Lion (cacciatorpediniere)
Lion poi FR 21 | |
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Descrizione generale | |
Tipo | cacciatorpediniere |
Classe | Guépard |
Proprietà | Marine nationale Regia Marina |
Costruttori | Ateliers et Chantiers de France-Dunkerque, Dunkerque |
Impostazione | 6 agosto 1926 |
Varo | 5 agosto 1929 |
Entrata in servizio | 21 gennaio 1931 (Marine Nationale) 19 gennaio 1943 (Regia Marina) |
Destino finale | autoaffondato il 9 settembre 1943 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | standard 2436 t pieno carico 3200 t |
Lunghezza | 130,2 m |
Larghezza | 11,8 m |
Pescaggio | 4,8 m |
Propulsione | turbine Parsons su 2 assi potenza 64.000 hp |
Velocità | 35,5 nodi (65,75 km/h) |
Autonomia | 3450 mn a 14,5 nodi |
Equipaggio | 209 tra ufficiali, sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
dati riferiti a prima delle modifiche | |
dati presi principalmente da Marina Militare, Trentoincina e Warships 1900-1950 | |
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Il Lion è stato un cacciatorpediniere della Marine nationale, appartenente alla classe Guépard.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 27 novembre 1942, in seguito all'occupazione tedesca dei territori della Francia di Vichy, si autoaffondò a Tolone insieme al resto della flotta francese per evitare la cattura[1][2]. Solo i fumaioli, gli alberi e parte della sovrastruttura prodiera rimasero emergenti dall'acqua[1].
Fu tuttavia giudicato riparabile e fu quindi riportato a galla[1][2]. Trainato in un porto ligure, fu sottoposto a lavori di ricostruzione; il 19 gennaio 1943 fu incorporato nella Regia Marina ricevendo il nominativo di FR 21[1][2]. Durante i lavori di ripristino furono eliminati 4 dei 6 tubi lanciasiluri e fu invece incrementato l'armamento antiaereo, sostituendo le quattro mitragliere da 13,2 mm con altrettante da 20/65 mm[3].
Fu uno dei soli quattro cacciatorpediniere ex francesi incorporati nella Regia Marina a tornare effettivamente in servizio, a partire dalla primavera del 1943[4]. Al comando della nave fu destinato il capitano di vascello Nicola Bedeschi[5].
Svolse un servizio piuttosto breve, venendo impiegato in missioni di trasporto veloce di truppe.
L'armistizio lo sorprese di nuovo ai lavori a La Spezia; non potendo salpare, si autoaffondò in quel porto il 9 settembre 1943, per evitare la cattura da parte tedesca[1][2][6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (CS, EN) Lion, FR 21 - Válečné lodě 1900-1950, su warshipsww2.eu. URL consultato il 14 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013).
- ^ a b c d e FR Lion of the French Navy - Large destroyer of the Guepard class - Allied Warships of WWII - uboat.net
- ^ Marina Militare
- ^ La Legione Straniera - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
- ^ Capitolo 4
- ^ Trentoincina