Mihály
Mihály | |
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Mihály in una litografia del XIX secolo di Josef Kriehuber | |
Duca di Nitra (incerto) | |
In carica | 971 circa-977 circa o 995 |
Predecessore | Géza |
Successore | Stefano I o Ladislao il Calvo |
Nascita | 960 circa |
Morte | 977 circa o 995 |
Dinastia | Arpadi |
Padre | Taksony |
Figli | Vazul, Ladislao il Cieco |
Religione | cattolicesimo |
Mihály[1] (960 circa – 977 circa o 995) era un membro della famiglia degli Arpadi, un figlio minore di Taksony, Gran principe degli ungari.
La maggioranza dei dettagli della sua vita resta avvolta dal mistero. Quasi tutti i sovrani d'Ungheria dopo il 1046 discendevano da lui.[2]
Secondo lo storico ungherese György Györffy, Mihály ricevette a titolo di feudo un ducatus da suo fratello, il Gran principe Géza. Gli storici slovacchi specificano che amministrarono il "Ducato di Nitra" tra il 971 e il 997 circa. Tuttavia, nessuna di queste teorie è stata universalmente accettata dagli storici.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]L'ignoto autore delle Gesta Hungarorum della fine del XII secolo narra che il padre di Mihály, Taksony, sposò una moglie proveniente "dalla terra dei Cumani".[3][4] Tuttavia, le terre dominate dai cumani al tempo dell'anonimo erano state controllate dai peceneghi fino al 1050.[5] Di conseguenza, Györffy propone che la moglie di Taksony fosse la figlia di un capo tribù pecenego.[5] Altri storici, incluso Gyula Kristó e Ferenc Makk, affermano che il resoconto dell'anonimo potrebbe riferirsi invece a una donna cazara o bulgara del Volga.[4][6]
Mihály era il figlio minore di Taksony: Györffy scrive che quando era ancora minorenne fu battezzato intorno al 972.[7][8] Ricevette il battesimo insieme a suo fratello maggiore, Géza, che succedette al padre come Gran principe in quel periodo.[9] Il nome di Mihály deriva dall'Arcangelo Michele.[8] Secondo Györffy, l'uso frequente del nome "Béla" da parte dei suoi discendenti (quattro re e due duchi degli Arpadi portavano questo nome), implica che quello fosse il nome pagano originale.[10] L'autore scrive anche che la desinenza "a" del suo nome esclude che sia stato preso in prestito da una lingua slava, perché "a" è una desinenza femminile in quella famiglia di idiomi.[10] Invece, propone una visione alternativa secondo cui il nome deriva dal titolo turco bojla.[10]
Secondo Györffy, Mihály era uno stretto alleato di suo fratello, dal momento che non esistono prove che la loro relazione sia mai stata tesa.[11] Pertanto, continua Györffy, Géza "probabilmente concesse un ducatus" nel Principato d'Ungheria a Mihály, malgrado non vi sia alcuna attestazione di questo evento.[12] Stando a Steinhübel, Mihály ricevette il possesso del "ducato di Nitra" intorno al 971.[7] Il suo collega, Ján Lukačka, aggiunge che fu Mihály a spezzare "la resistenza dei nobili locali" in questo ducato.[13]
Il destino di Mihály è sconosciuto; Györffy propone che sia morto prima di suo fratello (ovvero del 997) o che abbia rinunciato al suo ducato in favore del figlio di Géza, Stefano, senza opporre resistenza.[14] D'altra parte, Steinhübel immagina che Mihály fu assassinato nel 995, probabilmente "con il convincimento di suo fratello Géza".[7] Allo stesso modo, Lukačka sostiene che Mihály "perì, apparentemente, per ordine di" Géza.[15] Anche Vladimír Segeš aderisce a questa tesi, sottolineando come Géza aveva ucciso Mihály, secondo lui tra il 976 e il 978, ma che gli subentrò suo figlio, Ladislao il Calvo.[16]
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Si conosce il nome di due figli di Mihály, Vazul (Basilio) e Ladislao.[1][17] Secondo Györffy, "è probabile" che la moglie di Mihály fosse imparentata con Samuele di Bulgaria, perché i nomi di entrambi i suoi figli erano popolari tra gli ortodossi, inclusi i membri della dinastia dei Cometopuli.[18] Györffy aggiunge che Mihály sposò sua moglie bulgara quando raggiunse la maggiore età, cioè intorno al 980.[17] Il seguente albero genealogico presenta gli antenati di Mihály e la sua progenie.[2]
Árpád | Menumorut* | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Zoltán | figlia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Taksony | una nobildonna «cumana»** | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Géza | Mihály | una principessa bulgara*** | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Re d'Ungheria (dal 1046) | una donna del clan Tátony | Vazul | Ladislao il Calvo | Premislava**** | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Re d'Ungheria (dal 1046) | Bonuzlo o Domoslav | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
* La storicità o meno di Menumorut resta oggetto di dibattito per gli studiosi moderni.
