Metropolia di Selimbria

Massimo Vgenopoulos, metropolita di Selimbria dal 27 luglio 2014

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La metropolia di Selimbria è una diocesi del patriarcato di Costantinopoli (in greco Ιερά Μητρόπολις Σηλυβρίας?, Ierá Mitrópolis Silyvrías). Costituisce una delle circoscrizioni ecclesiastiche attive del patriarcato in territorio turco, benché quasi spopolata.[1]

Selimbria, corrispondente alla città turca di Silivri, è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana di Europa nella diocesi civile di Tracia e nel patriarcato di Costantinopoli.

Già suffraganea dell'arcidiocesi di Eraclea, è attestata come arcidiocesi autocefala nel VII secolo, menzionata al 19º posto su 34 nella Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio, composta durante il regno dell'imperatore Eraclio I (circa 640).[2] Nella successiva Notitia, attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo), occupa l'11º posto fra le arcidiocesi autocefale del patriarcato.[3]

Per un breve periodo, tra V e VI secolo, la città era nota con il nome di Eudossiopoli in onore della moglie dell'imperatore Arcadio. È con questo titolo che sono noti i primi vescovi di Selimbria.[4]

Diversi sono i vescovi noti di Selimbria nel primo millennio cristiano. Secondo lo storico Socrate Scolastico, nella sua Historia ecclesiastica,[5] il vescovo Teosebio sarebbe stato trasferito da "Apamea di Asia" a Selimbria; Le Quien identifica Apamea di Asia con la sede di Apamea di Bitinia nella diocesi civile del Ponto, Destephen invece con quella di Apamea di Pisidia nella diocesi civile di Asia.[6]

Romano è documentato in due occasioni: intervenne al concilio del 448 convocato a Costantinopoli dal patriarca Flaviano per condannare Eutiche e prese parte al concilio di Calcedonia nel 451. Sergio partecipò al terzo concilio di Costantinopoli nel 680. Giorgio era presente al concilio detto in Trullo nel 692. Epifanio visse all'epoca delle lotte iconoclaste. Simeone infine partecipò al Concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio di Costantinopoli. La sigillografia ha restituito il nome del vescovo Giacomo, il cui sigillo è datato agli inizi del X secolo.[7]

Tra il 1143 e il 1180 l'arcidiocesi fu elevata al rango di sede metropolitana senza suffraganee.[8]

Durante la guerra greco-turca (1919-1922), la situazione per i cristiani ortodossi della regione divenne sempre più difficile. Di fronte all'avanzata dell'esercito turco, la città fu fatta evacuare, prima dell'occupazione turca il 12 novembre 2022.[8] In seguito agli accordi del trattato di Losanna del 1923, che impose obbligatoriamente lo scambio delle popolazioni tra Grecia e Turchia, non sono rimasti più fedeli ortodossi nella metropolia di Selimbria.[9]

La sede tuttavia non è mai stata canonicamente soppressa dal patriarcato.[10] L'antica cattedrale, dedicata a san Spiridione, fu demolita dopo il 1922. Oggi la metropolia è censita tra le diocesi attive del patriarcato sul territorio turco, benché quasi spopolata.[1] Nel 2018 è stato riaperto un episcopio a Silivri.[11]

Periodo romano e bizantino

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Periodo ottomano e turco

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  1. ^ a b (EL) Ιερές Μητροπόλεις στην Τουρκία, ec-patr.org
  2. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 206, nº 57.
  3. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae…, p. 273, nº 62.
  4. ^ (EL) Μητρόπολη Σηλυβρίας, users.sch.gr
  5. ^ (EN) Libro VII, 36.
  6. ^ (FR) Sylvain Destephen, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire 3. Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), Paris, 2008, p. 921. Destephen riporta il nome di Teosebio, mentre Le Quien (e Gams) quello di Teofilo.
  7. ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/1, Paris, 1963, nº 831.
  8. ^ a b (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate..., p. 63.
  9. ^ (FR) Raymond Janin, La hiérarchie ecclésiastique dans le diocèse de Thrace, in Revue des études byzantines, tomo 17, 1959, pp. 148-149.
  10. ^ (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate..., p. 215.
  11. ^ (EL) Τό ὁδοιπορικό τῆς «Θρακικῆς Ἑστίας Δράμας» στήν Σηλυβρία τῆς Ἀνατολικῆς Θράκης καί ἡ Πατριαρχική Θεία Λειτουργία, ergasia-press.gr
  12. ^ Alcune cronotassi (Τσιανικλίδης, Η Μητρόπολις και ο ελληνισμός της Σηλυβρίας, p. 165), inseriscono il vescovo Aussenzio, che avrebbe preso parte al Concilio di Costantinopoli II nel 553. Tuttavia, nelle edizioni critiche degli atti di questo concilio, non compare nessun vescovo di questo nome. (ELLA) Concilium Universale Constantinopolitanum sub Iustiniano habitum, Concilii actiones VIII - Appendices Graecae - Indices, Berlino, 1971.
  13. ^ (DE) Sergios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 6536.
  14. ^ (DE) Georgios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 2005.
  15. ^ (DE) Epiphanios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 1576.
  16. ^ (DE) Symeon, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 27453.
  17. ^ (DE) Iakobos, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 22660.
  18. ^ (EN) Theodoros, archbishop of Selymbria, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  19. ^ (EN) Antipatros, archbishop of Selymbria, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  20. ^ (EN) Ioannes, archbishop of Selymbria, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  21. ^ (EN) Theodoulos, metropolitan of Selybria, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  22. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 20317.
  23. ^ (FR) Albert Failler, Un acte inédit du patriarche de Constantinople Jean XII (2 juin 1294), Revue des études byzantines, Année 1993, nº 51, p. 82, nota 47.
  24. ^ La cronotassi da Gregorio (1327) a Crisante (1790) è pubblicata da: (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate..., pp. 176-177.
  25. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 6732. La PLP pone come date di episcopato: 1341 - prima di settembre 1362.
  26. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 29896.
  27. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 7646.
  28. ^ (DE) Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001, nº 17371.
  29. ^ (EN) The Oxford Dictionary Of Byzantium, vol. I, pp. 431-432.
  30. ^ La cronotassi da Callinico (1790) a Emiliano (2008) è pubblicata da: (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate..., pp. 63-64.
  31. ^ Patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1936 al 1946.
  32. ^ (EL) Νέος Μητροπολίτης Σηλυβρίας ο π. Μάξιμος Βγενόπουλος, anastasiosk.blogspot.com

Voci correlate

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