Mansueto De Amicis
Mansueto De Amicis | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV[1] |
Gruppo parlamentare | Sinistra storica[2] |
Collegio | Sulmona[2] |
Sito istituzionale | |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 11 dicembre 1919 – |
Legislatura | dalla XXV[3] |
Gruppo parlamentare | Sinistra storica[3] |
Incarichi parlamentari | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Diploma in agraria[3] |
Professione | Imprenditore[3] |
Firma |
Mansueto De Amicis (Alfedena, 13 aprile 1851 – Roma, 15 novembre 1924) è stato un imprenditore e politico italiano[4].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un grande proprietario terriero, con possedimenti in Abruzzo e in Puglia, sin da giovanissimo si dedicò all'attività di famiglia, ed in particolare al miglioramento tecnologico delle tecniche di coltivazione[3]. È il fratello di Tommaso De Amicis[3].
Fu presidente della società Pro montibus et silvis ed uno dei più appassionati sostenitori dell'istituzione del parco nazionale d'Abruzzo, ma si occupò con profitto anche di risparmio e cooperazione bancaria; fondò nel 1885 la banca cooperativa di Alfedena e fece parte del consiglio delle casse di risparmio italiane[3].
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Si interessò giovanissimo alla vita politica e, non ancora venticinquenne, venne eletto consigliere comunale del suo paese, del quale è stato anche sindaco[5]. Venne eletto anche al consiglio della provincia dell'Aquila, dove rimase per quarant'anni, in quindici dei quali fu presidente[5]. Nel 1892 si presentò alle elezioni politiche italiane e, favorito dalla rinuncia dell'amico Gennaro Manna, venne eletto per la prima volta deputato in rappresentanza del collegio di Sulmona e rieletto per le successive cinque legislature[5]. Ricoprì l'incarico di sottosegretario al ministero delle poste e dei telegrafi tra il 1899 e il 1900[5].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Camera.it.
- ^ a b Malatesta (1946), p. 320.
- ^ a b c d e f g h i Senatori d'Italia.
- ^ Camera.it; Malatesta (1946), p. 320; Senatori d'Italia.
- ^ a b c d Malatesta (1946), p. 320; Senatori d'Italia.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Malatesta, Ministri, deputati e senatori d'Italia dal 1848 al 1922, vol. 1, Roma, Tosi, 1946, ISBN non esistente.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mansueto De Amicis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mansueto De Amicis, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- DE AMICIS Mansueto, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 307349229 · SBN CUBV004587 |
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