Matthew Henry

«"le Sacre Scritture non furono pensate solo per il nostro insegnamento, ma costituiscono il corpo delle regole stabilite per governare la nostra fede e la nostra vita pratica"»

«"Esposizioni metodiche e pratiche in ambito semplice e domestico [....] promuovere la conoscenza delle Scritture, al fine di riformare il cuore e la vita degli uomini"»

Il teologo e ministro presbiteriano Matthew Henry

Matthew Henry (Broad Oak, Flintshire, 18 ottobre 1662Nantwich, 22 giugno 1714), fu un ministro presbiteriano inglese e un riconosciuto[3] studioso commentatore della Bibbia. Nel mondo protestante e presso gli studiosi biblici di ogni confessione religiosa, è conosciuto per la sua imponente opera Commentario Biblico[4], che nonostante fu completato circa trecento anni fa e continua ad essere tradotto in più lingue (italiano compreso)[5], è punto di riferimento per la primaria peculiarità dell'opera, che commenta versetto per versetto[6] tutti i libri della Bibbia, da Genesi ad Apocalisse.

Matthew Henry, nacque a Broad Oak, nel Galles (Regno Unito), il 18 ottobre 1662[7]. Matthew era figlio del Rev. Philip Henry, puritano[8], ministro della Chiesa anglicana[9] addestrato ad Oxford, poi dissenziente ed espulso per non aver accettato le condizioni dell'Decreto di Uniformità[10][11].

Matthew, di salute precaria, ebbe un'importante e articolata istruzione secolare e religiosa, seguita costantemente dalla supervisione dello stesso padre Philip. La sua formazione incluse infatti, lo studio del greco, del latino e dell'ebraico. Nel 1680 frequentò l'accademia di Islington a Londra, presieduta da due importanti accademici del tempo, il preside Thomas Doolittle e il suo assistente Thomas Vincent[[12], e ritenuta all'epoca più importante e proficua delle due rinomate università, ovvero l'Università di Oxford e l'Università di Cambridge[13]. Il 9 maggio 1687 a Londra, fu consacrato in forma privata, da alcuni ministri come pastore presbiteriano, anche se fu solo nel 1702 che ottenne una certificazione scritta del suo operato come pastore presbiteriano, opera che poi continuò fino al 1712 nella città di Chester.

Matthew si sposò due volte. Sposò Katherine Hardware che morì di vaiolo quindi con una donna devota, nipote di un giudice inglese. Nonostante tre dei nove figli muoiono in tenera età, Matthew conduce una vita matrimoniale serena. La sua vita religiosa era invece articolata ed imperniata sullo studio delle Scritture e sulla esposizione di queste, che comprendevano una esposizione mattutina e serale delle Sacre Scritture e i culti pubblici con la predicazione e i canti dei Salmi. I suoi sermoni spirituali e decisamente apolitici riguardavano applicazioni pratiche per la soluzione dei problemi della vita quotidiana, e contenevano costantemente riferimenti alle dure persecuzioni subite nel continente, dalle Chiese riformate.

Nel 1704 dopo essere guarito da una malattia comincia la sua opera Note al Nuovo Testamento che di fatto sarà l'opera base per la sua opera principale, il Commentario biblico[14]. Il 22 giugno 1714 Henry muore improvvisamente di apoplessia durante un viaggio da Chester a Londra[15][16] Fu sepolto nella Chiesa della Trinità a Chester [17]

Bibbia Miniata latina attribuita a Pietro Cavallini, sec. XIII – XIV, una delle versioni della Bibbia esistenti al tempo di Henry e che fu oggetto del suo Commentario

Il Commentario Biblico

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«Cominciava a lavorare ogni giorno alle 4 o alle 5 della mattina, e intendeva usare appieno per lo studio tutte le ore disponibili. Non sorprende che il voler adempiere ad una vasta opera di ministero e, al tempo stesso, di scrivere un grande commentario sull'intera Bibbia, lo avessero molto provato fisicamente Dal sito riforma.net, biografia di Matthew Henry[18]»

Il Commentario Biblico fu l'opera più importante ed imponente di Matthew Henry. Il Commentario nelle intenzioni di Henry si proponeva di dare una spiegazione ad ogni singola parola riportata nella Sacra Bibbia esaminando tutti i termini dei versetti dei libri biblici e tutto ciò in un'epoca in cui gli ausili di prestampa, di archiviazione ed elaborazione dati erano pressoché inesistenti. Il risultato, in lingua italiana, è oggi un'opera di 12 volumi con 10 000 pagine[19] di commenti. Ma come si arrivò alla realizzazione dell'opera? Henry commentando la sua opera disse che si trattava di esposizioni metodiche e pratiche in ambito semplice e domestico, lo scopo del commentario doveva essere quindi quello di promuovere la conoscenza delle Scritture, al fine di riformare il cuore e la vita degli uomini.[20]

Peculiarità dell'opera

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Nel 1704 Henry incomincia con le Note al Nuovo Testamento che di fatto rappresenta l'inizio del suo commentario. L'opera che riesce a realizzare, da solo, si propone di commentare ogni singolo versetto delle Sacre Scritture. Nonostante il suo impegno arriva solo alla fine del libro degli Atti.

