 2005, Lakhdar Bahimi s'è ritirato dalle sue funzioni all'ONU. In seguito agli attentato dell'11 dicembre 2007 in cui 10 membri del personale erano stati uccisi da una bomba piazzata davanti agli uffici dell'HCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) e del PNUD ad Algeri, il Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon l'ha incaricato di condurre un'inchiesta. Ha ricevuto il 5 novembre 2010, il Prix spécial du Jury de la Fondation Chirac pour la prévention des conflits per la sua opera di riconciliazione in Libano, in Afghanistan e in Iraq.
Dopo il 2010, Lakhdar Brahimi diventa docente a Sciences Po Paris nel Dipartimento d'Affari Inbternazionali, Paris School of International Affairs[1].
Il 17 agosto 2012, accetta di succedere a Kofi Annan come mediatore internazionale dell'ONU nel quadro della Guerra civile siriana. Riceve, in seguito a questa nomina, il sostegno dei Paesi occidentali, della Cina e della Russia, due Paesi alleati del regime siriano, per una missione che appare molto difficile da risolvere.[2][3].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze algerine
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze di altri Paesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze accademiche
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su sciencespo.fr. URL consultato il 6 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ L. Brahimi, émissaire en Syrie pour l'ONU, Le Figaro, 17 août 2012.
- ^ http://www.lepoint.fr/monde/syrie-assad-prie-a-la-mosquee-ses-opposants-manifestent-dans-les-rues-19-08-2012-1497174_24.php
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lakhdar Brahimi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Biografia di Lakhdar Brahimi sul sito della Fondation Chirac, su fondationchirac.eu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31161675 · ISNI (EN) 0000 0001 2100 3735 · LCCN (EN) n90685782 · GND (DE) 1150656573 · J9U (EN, HE) 987007462160605171 |
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