Luigi Cagni (allenatore)

Luigi Cagni
Cagni alla Sambenedettese nei primi anni 1980
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza180 cm
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1º luglio 1988 - giocatore
30 giugno 2017 - allenatore
Carriera
Giovanili
1964-1969Brescia
Squadre di club1
1969-1978Brescia264 (3)
1978-1987Sambenedettese262 (2)
1987-1988Ospitaletto8 (0)
Carriera da allenatore
1988-1989BresciaPrimavera
1989-1990Centese
1990-1996Piacenza
1996-1998Verona
1998-1999Genoa
1999-2000Salernitana
2000-2001Sampdoria
2003-2004Piacenza
2004-2005Catanzaro
2006-2007Empoli
2008Empoli
2008Parma
2011-2012Vicenza
2013Spezia
2015SampdoriaVice
2017Brescia
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luigi Cagni, detto Gigi (Brescia, 14 giugno 1950), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Avendo disputato 485 incontri, è il calciatore più presente nel campionato di Serie B.

Vive in Liguria da inizio anni 2000, prima a Genova Nervi e poi dal 2007 a Zoagli. A sessant’anni ha conseguito il brevetto da pilota.[1]

Caratteristiche tecniche

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Ha iniziato la carriera come terzino sinistro[2], spesso impiegato con compiti di marcatore puro anche a causa dei suoi limiti tecnici[3][4]. Nelle ultime annate alla Sambenedettese ha arretrato il suo raggio d'azione nel ruolo di libero[2].

Fautore del 4-3-3[5][6] e della zona mista[4] (in cui era previsto l'impiego stabile di un libero)[7], negli anni 1990 ha ripudiato apertamente il gioco a zona di stampo sacchiano[7][8], e per questo è stato tacciato di difensivismo[9]. Predilige particolarmente il gioco sulle fasce finalizzato al cross[9][10], per sfruttare le caratteristiche di un centravanti forte nel gioco aereo e di sponda[5].

Cresciuto alle giovanili del Brescia[2][11], vince con le Rondinelle il Campionato Primavera e il Campionato De Martino nel 1969[11]. Col Brescia debutta in Serie A, il 25 gennaio 1970 opposto al Cagliari di Gigi Riva. In quella stagione gioca in tutto 8 gare, le uniche in massima serie; nelle otto annate successive disputa altrettanti campionati cadetti coi bresciani, sempre da terzino sinistro titolare[11]. Nel 1978, a 28 anni, inizia ad accusare problemi fisici[2], e nel mercato di riparazione è ceduto alla Sambenedettese[2][11], dove ottiene la salvezza nella prima stagione e retrocede in Serie C1 nella seconda.

Cagni (accosciato, primo a destra) nel Brescia della stagione 1971-1972

Trentenne, Nedo Sonetti lo riconverte nel ruolo di libero[2], nel quale disputa i successivi sette campionati con la maglia rossoblu, diventando bandiera e capitano[2]. Ottiene la promozione in Serie B nel campionato 1980-1981, e nella stagione successiva realizza un gol da oltre 35 metri a Marassi, contro la Sampdoria[12]. Nel 1986, a seguito del secondo scandalo calcioscommesse, è squalificato 4 mesi per non aver denunciato chi aveva tentato di corromperlo[13][14]. Nel 1987 lascia la Sambenedettese e il campionato cadetto, dopo 16 stagioni e 483 presenze (record per la categoria)[2][12], per chiudere la carriera a 38 anni, con una breve tappa nell'Ospitaletto[2], conclusa all'ultimo posto in classifica con retrocessione in Serie C2.

