Living Loving Maid (She's Just a Woman)

Living Loving Maid (She's Just a Woman)
ArtistaLed Zeppelin
Autore/iJimmy Page & Robert Plant
GenereHard rock
Edito daAtlantic Records
Pubblicazione originale
IncisioneLed Zeppelin II
Data1969
Durata2 min : 39 s

Living Loving Maid (She's Just a Woman) è un brano del gruppo inglese Led Zeppelin contenuto nel secondo album della band, Led Zeppelin II, e pubblicato come b-side di Whole Lotta Love.

La canzone parla di una vecchia groupie newyorchese che tormentò il chitarrista della band, Jimmy Page, per tutto il tour estivo del 1969; come affermò poi lo stesso[1]:

«Questa canzone parla di una donna degenerata che cerca disperatamente di essere giovane.»

Il brano fu uno dei meno amati dagli stessi membri del gruppo, tanto che non venne mai suonato dal vivo se si esclude una parziale esecuzione nella tappa a Düsseldorf del 12 marzo 1970 dopo la celebre Heartbreaker; lo stesso Page, in un concerto del 1975, affermò: "Per favore, stasera suoniamo cose buone. Non chiedeteci cose orecchiabili come With a purple umbrella and a fifty cent hat". Il cantante Robert Plant, tuttavia, rieseguì il brano dal vivo da solista nel 1990.

Page incise la canzone con una chitarra a dodici corde e nella prima stampa inglese dell'album il brano era intitolato Livin' Lovin' Wreck.

1969 7" single (Giappone: Nihon Gramophone DT-1146, Turchia: Atlantic 70504)

  • A. "Living Loving Maid (She's Just a Woman)" (Page, Plant) 2:39
  • B. "Bring It On Home" (Page, Plant, Dixon) 4:21

1969 7" single (Argentina: Atlantic 2164 002)

  • A. "Living Loving Maid (She's Just a Woman)" (Page, Plant) 2:39
  • B. "Whole Lotta Love" (Bonham, Jones, Page, Plant, Dixon) 3:12

1969 7" single (Perù: Atlantic AT 7050)

  • A. "Living Loving Maid (She's Just a Woman)" (Page, Plant) 2:39
  • B. "Ramble On" (Page, Plant) 4:23

1969 7" single (USA: Atlantic 45-2690)

  • A. "Whole Lotta Love" (Bonham, Jones, Page, Plant, Dixon) 5:33
  • B. "Living Loving Maid (She's Just a Woman)" (Page, Plant) 2:39
  1. ^ Stephen Davis, Il martello degli dei, 1988, pp. 87-88..

Collegamenti esterni

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