Luis Ortega

Luis Ortega all'81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2024)

Luis Ortega Salazar (San Miguel de Tucumán, 12 luglio 1980[1][2]) è un regista e sceneggiatore argentino.

Quinto dei sei figli del popolare cantautore argentino Palito Ortega e dell'attrice Evangelina Salazar,[1][3] è fratello di Julieta, attrice di telenovelas, di Sebastián, produttore e autore televisivo con cui ha collaborato più volte[2], e dei cantanti Emanuel e Rosario.[3]

All'età di quattro anni, la sua famiglia si trasferisce a Miami a causa di problemi finanziari,[1][2] dove Luis va a scuola con uno dei nipoti dell'allora vicepresidente degli Stati Uniti, George H. W. Bush.[2] Sei anni dopo, torna nella sua città natale quando il padre viene eletto governatore della provincia di Tucumán nelle liste del Partito Giustizialista.[1] Scopre la passione per il cinema all'età di 15 anni, trasferitosi nel quartiere San Telmo di Buenos Aires.[1] Iscritto alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Buenos Aires, cambia percorso di studi e si iscrive all'Universidad del Cine su suggerimento di un professore, per poi abbandonare anche questa dopo pochi mesi.[1]

Gira quindi assieme a un gruppo di amici il suo primo film, Caja negra (2002), all'età di 20 anni.[1][2] Durante il decennio seguente dirige diversi film indipendenti,[1] prima di esporsi ad un pubblico più ampio nel 2015 con la miniserie di Telefe Historia de un clan, ideata dal fratello Sebastián che dal quel punto produrrà tutte le sue opere.[2][3] Nel 2018 si fa nuovamente notare in patria col film L'angelo del crimine, ispirato alla figura del giovane serial killer Carlos Robledo Puch, divenuto un campione d'incassi in Argentina e selezionato come candidato argentino ai premi Oscar.[2][4]

  1. ^ a b c d e f g h (ES) Fabiana Scherer, Luis Ortega: El hijo pródigo, su El Planeta Urbano, 14 ottobre 2015. URL consultato il 29 luglio 2024.
  2. ^ a b c d e f g (ES) Pablo Calvo, Sebastián y Luis Ortega, la fórmula que hace explotar el rating y las taquillas, su Clarín, 8 settembre 2018. URL consultato il 29 luglio 2024.
  3. ^ a b c (ES) Historia de un clan: los hermanos Ortega sean unidos, in La Voz del Interior, 8 novembre 2015. URL consultato il 29 luglio 2024.
  4. ^ (EN) Jaime Lang, Argentina Selects Luis Ortega’s ‘El Angel’ for Foreign Language Oscar Submission, in Variety, 26 settembre 2018. URL consultato il 29 luglio 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN584156012399149700007 · GND (DE1189940590