Martino Orsino

Martino Orsino
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Patti (1844-1860)
 
Nato26 aprile 1783 a Catania
Ordinato presbitero23 maggio 1807
Nominato vescovo25 luglio 1844 da papa Gregorio XVI
Consacrato vescovo10 novembre 1844 dal vescovo Felice Regano (poi arcivescovo)
Deceduto8 febbraio 1860 (76 anni) a Patti
 

Martino Orsino (Catania, 26 aprile 1783Patti, 8 febbraio 1860) è stato un vescovo cattolico italiano.

Proposto da Ferdinando II re di Sicilia, fu eletto vescovo di Patti da Gregorio XVI il 25 luglio 1844[1]. La diocesi, ormai ingrandita alle dimensioni attuali era vacante da 6 anni e sentiva il bisogno di un vescovo che fosse capace di istruire e governare[2]. La sua azione si articolò in due direzioni: le strutture e le persone[3].

Ingrandì il seminario e il palazzo vescovile[4], fece costruire la strada che congiunge il centro della città alla cattedrale, consolidò i mulini che la mensa vescovile possedeva nelle terre; raccolse orfane in un conservatorio, cui provvide con lasciti cospicui, consolidò un Monte di prestanza fondato dal predecessore Saitta[5], sottrasse abilmente alla morte alcuni giovani pattesi che durante i moti del 1848 avevano bruciato i ritratti dei sovrani borboni[6], fece una lunga e faticosa visita alla diocesi[7]. Fedele al suo progetto pastorale di evangelizzare i poveri, compose e diffuse tre volumetti con catechismo e preghiere in lingua siciliana per le persone ignoranti[8].

Morì a Patti l'8 febbraio 1860 all'età di 76 anni e fu sepolto in cattedrale, dopo avere speso la sua vita per i poveri e i bisognosi, che non dimenticò neppure nel suo testamento[9].

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ Cfr. N. Giardina, Patti e la cronaca del suo vescovato, Siena 1888, p. 207.
  2. ^ La diocesi, fino ad allora davvero esigua, era stata ingrandita nel 1822 con l’incorporazione di 24 comuni prima appartenenti alla diocesi di Messina (Ib., pp. 199-200) ed era stata guidata da due vescovi eccellenti, mons. Nicolò Gatto (1823-1831) e mons. Giuseppe Saitta (1834-1838); l’anonimo compilatore della Cronotassi vescovile, sottolineando l’urgenza e il desiderio di una guida sicura e illuminata, aveva annotato: «Gatto pro regimine, Saitta pro scientia desiderio desideratur», cioè: si sente vivo il desiderio di uno come mons. Gatto per la capacità di governo e di mons. Saitta per la dottrina (cfr. Archivio Capitolare di Patti, Libro Maestro, f.7r).
  3. ^ Cfr. la lettera inviata alla diocesi il giorno stesso della sua ordinazione: Epistola pastoralis ad Ecclesiam Pactensem, Catanae Typis fratrum Sciuto, 1844; testo e traduzione in F. Pisciotta, Evangelizzare i poveri. L’impegno pastorale di Mons. Martino Orsino, vescovo di Patti (1844-1860). Catechismo e preghiere in dialetto siciliano, 3 voll., Messina 2006, vol. 3, pp. 507-521.
  4. ^ Per la sua attenzione al seminario e alla sua organizzazione materiale e culturale cfr. B. Rinaudo, Il Seminario Vescovile di Patti e la Biblioteca «Divus Thomas». Profilo storico documentato (1588-2008), Patti 2009, pp. 55-71.
  5. ^ Cfr. N. Giardina, cit., p. 208.
  6. ^ Cfr. F. Irato, Patti nella storia, Milazzo 1976, pp. 124-125.
  7. ^ Cfr. F. Pisciotta, Le visite pastorali dei vescovi di Patti a S. Salvatore di Fitalia (1537-1925), Messina 2008, pp. 317-322. Gli atti di visita del 1853 e 1859 vengono riportati poi nelle relazioni o ne sono alla base (cfr. Archivio Segreto Vaticano, Congregazione del Concilio, Relationes ad limina, Pacten, 611A, ff. 170v-215 e 234-274v).
  8. ^ I tre manualetti oggi in F. Pisciotta, Evangelizzare i poveri. L’impegno pastorale di Mons. Martino Orsino, vescovo di Patti (1844-1860). Catechismo e preghiere in dialetto siciliano, 3 voll., Messina 2006.
  9. ^ Come si legge anche nella lapide del suo sepolcro nella cattedrale di Patti (Ib., vol. 1, pp. 44-45), Copia del testamento in Archivio Storico Diocesano, Diocesi di Patti, Atti notarili, Atto del notaio Giuseppe Sidoti del 1º maggio 1860.
  • Archivio Segreto Vaticano, Congregazione del Concilio, Relationes ad limina, Pacten, 611A, ff. 170v-215 e 234-274v.
  • Martino Orsino, Cumpendiu di la duttrina cristiana dispostu ad usu di la Congrigazioni di la Duttrina Cristiana e Sagri Missioni, e di lu reclusoriu sutta titutlu di la Matri SS.ma di lu Lumi in Catania, da lu Sac. Martinu Ursinu, minuistru di la Duttrina nella suora ditta Congrigazioni,ed appruvatu da l’Ordinariu pri tutti e singuli di la Diocisi. Catania da li Stampi di Petru Giuntini, 1844.
  • Martino Orsino, Lu Pani cutidianu di l’anima. Rigulamentu facili e dilettevoli di li Cristiani pri l’Orazioni datu novamenti a la luci da Monsignuri D. Martinu Ursinu Viscuvu di Patti ad usu di la so diocisi, Terza edizioni curretta, Catania 1851. Da li stampi di Agatinu la Magna.
  • Martino Orsino, Diariu brevi pri li cristiani idioti, non inutili ad ogni autru, datu novamenti a la luci da Monsignuri Martinu Ursinu Viscuvu di Patti, ad usu di la so Diocisi, quarta edizioni, Messina, Stamparia A. D’Amico Arena, 1856.
  • Martino Orsino, Epistola pastoralis ad Ecclesiam Pactensem, Catanae,Typis fratrum Sciuto 1844.
  • Giardina N., Patti e la cronaca del suo vescovato, Siena 1888, pp. 207–209.
  • Irato F., Patti nella storia, Milazzo 1976, pp. 124–125.
  • Pisciotta F., Evangelizzare i poveri. L’impegno pastorale di Mons. Martino Orsino, vescovo di Patti (1844-1860). Catechismo e preghiere in dialetto siciliano, 3 voll., Messina 2006.
  • Pisciotta F., Le visite pastorali dei vescovi di Patti a S. Salvatore di Fitalia (1537-1925), Messina 2008, pp. 317–322.
  • Rinaudo B., Il Seminario Vescovile di Patti e la Biblioteca «Divus Thomas». Profilo storico documentato (1588-2008), Patti 2009, pp. 55–71.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo di Patti Successore
Giuseppe Saitta 25 luglio 1844 - 8 febbraio 1860 Michelangelo Celesia, O.S.B.
Controllo di autoritàVIAF (EN89743430 · SBN PALV021636