Inizia tornando al Brescia, di cui allena la Primavera nel 1988.[4] L'anno successivo è alla guida della Centese[4][9] in Serie C2 centrando il quarto posto e nel 1990 inizia l'esperienza al Piacenza, in Serie C1.[9][15] Resta nella città emiliana per sei anni, ottenendo immediatamente la promozione in Serie B[15] e successivamente, nel 1993, la prima promozione in Serie A della storia del sodalizio piacentino.[7] Dopo la retrocessione del 1994, ottiene la seconda promozione in massima serie vincendo il campionato di Serie B 1994-1995[16], e l'anno successivo, dopo essere stato corteggiato dal Napoli di Ferlaino e dall'Inter di Massimo Moratti[17], porta il Piacenza alla sua prima salvezza in Serie A.[18][19]

Nel 1996 lascia[19] il club emiliano per approdare al Verona, neopromosso in Serie A.[20] La squadra finisce al penultimo posto in classifica retrocedendo in Serie B, e Cagni, inizialmente riconfermato, è esonerato nel corso del campionato 1997-1998 da Giambattista Pastorello, a causa di cattivi risultati ottenuti e col Verona in zona retrocessione.[21] Nelle due annate successive subentra sulle panchine di Genoa e Salernitana, rimpiazzando rispettivamente (Giuseppe Pillon)[22] e Adriano Cadregari.[23] L'esperienza in Campania, conclusa col piazzamento di centroclassifica, è particolarmente travagliata: a marzo è esonerato a favore del rientrante Cadregari[24], ma una settimana dopo è richiamato alla guida della squadra.[25]

Nel 2000, sempre in Serie B, è ingaggiato dalla Sampdoria: ottiene il quinto posto nella stagione 2000-2001[26], nell'annata successiva è esonerato e sostituito da Gianfranco Bellotto a inizio campionato.[27] A febbraio 2003 torna a Piacenza in Serie A, sostituendo l'esonerato Andrea Agostinelli: retrocede[28] in Serie B e rimane alla guida della squadra nel campionato cadetto, al termine del quale lascia l'incarico per contrasti con la dirigenza.[29] Nel 2004-2005 affronta la negativa esperienza in Serie B a Catanzaro, subentrando all'esonerato Piero Braglia[30] e dimettendosi pochi mesi dopo a seguito della sconfitta in casa con l'Ascoli (2-3)[31], col Catanzaro in zona retrocessione al terz'ultimo posto in classifica; nel 2014 dichiarerà: «A Catanzaro ho vissuto l'esperienza calcistica più brutta della mia carriera».[32] Nel gennaio 2006 è ingaggiato a campionato in corso dall'Empoli[33], in Serie A, portandolo alla qualificazione in Coppa UEFA nella stagione 2006-2007,[34] in cui verrà eliminato al primo turno dei preliminari. A causa degli scarsi risultati (7 sconfitte, 4 pari, 2 vittorie tra cui una clamorosa a San Siro per 1-0 contro il Milan) e delle difficoltà della squadra a segnare (7 gol fatti e 19 subìti in 13 gare)[34] e del penultimo posto in classifica a 10 punti, nella stagione 2007-2008 è esonerato a favore di Alberto Malesani[34] per poi essere richiamato il 31 marzo 2008 con la squadra all'ultimo posto solitario in classifica con 26 punti.[35] Malgrado una ripresa che vede la squadra ottenere 10 punti nelle ultime sette partite, all'ultima gara di campionato, arriva la retrocessione in Serie B nonostante l'affermazione contro il Livorno per 2-1 e per un'ora l'Empoli fosse virtualmente salvo.[36]

Il 29 maggio 2008 firma col Parma, appena retrocesso in Serie B.[37] Dopo aver ottenuto 6 punti nelle prime 6 gare, il 30 settembre 2008 è esonerato, con la squadra al 14º posto in classifica.[38]. Il 23 maggio 2010, nel corso della trasmissione 90º minuto Serie B alla quale partecipa come opinionista, confida di essere stato contattato dalla nazionale panamense per ricoprire l'incarico di allenatore.[39] Il 6 ottobre 2011 è chiamato in Serie B alla guida del L.R. Vicenza, dopo l'esonero di Silvio Baldini.[40] Viene esonerato il 4 marzo 2012 dopo la sconfitta esterna per 3-0 col Varese;[41] il 29 aprile 2012 è richiamato alla guida tecnica della squadra dopo la sconfitta interna per 0-1 con la Nocerina[42][43], a 5 gare da fine campionato, per tentare la salvezza della squadra. Ottiene 10 punti nelle ultime 5 gare portando il Vicenza ai play-out, dove, sconfitto dall'Empoli 3-2 nella gara di ritorno, retrocede in Lega Pro Prima Divisione[44]; contestualmente alla retrocessione, rescinde il contratto coi berici.

