Lavia frons
Pipistrello dalle ali gialle | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Megadermatidae |
Genere | Lavia Gray, 1838 |
Specie | L.frons |
Nomenclatura binomiale | |
Lavia frons E.Geoffroy, 1810 | |
Sinonimi | |
Livia | |
Areale | |
Il pipistrello dalle ali gialle (Lavia frons E.Geoffroy, 1810) è un pipistrello della famiglia dei Megadermatidi, unica specie del genere Lavia (Gray, 1838), diffuso nell'Africa subsahariana.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 60 e 90 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 49 e 65 mm, la lunghezza del piede tra 16 e 20 mm, la lunghezza delle orecchie tra 35 e 46 mm, l'apertura alare fino a 18,1 cm e un peso fino a 30 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio presenta la regione frontale espansa con un processo post-orbitale ben sviluppato. Il primo premolare superiore è mancante.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 3 |
3 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 3 |
Totale: 26 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga, arruffata e si estende sulle braccia. Il corpo è grigio-bluastro, grigio perla oppure grigio ardesia, la groppa è talvolta brunastra o verde-oliva, mentre le parti ventrali sono fulvo-grigiastre, occasionalmente gialle. Il muso è corto e largo ed è fornito di una foglia nasale grande, eretta, giallo-rossiccia e con l'estremità arrotondata. Gli occhi sono molto grandi. Le orecchie sono enormi, giallo-arancioni e unite alla base da una membrana cutanea. Il trago è bifido. I maschi hanno delle ghiandole nella parte posteriore della schiena che secernono una sostanza giallognola la quale funzione non è nota. Le ali sono molto larghe e variano dal giallo brillante al marrone chiaro. Gli arti inferiori sono lunghi. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ben sviluppato. L.f.rex è la sottospecie più grande, mentre L.f.affinis è la più piccola.
Ecolocazione
[modifica | modifica wikitesto]Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi di breve durata, multi-armonici, a bassa intensità e banda larga con frequenza di picco di 37,5±1 kHz[4].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia solitariamente nelle cavità degli alberi, in particolare delle specie di Acacia ed Euphorbia ma talvolta anche in edifici. È spesso attiva di giorno.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]È una specie monogama. Sono state osservate femmine gravide con un embrione a marzo, maggio e settembre nel Burkina Faso, mentre in Zimbabwe sono state registrate tra gennaio ed aprile. In Tanzania le nascite avvengono in gennaio, aprile, agosto e novembre. La gestazione dura circa 3 mesi. Lo svezzamento inizia dopo 55 giorni, 20 giorni dopo il primo volo.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Africa occidentale, centrale ed orientale, dal Senegal alla Somalia ad est, fino allo Zambia settentrionale a sud.
Vive in ambienti fluviali, in boschi con predominanza di Acacia, arbusteti spinosi e savane.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 3 sottospecie[2]:
- L.f.frons: Senegal, Gambia, Guinea, Sierra Leone settentrionale,
- L.f.affinis (Andersen & Wroughton, 1907): Sudan orientale e meridionale, Sudan del Sud, Eritrea ed Etiopia occidentali; Repubblica Democratica del Congo settentrionale e occidentale, Mali e Burkina Faso meridionali; Costa d'Avorio, Ghana, Togo, Benin, Nigeria centrale e settentrionale, Camerun, Gabon, Congo, Repubblica Centrafricana, Ciad meridionale;
- L.f.rex (Miller, 1905): Etiopia orientale, Somalia settentrionale e meridionale, Kenya occidentale e sud-orientale, Uganda, Ruanda, Burundi, Tanzania settentrionale, occidentale e orientale, Zanzibar, Repubblica Democratica del Congo orientale e sud-orientale, Zambia settentrionale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica L.frons come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Mickleburgh, S., Hutson, A.M. & Bergmans, W. 2008, Lavia frons, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Lavia frons, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold & Happold, 2013.
- ^ A.Monadjem, P.J.Taylor, F.P.D.Cotterill, M.C.Schoeman, Bats of Southern and Central Africa: A Biogeographic and Taxonomic Synthesis, Wits University Press, 2011, ISBN 978-1-86814-508-9.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lavia frons
- Wikispecies contiene informazioni su Lavia frons
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) yellow-winged bat, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.