Lingua isolata

Viene definita lingua isolata una lingua di cui non è possibile dimostrare alcuna parentela con nessun'altra famiglia linguistica;[1] tuttavia, il numero esatto di lingue isolate è ancora sconosciuto a causa dell’insufficienza di dati su diverse lingue.[2] L'esistenza delle lingue isolate può essere spiegata con il fatto che potrebbero essere l'ultimo ramo rimasto di una famiglia linguistica più ampia, essendo i suoi parenti scomparsi senza essere documentati. Poiché i linguisti non sempre sono d'accordo su alcune relazioni genetiche, soprattutto nel caso delle lingue estinte, spesso si preferisce definire prudenzialmente come lingue isolate quegli idiomi di cui non si riesce a definire certa una classificazione. In alcuni casi vengono impropriamente definite come isolate lingue che appartengono a piccole famiglie linguistiche di cui sono gli unici esponenti o di cui non è chiaro se le varianti linguistiche vadano considerati dialetti o lingue a separate. Un altro tipo di lingue isolate sono quegli idiomi che sono stati sviluppati in isolamento da altre lingue, come alcune lingue dei segni o alcune lingue artificiali.[3]

Lingue isolate e classificazione filogenetica

[modifica | modifica wikitesto]

Una famiglia linguistica è formata da lingue diverse che discendono da un antenato comune.[1][4] Nel caso di lingue estinte, la determinazione dell'appartenenza a una determinata famiglia linguistica dipende dalla presenza di attestazioni in testi la cui scrittura deve essere stata correttamente decifrata. Quando presenti in quantità sufficiente, questi dati consentono il confronto con altre lingue note attraverso metodi di linguistica storico-comparativa. Tuttavia, molte lingue estinte non possiedono attestazioni sufficienti, o ne sono del tutto sprovviste, a confermare in maniera irrefutabile la loro appartenenza a una determinata famiglia linguistica. Altre ragioni che rendono complessa la classificazione filogenetica delle lingue sono l'influenza del contatto linguistico, che può produrre confusione nel caso in cui la presenza di diversi strati nel lessico o nella morfologia non consentono di identificare un antenato comune univoco,[5] o la confusione tra designazioni linguistiche ed etnonimi, toponimi o nomi gentilizi. Pertanto, nonostante vengano avanzate ipotesi solide – essenzialmente supportate da informazioni provenienti da altre discipline, come storia, archeologia e genetica – spesso i linguisti preferiscono mantenere un atteggiamento prudenziale, preferendo non classificare filogeneticamente le lingue di cui non si possa verificare con assoluta certezza l'appartenenza, trattandole de facto come isolate.[6] Comunque, ciò significa che questa condizione possa essere considerata transitoria, poiché una lingua potrebbe successivamente rivelarsi imparentata con altre lingue una volta recuperato materiale sufficiente.

Per definizione, ogni lingua isolata costituirebbe una famiglia a sé stante;[4] tuttavia, non di rado questa terminologia viene impropriamente utilizzata per indicare anche idiomi appartenenti a piccole famiglie linguistiche, specialmente nei casi in cui siano gli unici esponenti ancora esistenti o se non sia chiaro se le varietà linguistiche che la compongono vadano considerati come dialetti o come lingue separate. In altri casi, il concetto di isolamento è utilizzato in senso relativo per riferirsi a una lingua di cui non è chiara la posizione all'interno dell'albero filogenetico di una famiglia linguistica più grande. Viceversa, si parla propriamente di lingua isolata (e non classificabile filogeneticamente) in presenza di lingue prive di ascendenti diretti, come nel caso di alcune lingue dei segni o di alcune lingue artificiali.[3][7]

Esempi notevoli

[modifica | modifica wikitesto]

Molte lingue sono filogeneticamente classificate all'interno di famiglie linguistiche note: ad esempio, l'italiano è parte delle lingue indoeuropee, mentre il cinese mandarino è parte delle lingue sino-tibetane. Tuttavia, può succedere che una lingua possa non essere classificata all'interno di una famiglia dalla struttura consolidata e riconoscibile. Esempi notevoli di lingue isolate sono il sandawe in Africa, il burushaski e il coreano in Asia, l'haida e lo zuni in Nordamerica e il tiwi in Oceania.