Ricavando dalle sue note e dai suoi appunti il materiale opportuno, saranno i suoi amici dopo la sua morte, a completare definitivamente l'opera. "Il suo stile di esposizione biblica [ è ] molto dettagliato e spiritualizzato, [......] I problemi di critica testuale non rientravano nella sua sfera di interesse. Basti pensare che poteva scrivere 190 parole di commento, incluso uno schema di sermone in tre parti, su un versetto come: "Quando Esaù ebbe quarant'anni, prese per moglie Judith, figlia di Beeri, lo Hitteo e Basemath, figlia di Elon, lo Hitteo. Esse furono causa di profonda amarezza a Isacco e Rebecca". Molto influenzato dai Puritani, egli fa dell'esposizione biblica il centro del suo ministero".[21]. Il commentario è ritenuto "unico nel suo genere[....] È un'opera pratica e devozionale, scritta da un uomo che è stato considerato come fra i più grandi commentatori di tutti i tempi. Non è stata prodotta da un uomo chiuso nel suo studio ed interessato solo a questioni accademiche, ma è il risultato di esperienze pastorali e personali. Nei culti di famiglia in casa di suo padre, e più tardi nelle sue preghiere quotidiane con la propria famiglia, come pure in casa dei suoi vicini, egli non solo studiava le Scritture, ma imparava come applicarle nel migliore dei modi a giovani ed anziani, ricchi e poveri."[21]

D'altronde nella sua prefazione all'opera lo stesso Matthew Henry il 2 ottobre 1706, nonostante avesse accesso a una grande quantità di letteratura nelle biblioteche di Londra, Henry asserisce che erano state solo le Sacre Scritture, le principali fonti del suo Commentario, tutte le Sacre Scritture sia il Vecchio, sia il Nuovo Testamento:

"La famosa traduzione dell'Antico Testamento in lingua greca, realizzata dai Settanta, fra 200 e 300 anni prima della nascita di Cristo, fu per le nazioni una felice preparazione al vangelo, realizzata tramite la diffusione della conoscenza della legge. Infatti, così come il Nuovo Testamento spiega e completa l'Antico, e quindi lo rende più utile a noi di quanto non fosse alla comunità ebraica, allo stesso modo, l'Antico Testamento conferma ed illustra il Nuovo e mostra che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e per sempre. [....] I racconti dell'Antico Testamento furono scritti per nostra ammonizione e direzione (1 Co 10:11), e non solo per nostra informazione o per il diletto dei curiosi. I profeti, anche se sono morti da così lungo tempo, continuano a profetizzare, attraverso i loro scritti, sopra molti popoli e nazioni (Ap 10:11), e le esortazioni di Salomone parlano a noi come ai suoi stessi figli. Il soggetto della Sacra Scrittura è universale e perpetuo, e quindi, è di interesse generale"[22]

Mentre molti critici della Bibbia fanno notare l'estrema subalternità della donna rispetto all'uomo, che a loro avviso, ovunque nelle Sacre Scritture, contraddistinguerebbe l'insegnamento biblico; Henry nel suo commentario spiega diversamente il rapporto tra uomini e donne secondo i propositi divini. Lo fa con il racconto della creazione di Eva, nel libro della Genesi dando una spiegazione controcorrente anche per il tempo in cui fu composto il suo Commentario che è poi diventato il più celebre commento della sua opera:

«La donna è stata fatta da una costola tratta dal fianco di Adamo, non fatta dalla sua testa per dominare su di lui, né dai suoi piedi per essere da lui calpestata, ma dal suo fianco per essere uguale a lui, (costola) sotto il suo braccio per essere protetta, e (costola) vicino al suo cuore per essere amata»[23]

Il predicatore battista riformato Charles Haddon Spurgeon, 1834 - 1892

Cosa dicono gli studiosi

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Teologi, predicatori e studiosi della Bibbia sono unanimemente concordi nel ritenere che l'opera di Matthew Henry rappresenta un'opera "edificante" da leggere, come presbitero, almeno una volta nella propria vita. Fra questi spiccano i giudizi positivi di Charles Spurgeon, George Whitefield e Charles Wesley.

