Luigi Galvani (sommergibile 1918)
Luigi Galvani | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di media crociera |
Classe | Micca |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Regio Arsenale, La Spezia |
Impostazione | 20 settembre 1915 |
Varo | 3 giugno 1917 |
Entrata in servizio | 16 giugno 1918 |
Radiazione | 1º gennaio 1938 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 1244 t |
Dislocamento in emersione | 842 t |
Lunghezza | 63,2 m |
Larghezza | 6,2 m |
Pescaggio | 4,6 m |
Profondità operativa | 50 m |
Propulsione | 2 motori Diesel FIAT da 2600 cv 2 motori elettrici Ansaldo da 1300 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 11 nodi |
Velocità in emersione | 14,5 nodi |
Autonomia | in emersione 945 miglia nautiche a 14,4 nodi o 2100 mn a 10 nodi in immersione 12 mn a 10 nodi 180 mn a 3 nodi |
Equipaggio | 4 ufficiali, 36 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | [1]
|
dati tratti da www.betasom.it | |
voci di sommergibili presenti su Wikipedia |
Il Luigi Galvani è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 16 giugno 1918, dopo l'entrata in servizio, lasciò La Spezia al comando del capitano di corvetta Giuseppe Battaglia – che aveva seguito le prove di collaudo dell'unità – ed effettuò una crociera nel Mediterraneo, facendo tappa a Tripoli, Messina, Siracusa, Taranto, Napoli e Livorno; il viaggio terminò solo nel marzo 1919, con il ritorno a La Spezia[2]. Nel corso di tale viaggio, il 23 novembre 1918, il comandante Battaglia era stato rimpiazzato dal parigrado Giuseppe Diaz[2].
Assegnato alla I Squadriglia Sommergibili di La Spezia, nel 1921 fu destinato al Dipartimento Marittimo dell'Alto Tirreno[2]. Fu impiegato nell'addestramento degli allievi dell'Accademia Navale di Livorno[2].
Il 6 marzo 1922 assunse il comando del sommergibile il capitano di corvetta Raffaele De Courten, che lo mantenne sino al 31 gennaio 1924[2].
Nel 1925 il sommergibile fu posto sotto il controllo del Comando Divisione Sommergibili, restando comunque di base a La Spezia[2].
Prese parte alle esercitazioni del 1925 e 1926; nel secondo caso dovette trainare alla base il gemello Torricelli, colto da avarie[2].
Sottoposto nel 1927 ad approfonditi lavori di ammodernamento, specie all'apparato motore, riprese poi l'attività addestrativa in mar Tirreno, effettuando esercitazioni di breve durata[2].
In questo periodo fu più volte disarmato, sino a che, il 1º gennaio 1938, ultimo sommergibile della propria classe, fu radiato[2], ed avviato alla demolizione.