Famiglie linguistiche ristrette

[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni idiomi solitamente indicati come esempi di lingue isolate (come la lingua basca, la lingua giapponese o la lingua georgiana) sono in realtà gli unici, o i principali, esponenti esistenti di famiglie linguistiche particolarmente ristrette (nello specifico le lingue vasconiche, le lingue nipponiche e le lingue cartveliche).[1] In questi casi il dibattito accademico si concentra solitamente nel tentativo di individuare possibili collegamenti con altre lingue o famiglie linguistiche circonvicine, al fine di poterle inserire all'interno di alberi filogenetici più ampi. In questo alveo si inseriscono ipotesi relative alla parentela del burushaski con le lingue dravidiche, del coreano con le lingue nipponiche, delle lingue vasconiche con le altre lingue paleoiberiche e delle lingue cartveliche con le lingue hurro-urartee e con le lingue caucasiche nordorientali e nordoccidentali. Altre presunte famiglie linguistiche rimangono confinate interamente nel campo della speculazione, o al più della geolinguistica, come le lingue paleosiberiane, che conterrebbero anche la lingua ainu.

Isolamento relativo e riclassificazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Alcune famiglie linguistiche presentano una struttura filogenetica che rende difficile una classificazione più precisa dei rapporti di parentela esistenti tra le lingue che le compongono. Esempi di questo tipo sono le lingue arawak, le lingue bantu, le lingue maleo-polinesiache, lingue niger-kordofaniane,[8] lingue nilo-sahariane[9][10] e le lingue pama-nyunga. Un esempio di lingua che ha causato molteplici problemi di classificazione è l'estinta lingua mimi, parlata in Ciad e attestata soltanto in un elenco di parole raccolto all'inizio del XX secolo. L'analisi linguistica consentì la classificazione di questa lingua all'interno del phylum nilo-sahariano, possedendo molti tratti in comune con la lingua maba, ma in seguito alla descrizione di altre lingue maban apparve evidente che molte somiglianze erano frutto di prestiti dal maba, che è la lingua socialmente dominante nella regione geografica in questione. Più fruttuosi si sono rivelati gli studi che hanno consentito la costruzione di un albero filogenetico comprendente lingua atakapa, la lingua akokisa, le lingue jicaqueane e le lingue xincan (a sua volta comprendenti la lingua chiquimulilla, la lingua guazacapán, la lingua jumaytepeque e la lingua yupiltepeque),[1] nonché la classificazione della lingua yanyuwa, parlata in Australia, nel phylum delle lingue pama-nyunga.[11]

Lingue estinte

[modifica | modifica wikitesto]

Tra le lingue estinte considerate isolate in virtù delle scarse attestazioni, proprie o delle lingue circonvicine, vi sono il sumerico, l'elamico, il guteo, il cassita e le lingue paleoanatoliche, ovvero l'hattico e il kaskeo.[12][13] Tuttavia, esistono ipotesi che hanno collegato le prime due alle lingue dravidiche e le altre alle limitrofe lingue hurro-urartee. Viceversa, la lingua etrusca è classificata come membro della famiglia linguistica tirsenica. Anche molte lingue estinte delle Americhe, ad esempio il cacán, il cayuse e il majena, sono cautamente considerate isolate.[14]

Lingue dei segni

[modifica | modifica wikitesto]