Il 23 febbraio 2013 è chiamato dallo Spezia in Serie B per sostituire l'esonerato Gianluca Atzori, diventando il terzo tecnico dei liguri da inizio stagione.[45] Esordisce sulla panchina degli aquilotti il 26 febbraio successivo, col pari sul campo della Reggina.[46] L'11 maggio seguente conquista la salvezza matematica con la squadra ligure con una gara d'anticipo, pareggiando 1-1 sul campo del Padova.[47] Chiude il campionato al 13º posto a 51 punti, non venendo riconfermato.[48]

A due anni di distanza dall'ultima apparizione in panchina, a inizio stagione 2015-2016 è allenatore in seconda alla Sampdoria di Walter Zenga, suo ex compagno alla Sambenedettese dal 1980 al 1982.[49] Il 2 settembre, dopo l'eliminazione in Europa League e le prime due giornate di campionato, è esonerato,[50] probabilmente a causa del logoramento dei suoi rapporti con Zenga.[51]

Dal 12 marzo 2017 è il nuovo allenatore del Brescia, squadra della sua città, sostituendo l'esonerato Cristian Brocchi.[52] In dodici partite, ottiene quattro vittorie, sette pareggi e una sola sconfitta (1-3 contro la SPAL, poi vincitrice del campionato),[53] centrando l'obiettivo della salvezza nella Serie B 2016-2017. Terminata la stagione sceglie però di non rimanere, volendo lasciare un bel ricordo alla piazza.[54]

