Mario Da Pozzo
Mario Da Pozzo | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Da Pozzo al Genoa nel 1964 | |||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 179 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 78 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Portiere | ||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1975 | ||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||
Mario Da Pozzo (Legnago, 9 luglio 1939) è un ex calciatore italiano, di ruolo portiere.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1955-56 gioca nel campionato del C.S.I. con la squadra juniores della Virtus-Vigo di Legnago, mentre la stagione 1956-57 la disputa in 2ª Divisione nella squadra dell'Angiari. Dopo quella brillante stagione il trasferimento nella squadra rossonera dell'Audace SME da dove, assieme a Corso e Guglielmoni, nel 1958 approdò in Serie A nelle file dell'Inter. Dopo due stagioni da rincalzo nel club nerazzurro, con l'intermezzo di un'annata in Serie B con il Catanzaro,[1] nel 1961 venne ceduto ancora in giovane età al Genoa insieme ad altri tre giocatori, Fongaro, Rancati e Firmani.[2]
Con la maglia dei liguri ottenne la promozione in massima serie al termine della stagione 1961-1962, vincendo nel successivo biennio due Coppe delle Alpi, risultando tra i migliori nella finale del 1962 contro i francesi del Grenoble.[3][4] In rossoblù conquistò inoltre il record d'imbattibilità per la Serie A nel campionato 1963-1964, mantenendo inviolata la propria porta per 791 minuti.[5]
Passò quindi al Varese, dove il 4 febbraio 1968 fu tra i protagonisti del cosiddetto "miracolo di Masnago", la storica vittoria casalinga in campionato contro la Juventus per 5-0, in una partita in cui non fu peraltro mai impegnato grazie alla buona prestazione della difesa biancorossa che resistette al più blasonato attacco piemontese. Al termine della stagione 1967-1968 colse con la squadra lombarda il settimo posto della classifica, tuttora il miglior piazzamento in massima categoria nella storia varesina.
Passò poi al Mantova, dove nel campionato 1970-1971 stabilì un nuovo record di imbattibilità, stavolta per la serie cadetta, riuscendo a non subire gol per 878 minuti.[6] Chiuse quindi la carriera militando dapprima nel Napoli, dove fu il secondo di Carmignani non riuscendo mai a scendere in campo in campionato, e infine nel Verona.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 1959/60 in sintesi (PDF), su webalice.it. URL consultato il 24 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Marcia trionfale, su akaiaoi.com (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2007).
- ^ Giulio Accatino, Il Genoa si aggiudica la Coppa delle Alpi, in La Stampa, 30 giugno 1962. URL consultato l'8 gennaio 2020.
- ^ Renzo Bidone, Al GENOA la Coppa delle Alpi, in Corriere dello Sport, 30 giugno 1962. URL consultato l'8 gennaio 2020.
- ^ Il Maggior periodo di imbattibilità in Serie A, su ilportiere.com, 19 marzo 2008 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
- ^ Marco Liguori, Da Pozzo stabilisce nel 1964 il record di imbattibilità per la serie A, su tuttomercatoweb.com, 26 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Mario Da Pozzo, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Mario Da Pozzo, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Dario Marchetti (a cura di), Mario Da Pozzo, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).