Un certo numero di lingue dei segni sono classificate come lingue isolate, poiché sono sono sorte in modo indipendente. Ad esempio, la lingua dei segni nicaraguense è stata sviluppata in un contesto nel quale i bambini sordi non in grado di esprimersi in nessuna lingua venivano raggruppati tra di loro;[7] oppure in Tanzania esistono sette diverse scuole per non udenti, ciascuna con la propria lingua dei segni.[15] Altre lingue dei segni si sono sviluppate in situazioni isolamento anche al di fuori di contesti scolastici, soprattutto in comunità con alta incidenza di sordità nelle quali i genitori udenti non usano la lingua dei segni per comunicare con i figli non udenti e pertanto questi ultimi non hanno avuto modo di acquisire la loro lingua dei segni da altre comunità di non udenti. Ad esempio, il Kata Kolok a Bali e una mezza dozzina di lingue dei segni delle tribù delle colline in Thailandia, tra le quali figura la lingua dei segni Ban Khor.[16][17]

Lista di lingue isolate per continente

[modifica | modifica wikitesto]

Lo stato di conservazione delle lingue è determinato dall'Atlante delle lingue del mondo in pericolo dell'UNESCO,[18] che descrive tra lingue "viventi" (pienamente utilizzate dai parlanti di ogni generazione, con un'acquisizione nativa coerente da parte dei bambini), lingue "vulnerabili" (con una base altrettanto ampia di parlanti nativi, ma un uso limitato e il rischio a lungo termine di una deriva linguistica), lingue "in via di estinzione" (acquisite irregolarmente o parlate solo dalle generazioni più anziane), lingue "a rischio" (con pochi parlanti nativi rimasti, senza nuove acquisizioni, un uso altamente limitato e un multilinguismo quasi universale) e lingue "estinte" (senza parlanti nativi, a prescindere da quanto possano essere documentate).

Con poche eccezioni, tutte le lingue africane sono state raggruppate in quattro famiglie principali: afroasiatica, niger-kordofaniana, nilo-sahariana e khoisan.[19]

