Lucrezia Landriani

Lucrezia Landriani
Contessa Landriani
Stemma
Stemma
NascitaMilano, 1440
Mortedopo il 1508
Consorte diGian Piero Landriani
FigliPiero Landriani
Bianca Landriani
Carlo Sforza
Caterina Sforza
Alessandro Sforza
Chiara Sforza
ReligioneCattolicesimo

Lucrezia Landriani (Milano, 1440 – ...) è stata una nobildonna italiana, amante del Duca di Milano - Galeazzo Maria Sforza - e madre della celebre signora di Forlì Caterina Sforza[1].

Lucrezia era la moglie del conte Gian Piero Landriani, cortigiano della corte ducale di Milano e amico fidato di Galeazzo Maria Sforza (1444-1476). Quest'ultimo era figlio di Francesco Sforza, duca di Milano e di Bianca Maria Visconti, duchessa di Milano ed erede della dinastia Visconti. Galeazzo Maria divenne a sua volta duca di Milano dopo la morte del padre avvenuta l'8 marzo del 1466.

Lucrezia nacque a Milano intorno all'anno 1440; non si hanno notizie riguardanti i suoi primi anni di vita e nemmeno sui suoi genitori. Lucrezia divenne amante di Galeazzo Maria Sforza almeno dal 1458 e lo rimase per sedici anni, fino alla morte del Duca.

I figli che Lucrezia ebbe da Galeazzo Maria furono tutti legittimati e adottati dalla moglie del Duca, Bona di Savoia[2]. Vennero introdotti nella corte ducale e furono affidati alle cure dalla nonna paterna Bianca Maria Visconti, la quale li educò all'arte della diplomazia, del governo e all'uso delle armi[2].

Il 26 dicembre del 1476, Galeazzo Maria Sforza, vittima di una congiura, venne assassinato nella chiesa di Santo Stefano in Milano. Il maggiore dei figli avuti da Bona di Savoia, Gian Galeazzo Sforza, gli succedette come duca della città.

Lucrezia Landriani morì in una data sconosciuta.

Lucrezia ebbe dal marito Gian Piero due figli:

  • Piero Landriani, che divenne in seguito castellano della fortezza di Forlimpopoli;[2]
  • Bianca Landriani, che sposò Tommaso Feo, castellano della fortezza di Ravaldino della città di Forlì.[2]

Lucrezia e Galeazzo Maria Sforza ebbero quattro figli:

  1. ^ A History of Milan Under the Sforza, by Cecilia M. Ady, edited by Edward Armstrong, Published in New York: G.P. Putnam's Sons; London: Metheun and Company, 1907, chapter 109
  2. ^ a b c d Natale Graziani, Gabriella Venturelli, Caterina Sforza, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2001.

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