** Una signora bulgara del Volga, cazara, o pecenega.
*** Györffy ritiene si tratti di una donna legata alla dinastia bulgara dei Cometopuli.
**** Kristó ritiene fosse un membro della dinastia rjurikide dalla Rus' di Kiev.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Árpád d'Ungheria | Álmos | ||||||||||||
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Zoltán d'Ungheria | |||||||||||||
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Taksony d'Ungheria | |||||||||||||
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Mihály d'Ungheria | |||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Kristó e Makk (1996), appendice 1.
- ^ a b Kristó e Makk (1996), appendici 1-2.
- ^ Gesta Hungarorum, cap. 57, p. 127.
- ^ a b Kordé (1994), p. 659.
- ^ a b Györffy (1994), p. 36.
- ^ Kristó e Makk (1996), p. 24.
- ^ a b c Steinhübel (2011), p. 19.
- ^ a b Györffy (1994), p. 52.
- ^ Györffy (1994), pp. 49, 52.
- ^ a b c Györffy (2000), p. 98.
- ^ Györffy (1994), pp. 74, 76.
- ^ Györffy (1994), pp. 76-77.
- ^ Lukačka (2011), p. 32.
- ^ Györffy (1994), p. 79.
- ^ Lukačka (2011), p. 33.
- ^ Segeš (2002), p. 278.
- ^ a b Györffy (1994), p. 72.
- ^ Györffy (1994), pp. 71-72.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- Anonimo notaio di re Béla, Gesta Hungarorum, traduzione di Martyn Rady e László Veszprémy, CEU Press, 2010, ISBN 978-963-9776-95-1.
Fonti secondarie
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) György Györffy, King Saint Stephen of Hungary, Atlantic Research and Publications, 1994, ISBN 978-0-88033-300-9.
- (HU) György Györffy, István király és műve [Re Stefano e il suo operato], Balassi Kiadó, 2000.
- (HU) Zoltán Kordé, Taksony, in Korai magyar történeti lexikon (9-14. század) Enciclopedia dell'Antica Storia Ungherese (IX–XIV secolo), Akadémiai Kiadó, 1994, p. 659, ISBN 963-05-6722-9.
- (HU) Gyula Kristó e Ferenc Makk, Az Árpád-ház uralkodói [Sovrani della casata degli Arpadi], I.P.C. Könyvek, 1996, ISBN 963-7930-97-3.
- Ján Lukačka, The beginnings of the nobility in Slovakia, in Slovakia in History, Cambridge University Press, 2011, pp. 30-37, ISBN 978-0-521-80253-6.
- Vladimír Segeš, Nitra Appanage Duchy - Slovak History: Chronology & Lexicon, Bolchazy-Carducci Publishers, Slovenské Pedegogické Nakladatel'stvo, 2002, p. 278, ISBN 0-86516-444-4.
- (EN) Ján Steinhübel, The Duchy of Nitra, in Slovakia in History, Cambridge University Press, 2011, pp. 15–29, ISBN 978-0-521-80253-6.
Altri progetti
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