Libreria Internazionale Hoepli
La Libreria Internazionale Hoepli fu fondata nel 1870 dallo svizzero Ulrico Hoepli in Galleria de Cristoforis a Milano, che aveva rilevato una piccola libreria di Theodor Laengner. Acquisì in breve una preminenza per quello che riguarda il settore scientifico e tecnico e fu punto di riferimento e di ritrovo della borghesia illuminata milanese. Dall'attività di libreria internazionale si sviluppò poi in breve anche come editore, specialmente di manuali tecnici.
Nel 1934 Ulrico Hoepli rilevò da Treves la libreria di largo Chigi a Roma, che nel 1962 sarà ceduta a Rizzoli.[1] Nel 1935, a causa del riassetto di piazza San Babila, con la demolizione della Galleria De Cristoforis, casa editrice e libreria si trasferirono in via Berchet.[2] L'azienda fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della II guerra mondiale: nell'ottobre 1942 fu distrutto il magazzino di via Mameli, e nell'agosto del 1943 fu distrutta la libreria.[3] La sede si trasferì in corso Matteotti e poi, nel 1958, dietro piazza San Fedele, in una via poi intitolata ad Ulrico Hoepli, finendo per occupare un intero stabile (progettato dagli architetti Figini e Pollini), di sei piani con un assortimento librario di oltre 175.000 titoli e 500.000 volumi sia italiani che stranieri. Nel 2001 la libreria inizia la vendita online sul sito hoepli.it.[4]
Dal 1907 e fino al 1963 lavorò nella libreria per cinquantasei anni, dapprima come garzone di bottega fino a divenirne direttore, Cesarino Branduani che, per la sua competenza professionale, fu definito il principe dei librai.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Decleva (a cura di), Ulrico Hoepli 1847-1935, editore e libraio, Milano, Hoepli, 2001, ISBN 88-203-2806-2.
- Album Hoepli, Milano, Hoepli, 2020, ISBN 978-88-36000005.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su hoepli.it.