Il predicatore battista riformato Charles Haddon Spurgeon, la cui influenza continua a rimanere oggi molto grande fra cristiani riformati di diverse denominazioni e fra i quali è ancora conosciuto come "il principe dei predicatori", disse che a suo avviso, dopo aver studiato il Commentario di Henry "ogni ministro dovrebbe leggere l'opera di Matthew Henry interamente e attentamente almeno una volta nella vita".[24]

George Whitefield, predicatore inglese, guida dell'Holy Club (un club di studiosi biblici metodisti di Oxford)[25][26][27] lesse il Commentario per ben quattro volte e parlando di Matthew Henry ammise francamente di essergli debitore[28]

Charles Wesley, presbitero arminiano inglese, e fratello del fondatore del movimento metodista, fu tanto influenzato dall'opera di Matthew Henry[29] che "....usò nell'inno A charge to keep I have intere frasi di questo commentario che sono diventate epigrammi popolari nella lingua inglese"[30]

L'opera cartacea e quella digitale

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  • 12 volumi, 10 000 pagine di commenti[31][32] L'opera cartacea di Matthew Henry tradotta dall'inglese in spagnolo, francese ed italiano consta di 12 volumi rilegati.
  • In tempi recenti e precisamente nel 2011, il Commentario Biblico[33] è stato prodotto anche in formato digitale in un unico CD-ROM della serie Biblioteca elettronica. Lo stesso CD contiene inoltre una concordanza e quattro versioni di traduzioni bibliche : Diodati, Nuova Diodati, Riveduta e Nuova Riveduta. Ci sono inoltre diverse applicazioni in lingua inglese che permettono di scaricare il Commentario su dispositivi smartphone e tablet.

Altre opere di Matthew Henry

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  • Life of Mr Philip Henry
  • The Communicant's Companion
  • Directions for Daily Communion with God
  • A Method for Prayer
  • A Scriptural Catechism
  • Exposition of the Old and New Testaments
  1. ^ "Prefazione Scritta Dallo Stesso Mattehw Henry" Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  2. ^ Scopo del Commentario secondo Henry Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  3. ^ Matthew Henry è considerato uno dei più grandi espositori della Bibbia - Recensione sull'opera di Henry Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  4. ^ Henry's reputation rests upon his renowned commentary, An Exposition of the Old and New Testaments (1708-10, known also as Matthew Henry's Commentary on the Whole Bible) - La reputazione del Commentario di Matthew Henry
  5. ^ Il Commentario tradotto recentemente anche in lingua italiana Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  6. ^ Il Commentario commenta versetto per versetto l'intera Bibbia Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  7. ^ Dati biografici su Matthew Henry
  8. ^ Dati biografici su Philip Henry
  9. ^ Storia della Riforma Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  10. ^ Copia archiviata, su riforma.net. URL consultato il 2 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011). Decreto di Uniformità o Atto di uniformità
  11. ^ I decreti di Uniformità Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  12. ^ Copia archiviata, su riforma.net. URL consultato il 2 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011). Formazione di Matthew Henry
  13. ^ l'Accademia di Islington Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  14. ^ Inizio Note al Nuovo Testamento Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  15. ^ Religious Tract Society, Christian Biography: Lives of William Cowper, Mrs. Ann H. Judson, Anna Jane Linnard, Matthew Henry, 1799, Matthew Henry
  16. ^ Images of England: 41 High Street, Nantwich, su imagesofengland.org.uk. URL consultato il 16 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  17. ^ Morte e sepoltura di Henry
  18. ^ Sito riforma.net, biografia di Matthew Henry Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  19. ^ Il Commentario, 10.000 pagine di commenti e 12 volumi Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  20. ^ Scopo del Commentario Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  21. ^ a b Copia archiviata, su riforma.net. URL consultato il 2 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011). Dalla biografia di Matthew Henry
  22. ^ Prefazione al Commentario scritta dallo stesso Matthew Henru Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive.
  23. ^ Genesi 2:21-25 sul Commentario on line in inglese di Matthew Henry [1] La frase in lingua originale è: «The woman was made of a rib out of the side of Adam; not made out of his head to rule over him, nor out of his feet to be trampled upon by him, but out of his side to be equal with him, under his arm to be protected, and near his heart to be beloved.»
  24. ^ Spurgeon su Matthew Henry Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  25. ^ Holy Club di Oxford, su ctlibrary.com. URL consultato l'8 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2008).
  26. ^ Holy Club sull'Encyclopedia Britannica
  27. ^ Holy Club su Christian History
  28. ^ Withefield su Matthew Henry Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  29. ^ Influenza del Commentario su Wesley
  30. ^ Uso del Commentario da parte di Charles Wesley Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  31. ^ Commentario Biblico Completo - Mattew Henry, pagina 19 del catalogo generale della casa editrice Hilkia Italia
  32. ^ Casa Editrice Hilka Archiviato il 22 giugno 2013 in Internet Archive.
  33. ^ Commentario in Digitale Archiviato il 20 maggio 2013 in Internet Archive.
  • William Tong, An Account of the Life and Death of Matthew Henry, 1716. Gale Ecco, Print Editions, Londra ISBN 1-170-73710-2
  • John Bickerton Williams, Memoirs of Matthew Henry, 1850, Pierce e Williams, Boston, ISBN 978-1-143-76033-4
  • Charles Chapman, Matthew Henry, his Life and Times, 1859, Read Books Design, Alcester 2010, ISBN 1-4455-3246-8
  • Alexander Balloch Grosart, Representative Nonconformists, 1879; DNB, xxvi. pag. 123-124, General Books, ISBN 1-154-83306-2
  • Allan Harman, Matthew Henry: His life and influence, , Christian Focus, 2012, ISBN 1-84550-783-5

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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