Missionari di San Giuseppe del Messico

I Missionari di San Giuseppe del Messico (in latino Societas Missionariorum a S. Joseph) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti Giuseppini, pospongono al loro nome le sigle M.J. o S.S.I.[1]

La congregazione venne fondata a Città del Messico il 19 settembre 1872 dal sacerdote di origine spagnola José María Villaseca,[2] della Congregazione della Missione, per l'apostolato tra i non cristiani dell'America Latina e l'istruzione: Pelagio Antonio de Labastida y Dávalos, arcivescovo di Città del Messico, approvò le prime regole dei giuseppini il 6 dicembre 1876.[3]

L'istituto ottenne il pontificio decreto di lode il 20 agosto 1897 e venne approvato definitivamente dalla Santa Sede il 27 aprile 1903 (le sue costituzioni il 14 settembre 1911).[3]

Attività e diffusione

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I Missionari di San Giuseppe si dedicano alle missioni, sia popolari nelle zone rurali dell'America Centrale che ad gentes (anche in Africa), e all'educazione della gioventù.[2]

Oltre che in Messico, sono presenti negli Stati Uniti d'America, a Porto Rico, in Nicaragua, in Guatemala, in El Salvador, in Costa Rica, in Venezuela, in Cile, in Italia e in Angola.[4] La sede generalizia è a Città del Messico.[1]

Alla fine del 2005, la congregazione contava 48 case e 174 religiosi, dei quali 123 sacerdoti.[1]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1483.
  2. ^ a b Enciclopedia Rizzoli Larousse, vol. X (1969), p. 136, voce Missionario.
  3. ^ a b DIP, vol. V (1978), coll. 1488-1491, voce a cura di H. Ramírez.
  4. ^ Misioneros Josefinos, su centroiph.org. URL consultato il 16-7-2009 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2010).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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