Lingua Status Commenti
Bangime In via d'estinzione Lingua non classificata del Mali.
Dima-Bottego Estinta Lingua poco attestata dell'Etiopia.
Hadza In via d'estinzione Un tempo considerata parte del ramo delle lingue khoisan.
Hamba Estinta Lingua non classificata della Tanzania, estintasi a causa dell'assimilazione dei suoi parlanti da parte delle popolazioni circonvicine.
Jalaa Estinta Lingua non classificata della Nigeria.
Komta Estinta Lingua non classificata della Nigeria.
Kujargé In via d'estinzione Lingua non classificata del Ciad.
Laal In via d'estinzione Lingua non classificata del Ciad.
Luo Estinta Lingua non classificata del Camerun.
Meroitico Estinta Lingua poco attestata parlata nell'antico regno di Kush. È stato ipotizzato che possa trattarsi di una lingua nilo-sahariana o afroasiatica.
Okwa Estinta Lingua poco attestata dell'Africa occidentale.
Omaio In via d'estinzione Lingua non classificata della Tanzania.
Ongota In via d'estinzione Lingua non classificata dell'Etiopia.
Oropom Estinta Lingua non classificata dell'Uganda.
Rer Bare Estinta Lingua non classificata dell'Etiopia.
Shabo In via d'estinzione Lingua non classificata dell'Etiopia.
Sandawe Vivente Forse imparentata con le lingue khoe dell'Africa meridionale.
Wawu Estinta Lingua poco attestata dell'Africa occidentale.
Weyto Estinta Lingua poco attestata dell'Etiopia.
Wutana Estinta Lingua non classificata della Nigeria.
Lingua Status Commenti
Ainu Quasi estinta Parlata nell'isola di Hokkaidō in Giappone, scritta in alfabeto katakana e tipologicamente simile al giapponese. Si è supposta una parentela con le lingue paleosiberiane.
Basco Vivente È parlata nelle regioni basche, al confine tra Francia e Spagna ed è il principale esponente delle lingue vasconiche, ma non è imparentata con nessuna lingua vivente, anche se alcuni linguisti hanno proposto legami ancestrali con le vicine lingue iberiche. Altri linguisti hanno invece sottolineato la sua somiglianza con diverse lingue caucasiche per il loro carattere ergativo, ma ciò non è tuttavia determinante, in quanto un quarto delle lingue del mondo sono ergative.
Burushaski Vivente Parlata nel nord del Pakistan. Si è spesso supposto fosse imparentata con le lingue dravidiche o in alternativa con il ket dello Enisej.
Cassita Estinta Lingua poco attestata del Vicino Oriente antico. È stata avanza l'ipotesi di una parentela con le lingue hurro-urartee.
Coreano Vivente Sono state avanzate connessioni con le lingue nipponiche.
Elamitico Estinta Parlata nell'antico Elam. È stata messa in relazione con il sumerico e le lingue dravidiche, ma questa supposizione non è supportata da prove definitive.
Eteocretese Estinta Forse discendendente dell'antico minoico. È stata accostata ad altre famiglie linguistiche vicine, come le lingue afroasiatiche o le lingue tirseniche.
Etrusco Estinta Parlata nell'antica Etruria nell'Italia centro-settentrionale e parte delle lingue tirseniche insieme al camuno, al lemnio e al retico.
Filisteo Estinta Lingua poco attestata del Vicino Oriente antico. Forse parte delle lingue indoeuropee in virtù della probabile provenienza egea dei Filistei.
Giapponese Vivente Principale esponente delle lingue nipponiche, a cui appartengono anche le lingue ryukyuane. Sono state avanzate connessioni con il coreano.
Guteo Estinta Lingua poco attestata del Vicino Oriente antico. È stata avanza l'ipotesi di una parentela con le lingue hurro-urartee.
Hattico Estinto Lingua paleoanatolica poco attestata. È stata avanza l'ipotesi di una parentela con le lingue hurro-urartee.
Iberico Estinta Lingua paleoiberica. È stata avanzata l'ipotesi che possa essere collegata alle vicine lingue vasconiche e al protosardo.
Kaskeo Estinta Lingua paleanatolica poco attestata. È stata avanza l'ipotesi di una parentela con le lingue hurro-urartee.
Kusunda Morente Con pochissimi parlanti nel Nepal occidentale, recentemente scoperti, si è a lungo pensato fosse estinta.
Lullubita Estinta Lingua poco attestata del Vicino Oriente antico. È stata avanza l'ipotesi di una parentela con le lingue hurro-urartee.
Minoico Estinta Forse discendendente dell'antico minoico. È stata accostata ad altre famiglie linguistiche vicine, come le lingue afroasiatiche o le lingue tirseniche.
Nihali Minacciata Parlata nello stato indiano del Maharashtra. Fortemente influenzata, dal punto di vista lessicale, dalle lingue munda.
Nivkh In via d'estinzione Conosciuta anche come Gilyak, è formata da due varietà linguistiche distinte ed è parlata nel basso Amur. È stata proposto che sia una lingua paleosiberiana, inoltre è stata ipotizzata una connessione con le lingue ciukotko-kamciatke.
Piceno settentrionale Estinta Attestato nei dintorni dell'attuale città di Pesaro. A dispetto del nome, non appare in relazione con il piceno, lingua italica diffusa nel sud della regione.
Protosardo Estinta Parlata nell'antichità nella civiltà nuragica in Sardegna. Non avendo disponibilità di documenti scritti, tuttora la maggior parte degli studiosi crede che gli antichi popoli nuragici non conoscessero l'uso della scrittura, rendendo la comprensione e un'eventuale ricostruzione della lingua praticamente impossibile. A seguito dei pochi esempi rimasti nei dialetti dell'attuale lingua sarda, molti studiosi hanno formulato l'ipotesi che essa sia imparentata con le lingue tirseniche, l'iberico e con il minoico.
Sentinellese Estinto Lingua non attestata a causa dell'impossibilità di entrare in contatto con i parlanti. Tuttavia, è molto probabile sia imparentantata con le vicine lingue andamanesi.
Sumero Estinto Lingua molto attestata. È stata messa in relazione con l'elamico e le lingue dravidiche, ma questa supposizione non è supportata da prove definitive.
Tartessico Estinto Lingua paleoiberica. È stata avanzata l'ipotesi che possa essere collegata alle vicine lingue vasconiche e all'iberico.
Unnico Estinta Antica lingua parlata dagli Unni. Sono stati avanzati collegamenti con le lingue mongoliche o turciche.

