Mark Shuttleworth
Mark Shuttleworth | |
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Partecipante ad un volo spaziale | |
Nazionalità | Sudafricana |
Status | ospite |
Data di nascita | 18 settembre 1973 |
Altre attività | imprenditore |
Tempo nello spazio | 9 giorni, 21 ore e 25 minuti |
Missioni | |
Mark Richard Shuttleworth (Welkom, 18 settembre 1973) è un imprenditore sudafricano con cittadinanza britannica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Frequentò la scuola Diocesan College ed in seguito ottenne una laurea di Finance and Information Systems presso la University of Cape Town. Nel corso dell'ultimo anno di università, Shuttleworth fondò Thawte (1995), che si specializzò in certificati digitali e Internet privacy. Negli anni dell'esplosione di Internet, Thawte diventò la Certificate authority più importante al di fuori degli Stati Uniti.
Nel dicembre 1999, Shuttleworth vendette Thawte all'azienda americana VeriSign, guadagnando circa 575 milioni di dollari. Nei primi anni novanta Shuttleworth partecipò al progetto Debian, un sistema operativo Open Source, che egli stesso considera, insieme a molti altri software Open Source, una delle chiavi del successo di Thawte e conseguentemente della sua fortuna personale.
Successivamente ha fondato nel 2004 la Canonical Ltd, una delle principali società operanti nel mondo dell'open source e produttrice tra l'altro della distribuzione GNU/Linux Ubuntu.
Attività rilevanti
[modifica | modifica wikitesto]Il contributo allo sviluppo di Linux
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2001 costituì la Shuttleworth Foundation, un'organizzazione non-profit che si è dedicata alle innovazioni sociali, ma fondò anche progetti per l'educazione e l'Open Source in Sudafrica, come la "The Freedom Toaster".
Nel 2004 tornò nel mondo di Linux, fondando e sviluppando Ubuntu, una distribuzione di Linux user-friendly (basata su Debian), attraverso Canonical Ltd.
Nel 2005 fondò la "Ubuntu Foundation" con un investimento iniziale di 10 milioni di dollari USA[1]. Nel settembre 2005 acquistò il 65% delle azioni di ImpiLinux.
Il viaggio nello spazio
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 aprile 2002 Shuttleworth partecipò come turista spaziale alla missione russa Soyuz TM-34, pagando approssimativamente 20 milioni di dollari (USA). Per partecipare alla missione, Shuttleworth trascorse un anno in addestramento e preparazione, inclusi 7 mesi a Città delle Stelle in Russia.
Shuttleworth è stato il primo astronauta sudafricano. In virtù della nazionalità al momento del lancio è considerato il primo cittadino africano ad essere stato nello spazio, sebbene sia stato preceduto da Patrick Baudry, astronauta nato in Camerun, quando questo era ancora una colonia francese, ma cittadino francese al momento del lancio. Shuttleworth vive oggi a Londra e, in quanto anglo-sudafricano, possiede la doppia cittadinanza, sudafricana e britannica. Due giorni dopo, arrivò, insieme al resto dell'equipaggio, alla Stazione spaziale internazionale, dove partecipò, per 8 giorni, a esperimenti relativi all'AIDS. Il 5 maggio ritornò sulla Terra.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) New Ubuntu Foundation Announced, su ubuntu.com. URL consultato il 23 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mark Shuttleworth
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su markshuttleworth.com.
- (EN) Mark Shuttleworth, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Sito di Mark Shuttleworth, su markshuttleworth.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2005).
- (EN) Biografia di astronauta di Mark Shuttleworth, su spacefacts.de.
- (EN) Sito della Shuttleworth Foundation, su tsf.org.za. URL consultato il 5 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2006).
- (EN) Intervista al Financial Time di gennaio 2006, su benking.co.uk. URL consultato il 5 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 262228999 · ISNI (EN) 0000 0003 8167 4666 · BNF (FR) cb15518065f (data) |
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