Massimo Chiaventi
Massimo Chiaventi | |
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Presidente della Provincia di Mantova | |
Durata mandato | 13 maggio 1985 – 20 giugno 1993 |
Predecessore | Guido Contessa |
Successore | Davide Boni |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 1992 – 1994 |
Legislatura | XI |
Gruppo parlamentare | PDS |
Circoscrizione | Mantova-Cremona |
Incarichi parlamentari | |
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Dati generali | |
Partito politico | PDS |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Professione | presidente di provincia |
Massimo Chiaventi (Porto Mantovano, 4 ottobre 1951 – Mantova, 2 giugno 1999) è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Esponente della corrente migliorista del Partito Comunista Italiano, dopo le elezioni amministrative del 1985 fu eletto dal Consiglio provinciale di Mantova Presidente della Provincia, carica che gli fu riconfermata nel 1990. Alle elezioni politiche del 1992 entrò nella Camera dei deputati in rappresentanza del PDS, avendo ottenuto oltre 8000 preferenze nella circoscrizione Mantova-Cremona. Abbandonò perciò il suo incarico alla provincia; l'impossibilità di trovare un accordo sul suo sostituto portò ad elezioni anticipate.
Non ricandidato nel 1994, accusò con toni duri Massimo D'Alema e Davide Visani di voler effettuare una "pulizia etnica" verso la corrente a cui apparteneva.[1]
Nel 1997 ritornò nell'amministrazione provinciale: fu scelto come vicepresidente dalla nuova presidente della provincia Tiziana Gualtieri, del PPI, e gli fu conferito l'assessorato alla Programmazione-Pianificazione territoriale e Trasporti. In questa veste si occupò molto della navigazione sul fiume Po.
Morì all'età di 47 anni per un infarto.
Era membro del Partito Radicale Transnazionale.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Corriere della Sera, 24 febbraio 1994 [1]
- ^ :: Radicali.it :: Archiviato il 4 maggio 2009 in Internet Archive.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Massimo Chiaventi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Massimo Chiaventi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.