Monte Sei Busi

Monte Sei Busi
Vista di una delle trincee costruite durante la Grande Guerra.
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
Provincia  Gorizia
Altezza117 m s.l.m.
CatenaCarso
Coordinate45°50′36.6″N 13°30′40.61″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Sei Busi
Monte Sei Busi

Il Monte Sei Busi è un'altura del Carso nord-occidentale, posta a nord-est della frazione ronchese di Vermegliano, in Friuli-Venezia Giulia. È situata in posizione dominante sulla pianura friulana, a breve distanza dal monumentale sacrario di Redipuglia. Sulla vetta si trova una sorta di museo all'aperto dove sono ancora visibili, in parte, i trinceramenti delle truppe italiane nella prima guerra mondiale. Fu teatro di una dura battaglia nel luglio del 1915.

Questa modesta altura divenne d'importanza cruciale nel giugno 1915 quando le truppe italiane, dopo una lenta avanzata verso il Carso e Monfalcone, iniziarono a risalire il ciglione dell'altopiano, dove nel frattempo si era preventivamente ritirato e trincerato l'esercito austro-ungarico. Il Monte Sei Busi, naturale vedetta sulla sottostante piana friulana divenne così una roccaforte quasi imprendibile. Gli austroungarici, seppur inizialmente in inferiorità, avevano infatti allagato la pianura sottostante e piazzato nidi di mitragliatrici in punti strategici ben riparati costringendo le truppe italiane ad attaccare allo scoperto e causando loro gravissime perdite. Nonostante gli sforzi profusi nella prima e soprattutto nella seconda battaglia dell'Isonzo di fine luglio 1915, gli imperiali rimasero in una posizione di costante vantaggio strategico[1]. Durante la terza e la quarta battaglia dell'Isonzo la vetta del monte fu conquistata e perduta da ambo le fazioni più volte sino a diventare terra di nessuno[1]. Solamente con la sesta battaglia dell'Isonzo, e l'avanzamento italiano verso est sull'altopiano del Carso il Sei Busi poté essere definitivamente occupato dal Regio Esercito.

Linea fortificata del Monte Sei Busi

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La linea fortificata del Monte Sei Busi, il cosiddetto "Trincerone italiano", era una grande linea difensiva fortificata che partiva dal Monte San Michele e terminava nella zona di Selz, Doberdò del Lago e Monfalcone. La linea difensiva fu voluta dal generale Luigi Cadorna che intendeva bloccare un'eventuale controffensiva dell'Imperial Regio Esercito austro-ungarico.

Dopo i primi scavi, il "Trincerone" fu rafforzato con il cemento tra l'autunno del 1916 e la primavera del 1917, ma la sua funzione risultò inutile durante la Dodicesima battaglia dell'Isonzo, in quanto l'attacco austro-ungarico sull'Alto Isonzo e la penetrazione nelle Valli del Natisone costrinse la Terza Armata ad abbandonarlo immediatamente per evitare l'accerchiamento.

Collegamenti esterni

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