Lorenzo Delleani
Lorenzo Delleani (Pollone, 17 gennaio 1840 – Torino, 13 novembre 1908) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Lorenzo Delleani si formò all'Accademia Albertina di Torino, come allievo di Cesare Gamba e di Carlo Arienti. Inizialmente si unì ai pittori romantici e dipinse tele con soggetti storici, riportando alcuni riconoscimenti ufficiali. Nel 1874 espose al Salon de Paris e vi tornò nel 1878 con Regate a Venezia. Dalla fine del settimo decennio dell'Ottocento il suo stile variò progressivamente, nei mezzi espressivi e nel repertorio tematico, in direzione di una rinnovata attenzione allo studio dal vero del paesaggio, realizzando tele con tinte dense e smaglianti. Famose erano le sue tavolette, eseguite con tocchi rapidi e sicuri.
Con l'inizio degli anni ottanta si dedicò esclusivamente ad una pittura en plein air, condotta in dense pennellate di colore che catturano la luce, adottando tra i soggetti preferiti vedute piemontesi, raffigurate al variare della luce e delle stagioni. Nel 1883 si recò in Olanda, a studiare i pittori del Secolo d'Oro e ne riportò muovi stimoli creativi e l'uso di un colore fastoso.
Nel 1899 partecipò alla III Esposizione internazionale d'arte di Venezia, accompagnato dalla sua allieva e mecenate Sofia Cacherano di Bricherasio.
La partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1905, con circa quaranta opere e la partecipazione all'Esposizione internazionale d'arte di Monaco, nello stesso anno, sancirono il successo internazionale dell'artista.
Il Comune di Torino gli ha intitolato una via, nel quartiere Pozzo Strada;[1] lo stesso hanno fatto i Comuni di Biella, di Novara, di Chieri, di Santena e di Milano.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Tra i suoi dipinti, numerosi sono i paesaggi di montagna, caratterizzati da colori brillanti e da una pennellata pastosa e veloce; particolarmente apprezzati dai collezionisti sono quelli del periodo 1883-1889. A Delleani non piaceva dipingere vedute cittadine, ma preferiva paesaggi naturali, soprattutto della zona biellese.
I suoi luoghi preferiti furono Torino, dove trascorse parecchi inverni, Biella, Pollone e il castello di Miradolo, dove fu ospite dei conti Cacherano di Bricherasio e in particolare dalla contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, la sua allieva prediletta.
Grande amico e frequentatore della famiglia Bricherasio, Delleani fu anche testimone di un evento storico. Emanuele Bricherasio, fratello della sua allieva Sofia, si distinse per il suo intraprendente impegno nell'emergente settore dell'industria automobilistica e il 1º luglio 1899 convocò nella residenza torinese della famiglia un gruppo di eminenti aristocratici e notabili, figurando tra i soci fondatori di una prima società che prese poi il nome di F.I.A.T.. A Delleani fu espressamente richiesto di raffigurare il memorabile evento ed egli realizzò il dipinto, dove Emanuele Bricherasio è ritratto nell'intento di siglare il documento che lo elevava alla carica di vicepresidente.[2]
Nel centenario della sua morte sono state allestite, in contemporanea e in sinergia tra loro, tre importanti mostre: Delleani e il suo tempo a Palazzo Bricherasio in Torino, Delleani e il cenacolo di Sofia di Bricherasio al Castello di Miradolo in San Secondo di Pinerolo e Delleani la vita e le opere al Museo del Territorio Biellese in Biella.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tra corso Monte Cucco e corso Trapani.
- ^ Il medesimo gruppo di persone, a cui si aggiunse Giovanni Agnelli, si ritrovò l'11 luglio dello stesso anno, presso il notaio Ernesto Torretta, per l'atto costitutivo ufficiale. Palazzobricherasio.it
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Valsecchi, I paesaggisti dell'800, Milano, Electa-Bompiani, 1972, p. 308, tav. 199, SBN SBL0437189.
- Donatella Taverna, Mario Marchiando Pacchiola, I Delleani di Palazzo Vittone, con un omaggio a Sofia di Bricherasio (carteggio inedito), Quaderno 4 della Collezione Civica d'Arte di Pinerolo, Pinerolo, 1982
- Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art, vol. 8, p. 683. New York, Grove, 1996. ISBN 1884446000
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Lorenzo Delleani
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lorenzo Delleani
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Delleani, Lorenzo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- DELLEANI, Lorenzo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- Delleani, Lorènzo, su sapere.it, De Agostini.
- Maria Flora Giubilei, DELLEANI, Lorenzo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 38, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1990.
- Opere di Lorenzo Delleani, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Lorenzo Delleani, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10740270 · ISNI (EN) 0000 0000 7101 1429 · SBN SBLV250513 · Europeana agent/base/44149 · ULAN (EN) 500002826 · LCCN (EN) nr00026104 · GND (DE) 122922948 · BNF (FR) cb161378778 (data) · J9U (EN, HE) 987007284091105171 |
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