Minamoto no Kanemasa
Minamoto no Kanemasa (源兼昌?; fl. XII secolo) è stato un poeta giapponese waka del tardo periodo Heian.
Era un nobile (kuge) e apparteneva al clan Uda Genji.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene non fosse favorito dalle promozioni, raggiunse il grado di Jugoinoge (従五位下?, Quinto rango junior, grado inferiore) e Kogogushiki (Ufficio degli affari interni dell'Imperatrice), ma in seguito divenne monaco buddhista. Sebbene l'anno della sua morte sia sconosciuto, sembra che fosse ancora vivo intorno al 1128[1].
Prese parte a diversi uta-awase (concorsi di waka) nel 1100, 1115, 1118 e 1119 e frequentò i circoli poetici sponsorizzati dall'imperatore in ritiro Horikawa e dal naidaijin Fujiwara no Tadamichi, inoltre organizzò un concorso di waka nel 1116. Fu uno dei compositori di Horikawa Jirō Hyakushū, che fu completato nel 1116.
Un totale di 7 sue opere waka sono state incluse in varie antologie imperiali tra cui il Kin'yō Wakashū, Shika wakashū, Senzai Wakashū, Shin Chokusen wakashū e Shin Senzai wakashū. Nessuna sua collezione personale è sopravvissuta oggi.
Una sua poesia è stata selezionata per l'Ogura Hyakunin isshu:
«淡路島かよふ千鳥のなく声に幾夜ねざめぬ須磨の関守»
«Guardia della porta di Suma, dal tuo sonno, quante notti ti sei svegliato alle grida dei lamentosi pivieri, migranti dall'isola Awaji»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) Biografia di Minamoto no Kanemasa, su kotobank.jp.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter McMillan, One hundred poets, one poem each: a translation of the Ogura Hyakunin Isshu, New York, Columbia University Press, 2008, ISBN 978-0-231-14398-1.
- (JA) Suzuki Hideo, Shin'ichi Yamaguchi e Yasushi Yoda, Genshoku: Ogura Hyakunin Isshu, Tokyo, Bun'eidō, 2009 [1997)].
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Minamoto no Kanemasa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (JA) Minamoto no Kanemasa, su asahi-net.or.jp.
- (JA) Biografia di Minamoto no Kanemasa, su kotobank.jp.
- (EN) Minamoto no Kanemasa, su sacred-texts.com.