Statistiche da allenatore

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In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1989-1990 Bandiera dell'Italia Centese C2 34 10 19 5 CI-C 6 1 4 1 - - - - - - - - - - 40 11 23 6 27,50
1990-1991 Bandiera dell'Italia Piacenza C1 34 15 15 4 CI-C 10 4 4 2 - - - - - - - - - - 44 19 19 6 43,18 (prom.)
1991-1992 B 38 11 14 13 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 40 11 15 14 27,50 11°
1992-1993 B 38 17 14 7 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 39 17 15 7 43,59 (prom.)
1993-1994 A 34 8 14 12 CI 6 2 2 2 - - - - - - - - - - 40 10 16 14 25,00 15° (retr.)
1994-1995 B 38 19 14 5 CI 5 2 1 2 - - - - - CAI 4 0 3 1 47 21 18 8 44,68 (prom.)
1995-1996 A 34 9 10 15 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 35 9 11 15 25,71 14°
1996-1997 Bandiera dell'Italia Verona A 34 6 9 19 CI 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 37 7 10 20 18,92 17° (retr.)
1997-mar. 1998 B 27 9 6 12 CI 4 2 0 2 - - - - - - - - - - 31 11 6 14 35,48 Eson.
Totale Verona 61 15 15 31 7 3 1 3 - - - - - - - - 68 18 16 34 26,47
ott. 1998-1999 Bandiera dell'Italia Genoa B 34 9 16 9 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 34 9 16 9 26,47 Sub. 12°
ott. 1999-2000 Bandiera dell'Italia Salernitana B 32 13 9 10 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 32 13 9 10 40,63 Sub., Eson., Sub.
2000-2001 Bandiera dell'Italia Sampdoria B 38 16 16 6 CI 7 4 2 1 - - - - - - - - - - 45 20 18 7 44,44
ago.-set. 2001 B 4 0 1 3 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 7 2 1 4 28,57 Eson.
Totale Sampdoria 42 16 17 9 10 6 2 2 - - - - - - - - 52 22 19 11 42,31
feb.-mag. 2003 Bandiera dell'Italia Piacenza A 15 5 2 8 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 15 5 2 8 33,33 Sub. 16° (retr.)
2003-2004 B 46 17 17 12 CI 3 1 0 2 - - - - - - - - - - 49 18 17 14 36,73
Totale Piacenza 277 101 100 76 28 9 10 9 - - - - - - - - 305 110 110 85 36,07
ott. 2004-feb. 2005 Bandiera dell'Italia Catanzaro B 20 4 5 11 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 20 4 5 11 20,00 Sub., Eson.
gen.-mag. 2006 Bandiera dell'Italia Empoli A 18 8 2 8 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 18 8 2 8 44,44 Sub.[55]
2006-2007 A 38 14 12 12 CI 4 2 0 2 - - - - - - - - - - 42 16 12 14 38,10
2007-2008 A 20 5 5 10 CI 0 0 0 0 CU 2 1 0 1 - - - - - 22 6 5 11 27,27 Eson., Sub., 18° (retr.)
Totale Empoli 76 27 19 30 4 2 0 2 2 1 0 1 - - - - 82 30 19 33 36,59
lug.-set. 2008 Bandiera dell'Italia Parma B 6 1 3 2 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 8 2 3 3 25,00 Eson.
ott. 2011-2012 Bandiera dell'Italia Vicenza B 26+2[56] 9+0 9+1 8+1 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 28 9 10 9 32,14 Sub., Eson., Sub. 19° (retr.)
feb.-giu. 2013 Bandiera dell'Italia Spezia B 15 4 7 4 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 15 4 7 4 26,67 Sub. 13°
mar.-giu. 2017 Bandiera dell'Italia Brescia B 12 4 7 1 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 12 4 7 1 33,33 Sub. 14°
Totale carriera 637 213 227 197 57 22 17 18 2 1 0 1 4 0 3 1 700 236 247 217 33,71
Brescia: 1968-1969 (Serie B)
Brescia: 1968-1969 (Serie B)
Piacenza: 1990-1991 (girone A)
Piacenza: 1994-1995
  1. ^ Cagni: «Festeggio 70 anni, tra bici, volo e dieta. E ringrazio la Liguria», su Il Secolo XIX. URL consultato il 2 marzo 2023.
  2. ^ a b c d e f g h i 30 anni ad inseguire un pallone gigicagni.wordpress.com
  3. ^ ' SONO STRESSATO, ANZI NO' la Repubblica, 15 dicembre 1993, p. 29.
  4. ^ a b c d P.Gentilotti, S.Gavardi, Piacenza: i colori del sogno, ed. Sperling&Kupfer, 1994, pp. 28-31.
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  6. ^ INTERVISTA A MISTER GIGI CAGNI, TECNICO DEL VICENZA mistercottone.com
  7. ^ a b c FREDDO PIACENZA, ' SCUSATE IL DISTURBO' la Repubblica, 15 giugno 1993, p. 29.
  8. ^ LA SCELTA DI CAGNI ' LO SPETTACOLO NO' la Repubblica, 12 agosto 1993, p. 27.
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  14. ^ Lo scandalo calcioscommesse 1986 storiapiacenza1919.it
  15. ^ a b Stagione 1990-1991 storiapiacenza1919.it
