Madonna degli Argentieri
Madonna degli Argentieri | |
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Autore | Juan de Valdés Leal |
Data | 1654 - 1656 circa |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 220×222 cm |
Ubicazione | Museo de Bellas Artes, Cordova. |
La Madonna degli Argentieri (conosciuta anche come Virgen de los Plateros o Immacolata con Sant'Antonio e Sant'Eligio) è un dipinto del pittore spagnolo Juan de Valdés Leal realizzato intorno al 1654 - 1656 e conservato nel Museo di belle arti di Cordova, in Spagna[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il dipinto fu commissionato dagli argentieri di Cordova destinato ad un altare situato nell'antica strada Pescadería. Fu rimosso dall'altare nel 1841 e conservato al Museo de Bellas Artes.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo dipinto sarebbe ispirato all'opera Immacolata Concessione con Frate Giovanni di Quirós del Murillo[2]. La Vergine Maria è raffigurata sopra un piedistallo. Sul lato destro c'è Sant'Antonio con in braccio Gesù bambino mentre al lato sinistro c'è Sant'Eligio di Noyon. L'intera scena è circondata da cherubini, uno dei quali, seduto, reca in mano un foglio con la seguente legenda: L'Argentiere Universale di Dio /l’Eterno Padre/ fece un Gioiello tale/ che vi mise il tesoro acciocché fosse per sua Madre[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Juan Carmona Muela, Iconografía de los santos, Istmo, 2003, p. 117, ISBN 84-7090-441-8.
- ^ a b (ES) Ficha Completa - Museo de Bellas Artes de Córdoba - Inmaculada con San Antonio y San Eloy - La Virgen de los Plateros, su ceres.mcu.es. URL consultato il 17 febbraio 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Ficha Completa - Museo de Bellas Artes de Córdoba - Inmaculada con San Antonio y San Eloy - La Virgen de los Plateros, su ceres.mcu.es. URL consultato il 17 febbraio 2019.
- (ES) La Inmaculada con San Antonio y San Eloy, su xn--espaaescultura-tnb.es. URL consultato il 17 febbraio 2019.
- (ES) Junta de Andalucia - La Virgen de los Plateros de Valdés Leal, icono de Córdoba, su juntadeandalucia.es, 7 aprile 2014. URL consultato il 17 febbraio 2019.