Allo stato attuale si ritiene che la cosiddetta Papuasfera comprenda ben 37 lingue isolate, anche se le lingue parlate in Nuova Guinea sono state scarsamente oggetto di studi, pertanto alcune lingue considerate isolate potrebbero perdere tale status ed essere riclassificate.[20] Inoltre, in Australia esistono diverse lingue isolate che non appartengono alla famiglia pama-nyunga.[21]

Lingua Status Commenti
Abinomn In via d'estinzione Parlata in Nuova Guinea. Conosciuta anche come Baso o Foia.
Anem In via d'estinzione Parlata in Nuova Britannia. Probabilmente imparentata con Yélî Dnye e Pele-Ata.
Busa In via d'estinzione Parlata in Nuova Guinea. Conosciuta anche come Odiai.
Enindhilyagwa In via d'estinzione Parlata nel Golfo di Carpentaria, in Australia. Conosciuta anche come Andilyaugwa.
Isirawa In via d'estinzione Parlata in Nuova Guinea. Un tempo fu classificata come parte delle lingue trans–Nuova Guinea.
Kakadju In via d'estinzione Parlata nel nord dell'Australia. Conosciuta anche come Gaagudu.
Kol In via d'estinzione Parlata in Nuova Britannia.
Kuot In via d'estinzione Parlata in Nuova Irlanda. Conosciuta anche come Panaras.
Laragiya In via d'estinzione Potrebbe già essere estinta. Parlata nel nord dell'Australia.
Minkin Estinta Parlata nel nord dell'Australia. Forse appartenente alle lingue tankiche.
Ngurmbur Quasi estinta Potrebbe già essere estinta. Parlata nel nord dell'Australia. Forse appartenente alle lingue macro-pama-nyunga.
Pele-ata In via d'estinzione Parlata in Nuova Britannia. Conosciuta anche come Wasi. Forse imparentata con Yélî Dnye e Anem.
Pyu In via d'estinzione Parlata in Nuova Guinea. Un tempo classificata come parte delle lingue kwomtari-baibai.
Sulka In via d'estinzione Parlata in Nuova Britannia.
Taiap In via d'estinzione Parlata da un centinaio di persone nella provincia del Sepik Orientale in Papua Nuova Guinea. Conosciuta anche come Gapun, un tempo fu classificata come parte delle lingue sepik-ramu.
Tiwi Vivente Parlata in Australia. I suoi parlanti privilegiano il suo utilizzo nelle comunicazioni.
Umbugarla In via d'estinzione Parlata nel nord dell'Australia.
Yalë In via d'estinzione Parlata in Nuova Guinea. Conosciuta anche come Nagatman.
Yawa In via d'estinzione Parlata nell'isola di Yapen in Nuova Guinea e divisa in due varietà linguistiche differenti. Proposta come parte delle lingue papuasiche.
Yélî Dnye In via d'estinzione Parlata sull'isola di Rossel, in Papua Nuova Guinea. Conosciuta anche come Yele. Forse imparentata con Anem e Pele-Ata.
Yuri In via d'estinzione Parlata in Nuova Guinea. Conosciuta anche come Karkar.