  16. ^ Stagione 1994-1995 storiapiacenza1919.it
  17. ^ Fermi, la colpa è mia la Repubblica, 18 settembre 1995, p. 32.
  18. ^ Stagione 1995-1996 storiapiacenza1919.it
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  21. ^ Verona battuto Cagni cacciato, in Corriere della Sera, 22 marzo 1998 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2015).
  22. ^ Cagni nuovo tecnico del Genoa, in Corriere della Sera, 2 ottobre 1998 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2014).
  23. ^ NOTIZIE DI SPORT la Repubblica, 29 settembre 1999, p. 58.
  24. ^ Caos Salernitana: licenziato Cagni La Repubblica, 21 marzo 2000
  25. ^ Salernitana: ora è una farsa via Cadregari, torna Cagni La Repubblica, 29 marzo 2000
  26. ^ Samp: tocca a Cagni La Repubblica, 28 giugno 2000
  27. ^ La Samp ha scelto il nuovo tecnico. È Bellotto, ex allenatore del Cagliari Corriere della Sera, 20 settembre 2001, p. 46.
  28. ^ Stagione 2002-2003 storiapiacenza1919.it
  29. ^ Stagione 2003-2004 storiapiacenza1919.it
  30. ^ Catanzaro arriva Cagni. Vavassori si dimette a Terni tuttomercatoweb.com
  31. ^ Bolchi nuovo tecnico del Catanzaro tuttomercatoweb.com
  32. ^ Gigi Cagni: "A Catanzaro l'esperienza più brutta della mia carriera", su tuttolegapro.com. URL consultato il 24 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2015).
  33. ^ Empoli, via Somma ecco Cagni La Repubblica, 20 gennaio 2006
  34. ^ a b c L'Empoli esonera Cagni, la panchina a Malesani repubblica.it
  35. ^ Empoli: via Malesani, torna Cagni. A Catania Baldini fuori, ecco Zenga repubblica.it
  36. ^ L'Empoli vince ma non basta e saluta la A insieme al Livorno, su repubblica.it. URL consultato il 13 novembre 2019.
  37. ^ Cagliari, arriva Allegri. Il Parma riparte da Cagni La Gazzetta dello Sport, 29 maggio 2008
  38. ^ CAGNI SOLLEVATO DALL'INCARICO Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive. fcparma.com
  39. ^ Luigi Cagni: “Mi vuole Panama” calcionews24.com
  40. ^ Luigi Cagni è l’allenatore del Vicenza Calcio, su vicenzacalcio.com (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
  41. ^ Esonerato Luigi Cagni, su vicenzacalcio.com (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
  42. ^ Luigi Cagni ritorna alla guida della squadra Archiviato l'8 maggio 2012 in Internet Archive., in: Vicenza Calcio - Sito ufficiale, 29 aprile 2012
  43. ^ Vicenza calcio a un passo dalla C. Continui capovolgimenti in società: Il presidente richiama Cagni Archiviato il 30 aprile 2012 in Internet Archive., in: Il Giornale di Vicenza, 29 aprile 2012
  44. ^ Playout: Empoli-Vicenza 3-2, biancorossi in LegaPro Archiviato il 5 marzo 2014 in Internet Archive. sport.it
  45. ^ Ufficiale, Luigi Cagni è il nuovo allenatore dello Spezia Acspezia.com
  46. ^ Reggina-Spezia, Cagni: “Mi interessava soprattutto la fase difensiva” Seriebnews.com
  47. ^ Cagni: "Questi tre mesi sono motivo di grande soddisfazione Acspezia.com
  48. ^ Ufficiale: non saranno rinnovati i rapporti con il DS Vitale e con mister Cagni Acspezia.com
  49. ^ Samp, Zenga sceglie Cagni: un amico come vice per allenare la difesa, su gazzetta.it. URL consultato il 13 novembre 2019.
  50. ^ Sampdoria, ufficiale: esonerato il vice-allenatore Cagni, al suo posto Pedone, su gianlucadimarzio.com. URL consultato il 13 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2019).
  51. ^ Samp: esonerato Cagni, tecnico in seconda, Gazzetta dello Sport, 2 settembre 2015.
  52. ^ Alfredo Pedullà, Cagni torna in cattedra. A casa sua, su alfredopedulla.com, 13 marzo 2017. URL consultato il 13 marzo 2017.
  53. ^ Tommaso Nelli, Gigi Cagni, quando la sostanza vince sull'immagine, su iogiocopulito.it, 30 maggio 2017. URL consultato il 21 agosto 2017.
  54. ^ Cagni: «Ho fatto una cosa meravigliosa. Il futuro?...», su giornaledibrescia.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
  55. ^ sul campo l'Empoli si classificò all'11º posto, ma in seguito allo scandalo Calciopoli e le penalizzazioni inflitte a Fiorentina, Lazio e Juventus salì all'8º posto
  56. ^ Play-out.

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