Medina-Sidonia
Medina-Sidonia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Andalusia |
Provincia | Cadice |
Territorio | |
Coordinate | 36°27′36″N 5°55′48″W |
Altitudine | 337 m s.l.m. |
Superficie | 487,41 km² |
Abitanti | 10 728 (2001) |
Densità | 22,01 ab./km² |
Comuni confinanti | Alcalá de los Gazules, Los Barrios, Benalup-Casas Viejas, Chiclana de la Frontera, Jerez de la Frontera, Paterna de Rivera, Puerto Real, Tarifa, Vejer de la Frontera |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11170 |
Prefisso | (+34)... |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INE | 11023 |
Targa | CA |
Patrono | Giacomo il Maggiore |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Medina-Sidonia è un comune spagnolo di 10 728 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia.
Nel 1996 il territorio comunale venne suddiviso e parte di esso andò a far parte del nuovo comune di Benalup-Casas Viejas.
I primi insediamenti nella zone risalgono all'Età del bronzo atlantico[1] ma venne accresciuta da Fenici provenienti da Sidone, da cui prese il nome Asidonia o Assidona. Durante la Spagna romana mantenne la sua importanza commerciale grazie al suo porto (divenuto poi l'autonomo centro di Puerto Real) e fece parte della provincia Betica. Nel 712 fu conquistata da Musa ibn Nusayr all'inizio della conquista islamica della penisola iberica e riconquistata da Alfonso X il 22 settembre 1264.
Fu anche sede dell'antica diocesi di Assidona, scomparsa con l'arrivo degli Almohadi nel 1142 e rifondata nel 1980 come diocesi di Asidonia-Jerez.[2] Tuttavia, nonostante il nome, la nuova diocesi non comprende Medina-Sidonia che fa invece parte della diocesi di Cadice e Ceuta.
Nel 1445 la città fu concessa in feudo al terzo conte di Niebla ed elevata a ducato,[3] il più antico di Spagna,[4] da Re Giovanni II di Castiglia. Il titolo di duca di Medina Sidonia é da allora uno dei più prestigiosi della nobiltà spagnola.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Historia de la ciudad, su turismomedinasidonia.es. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ (ES) Historia, su Diocesis de Jerez. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ Medina Sidonia | enciclopedia.cat, su www.enciclopedia.cat. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ (ES) Ana Cristina Ruiz, Así es el Palacio de los duques de Medina Sidonia en Sanlúcar, su Diario de Cádiz, 9 novembre 2023. URL consultato il 5 gennaio 2025.
- ^ (ES) La Casa de Medina Sidonia, su Identidad e Imagen de Andalucía en la Edad Moderna. URL consultato il 5 gennaio 2025.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Medina-Sidonia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su medinasidonia.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147769511 · LCCN (EN) n82087408 · GND (DE) 4443826-6 · BNE (ES) XX451898 (data) · BNF (FR) cb12672259m (data) · J9U (EN, HE) 987007552838305171 |
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