America Settentrionale

[modifica | modifica wikitesto]
Lingua Status Commenti
Atakapa Estinta Parlata in Texas e Louisiana, negli Stati Uniti. Proposta la connessione con le Lingue muskogeane.
Beothuk Estinta Parlata a Terranova, Canada. Proposta la connessione con le lingue algonchine.
Chimariko Estinta Parlata in California, Stati Uniti.
Chitimacha Estinta Parlata in Louisiana, Stati Uniti. È stata a lungo proposta una connessione con le Lingue muskogeane.
Coahuilteco Estinta Parlata in Texas, Stati Uniti e nel nord del Messico.
Cuitlateco Estinta Parlata nello stato del Guerrero, in Messico.
Esselen Estinta Scarsamente conosciuta. Parlata in California, Stati Uniti.
Guale-Yamasee Estinta Lingua estintasi entro il XVIII secolo e parlata negli Stati Uniti sudorientali.
Haida In via d'estinzione Parlata in Alaska, Stati Uniti ed in Columbia Britannica, in Canada.
Huave In via d'estinzione Parlata nello stato del Oaxaca, in Messico. Ritenuta un tempo parte delle lingue penuti del plateau[22].
Jicaque In via d'estinzione Anche conosciuta come Tol. Parlata in Honduras. Proposta una connessione con le lingue tequistlatecan, poi rimasta lettera morta.
Karuk In via d'estinzione Parlata in California, negli Stati Uniti.
Kutenai In via d'estinzione Parlata in Idaho e Montana, negli Stati Uniti ed in Columbia Britannica, in Canada.
Natchez Estinta Parlata in Mississippi e Louisiana, Stati Uniti. Spesso associata alle lingue muskogean.
P'urhépecha Vivente Conosciuta anche come Tarascano. Parlata dal popolo P'urhépecha in Messico. Alcune sue varianti sono in via d'estinzione.
Salinan Estinta Parlata in California, negli Stati Uniti.
Solano Estinta Lingua non classificata del Messico.
Seri In via d'estinzione Parlata nello stato del Sonora, in Messico.
Siuslaw Estinta Parlata in Oregon, negli Stati Uniti. Spesso è stata messa in relazione con le lingue coos,[23] con le lingue alsean, e con le lingue wintun.[23] Ritenuta un tempo parte delle lingue penuti del plateau.
Takelma Estinta Parlata in Oregon, negli Stati Uniti. Ritenuta un tempo parte delle lingue penuti del plateau.

Ritenuta errata la relazione con le lingue kalapuya.[23]

Timucua Estinta Di essa si hanno numerose fonti. Parlata in Florida e Georgia, negli Stati Uniti. È stata proposta una connessione con la lingua tawasa, ma quest'ultima potrebbe essere un dialetto.
Tonkawa Estinta Parlata in Texas, negli Stati Uniti.
Tunica Estinta Parlata in Mississippi, Louisiana, e Arkansas, negli Stati Uniti. Spesso associata alle lingue muskogeane.
Washo In via d'estinzione Parlata in California e Nevada, negli Stati Uniti.
Xinca In via d'estinzione Parlata nell'est del Guatemala. Proposta una connessione con la lingua lenca.
Yana Estinta Parlata in California, negli Stati Uniti. Parte dell'ipotesi hoka.[23]
Yuchi In via d'estinzione Parlata in Georgia e Oklahoma, negli Stati Uniti. Proposta una connessione con le lingue siouan.
Zuni Vivente Parlata in Nuovo Messico, negli Stati Uniti. Proposta una connessione con le lingue penuti del plateau, considerata però inattendibile dai più. Ci sono molti bambini e giovani che la parlano, e inoltre viene usata nelle cerimonie religiose.

