Marcantonio Bassetti
Marcantonio Bassetti (Verona, 1586 – Verona, 1630) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Marcantonio Bassetti discendeva da famiglia notarile. Fu allievo per un breve periodo di Felice Brusasorci, che ebbe una bottega popolosa e morì nel 1605. Carlo Ridolfi scrive che si trasferì dopo questo avvenimento a Venezia e lì si avvicinò alla pittura di Savoldo, Jacopo e Leandro Bassano e, in particolar modo, del Tintoretto (i cui dipinti riportò in numerosi disegni, molti dei quali si trovano al Museo del Louvre).[1]
Trasferitosi a Roma verso il 1615, lavorò come il condiscepolo Alessandro Turchi per il cardinale Scipione Borghese e affiancò Carlo Saraceni in diversi cantieri, come la Chiesa di Santa Maria dell'Anima e la Sala Regia nel Palazzo del Quirinale. Interessatosi al naturalismo a Venezia quando aveva declinato verso i modi del Bassano, approfondì tale indirizzo a Roma studiando il Caravaggio e Orazio Gentileschi, le opere dei quali andò copiando in dipinti e in disegni (una copia della nota Incredulità di San Tommaso che all'epoca era presso il marchese Vincenzo Giustiniani si trova al Museo di Castelvecchio a Verona, mentre nello stesso museo si conserva un foglio che riprende Marta e Maddalena del Gentileschi oggi all'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera).[1]
Rientrato a Verona intorno al 1619, Bassetti entrò nell'orbita dei monasteri cittadini e suburbani, per i quali realizzò tele monumentali oppure piccole pitture sulla locale pietra di paragone. Inoltre ritrasse diversi personaggi, le cui effigi si trovano oggi in diversi musei e collezioni private (al Museo di Castelvecchio se ne trovano diversi, come il cosiddetto Uomo con guanto oppure l'Uomo con libro). Nei primi anni del secondo decennio del Seicento si situa anche l'esecuzione dell'imponente tela raffigurante l'Assunta per il monastero di Geisenfeld in Baviera.
Si dedicò assiduamente al disegno diminuendo sempre di più la pratica della pittura con l'andare degli anni. Morì, come i condiscepoli Pasquale Ottino e Santo Creara, nel 1630 di peste, dopo avere prestato assistenza ai malati. La sua biografia è contenuta nelle Vite di Carlo Ridolfi, che visitò Verona nel 1628 e col pittore si intrattenne nel corso di diversi colloqui.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Marcantonio Bassetti. Uomo con guanto
- Marcantonio Bassetti. Sant’Irene medica San Sebastiano
- Marcantonio Bassetti. Madonna e Bimbo e Santi
- Marcantonio Bassetti. Adorazione dei pastori
- Marcantonio Bassetti. Uomo con libro
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- P. Zampetti, La pittura del Seicento a Venezia, Venezia 1959
- Cinquant'anni di pittura veronese 1580 - 1630, catalogo della mostra a cura di L. Magagnato, Verona 1974
- Davide Dossi, Un contributo per Marcantonio Bassetti: i due stipi del Kunsthistorisches Museum di Vienna, in Jahrbuch des Kunsthistorischen Museums Wien, 12, 2010, pp. 128–143
- Davide Dossi, Committenza bavarese nel XVII secolo: Carlo Saraceni, Marcantonio Bassetti e Alessandro Turchi, in Storia dell'arte, 134, 2013, pp. 89–101
- Davide Dossi, Marcantonio Bassetti, Venezia e la pietra di paragone, in ARTE |Documento|, 30, 2014, pp. 96–99
- Davide Dossi, La Vergine, Sant'Anna e Gesù Bambino appaiono a San Pietro e altri due santi di Marcantonio Bassetti: elementi per una nuova datazione, in Valori Tattili, 7, 2016, pp. 60–67
- Davide Dossi, Tra Venezia e Roma: il "Buon Samaritano" di Marcantonio Bassetti conservato a Oxford, in: Bollettino d'Arte, 28, 2017, pp. 81–86
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marcantonio Bassetti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bassétti, Marcantonio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Luigia Mlaria Tosi, BASSETTI, Marcantonio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bassétti, Marcantònio, su sapere.it, De Agostini.
- Nicola Ivanoff, BASSETTI, Marcantonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 7, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 47851864 · ISNI (EN) 0000 0000 6682 656X · CERL cnp00631586 · Europeana agent/base/103206 · ULAN (EN) 500022654 · LCCN (EN) nr99013140 · GND (DE) 129809454 |
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