America Meridionale

[modifica | modifica wikitesto]
Lingua Status Commenti
Aikaná In via d'estinzione Parlata nello stato del Rondônia, in Brasile. Forse imparentata con le lingue lingue arawak.
Andoque In via d'estinzione Potrebbe già essere estinta. Parlata in Colombia e Perù. Possibile una connessione con la lingua witotoan.
Betoi Estinta Parlata in Colombia. Proposta una connessione con le lingue paezan.
Cacán Estinta Lingua estintasi entro il XVIII secolo e parlata in Argentina e Cile settentrionali.
Camsá Vivente Conosciuta anche come Kamsa, Coche, Sibundoy, Kamentxa, Kamse, o Camëntsëá. Parlata in Colombia.
Canichana Estinta Parlata in Bolivia. Proposta una connessione con l'estinta lingua tequiraca.
Cayubaba Estinta Parlata in Bolivia.
Cofán Vivente Parlata in Colombia e Ecuador. Classificata a volte all'interno della famiglia chibcha, ma le somiglianze potrebbero consistere in prestiti linguistici.
Huaorani In via d'estinzione Parlata in Ecuador e Perù. Conosciuta anche come Waorani.
Irantxe In via d'estinzione Conosciuta anche come Iranche o Münkü. Parlata nello stato del Mato Grosso, in Brasile. Proposta una connessione con le lingue arawak.
Itonama In via d'estinzione Parlata in Bolivia. Proposta una connessione con le lingue paezan.
Kanoê In via d'estinzione Parlata in Rondônia, Brasile.
Karirí Estinta Parlata in Paraíba, Pernambuco, e Ceará, in Brasile. Potrebbe appartenere alle lingue macro-gê.
Kawésqar In via d'estinzione Parlata in Cile fra la Terra del Fuoco e la penisola di Taitao. Registra alcuni parlanti a Puerto Edén, sull'isola Wellington.
Mapudungun Vivente Parlata in Cile e Argentina ed esistente in due varietà linguistiche. Conosciuta anche come Araucano. Proposta come parte delle lingue andine, delle lingue macro-panoan, o delle lingue macro-waikuruan.
Movima A rischio Parlata in Bolivia.
Nambikwaran In via d'estinzione Parlata nello stato del Mato Grosso, in Brasile.
Omurano Estinta Parlata in Perù. Proposta una connessione con Omuranao, Candoshi, e Taushiro.
Otí Estinta Parlata nello stato di San Paolo, in Brasile. Proposta una connessione con le lingue macro-gê.
Pirahã In via d'estinzione Parlata in Brasile, nella foresta amazzonica. Probabilmente imparentata con le lingue muran, recentemente estinte.
Puquina Estinta Parlata in Bolivia. Alcuni termini puquina sopravvivono nella variante Callahuaya del Quechua.
Taushiro In via d'estinzione Parlata in Perù. Proposta una parentela con Omurano, Candoshi, e Taushiro.[24]
Tequiraca Estinta Parlata in Perù. Conosciuta anche come Auishiri. Proposta una connessione con il Canichana.
Ticuna Vivente Parlata in Colombia, Perù, e Brasile. Forse imparentata con l'estinto Yuri.
Tinigua In via d'estinzione Parlata in Colombia. È l'ultima sopravvissuta delle lingue tinigua.
Warao Vivente. Parlata in Guyana, Suriname, e Venezuela. A volte collegata alle lingue paezan.
Yámana Estinta Parlata nel sud della Terra del Fuoco, in Cile.
Yuracaré In via d'estinzione Parlata in Bolivia. Proposte connessioni con le lingue mosetenan, le lingue pano-tacanan, Arawak, e Chon.
Yuri Estinta Parlata in Colombia e Brasile. Forse connessa con le lingue ticuna
Yurumanguí Estinta Parlata in Colombia.
  1. ^ a b c d (EN) vol. 36, DOI:10.3765/bls.v36i1.3900, ISSN 2377-1666 (WC · ACNP), https://oadoi.org/10.3765/bls.v36i1.3900.
  2. ^ p. xi. Lyle Campbell. 2018. "Introduction". Language Isolates edited by Lyle Campbell, pp. xi–xiv. Routledge.
  3. ^ a b (EN) vol. 8, Bibcode:2021RSOS....802232U, DOI:10.1098/rsos.202232, ISSN 2054-5703 (WC · ACNP), PMID 33996125, https://oadoi.org/10.1098/rsos.202232.
  4. ^ a b Sarah Grey Thomason, Language contact, creolization, and genetic linguistics, 1988, ISBN 0-520-07893-4, OCLC 16525266.
  5. ^ (EN) Pieter Muysken, From Linguistic Areas to Areal Linguistics, John Benjamins Publishing, 2008, pp. 168, ISBN 978-9027231000.
  6. ^ (EN) Imtiaz Hasnain, Alternative Voices: (Re)searching Language, Culture, Identity …, Cambridge Scholars Publishing, 16 luglio 2013, pp. 314, ISBN 9781443849982.
  7. ^ a b (EN) vol. 12, DOI:10.1111/1467-9280.00359, ISSN 0956-7976 (WC · ACNP), PMID 11476100, http://journals.sagepub.com/doi/10.1111/1467-9280.00359.
  8. ^ rogerblench.info, http://www.rogerblench.info/Language/Niger-Congo/General/Niger-Congo%20an%20alternative%20view.pdf.
  9. ^ (EN) Academia, https://www.academia.edu/21582071.
  10. ^ DOI:10.5281/zenodo.3754591.
  11. ^ John Bradley, Wuka nya-nganunga li-Yanyuwa li-Anthawirriyarra = Language for us, the Yanyuwa Saltwater People: a Yanyuwa encyclopaedia. Volume 1, 2016, ISBN 978-1-925003-67-3, OCLC 957570810.
  12. ^ J. P. Mallory, The Tarim mummies: ancient China and the mystery of the earliest peoples from the West, with 190 illustrations, 13 in color, Thames & Hudson, 2000, ISBN 0-500-05101-1, OCLC 43378559.
  13. ^ The Cambridge Encyclopedia of the World's Ancient Languages, Cambridge University Press, 2004, ISBN 0-521-56256-2, OCLC 59471649.
  14. ^ Leitch, Barbara A., A Concise dictionary of Indian tribes of North America, Algonac, MI, 1979, OCLC 868981165.
  15. ^ Muzale, H. R. T., Kamusi ya Lugha ya Alama ya Tanzania (LAT) = Tanzanian Sign Language (TSL) dictionary: Kiswahili-TSL-English, Languages of Tanzania Project, University of Dar es Salaam, 2004, ISBN 9987-691-02-1, OCLC 67947374.
  16. ^ (EN) vol. 6, DOI:10.2752/174589311X12893982233795, ISSN 1745-8927 (WC · ACNP), http://www.tandfonline.com/doi/full/10.2752/174589311X12893982233795.
  17. ^ (EN) vol. 29, DOI:10.1016/j.langcom.2009.02.004, https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0271530909000202.
  18. ^ unesco.org, http://www.unesco.org/languages-atlas/. URL consultato il 13 February 2021.
  19. ^ Blench, Roger. 2017. African language isolates. In Language Isolates, edited by Lyle Campbell, pp. 176–206. Routledge.
  20. ^ Bill Palmer, The Languages and Linguistics of the New Guinea Area, De Gruyter, 2017, pp. 1–20, DOI:10.1515/9783110295252-001, ISBN 978-3-11-029525-2.
  21. ^ Evans, N. "Introduction" in Evans, N., ed. "The Non-Pama-Nyungan Languages of Northern Australia: comparative studies of the continent's most linguistically complex region". Studies in Language Change, 552. Canberra: Pacific Linguistics, 2003.
  22. ^ Ernesta Cerulli, Le culture dell'America precolombiana e loro condizione attuale, Genova, Tilgher, 1972.
  23. ^ a b c d Penuti, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  24. ^ L'ultima persona che parla il taushiro, su Il Post, 30 dicembre 2017. URL consultato il 31 luglio 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàGND (DE4624774-9 · J9U (ENHE987007396589205171