Morenosite
Morenosite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 7.CB.40[1] |
Formula chimica | NiSO4 • 7(H2O)[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | ortorombico[3] |
Classe di simmetria | disfenoidale[4] |
Parametri di cella | a = 11,86 Å, b = 12,08 Å, c = 6,81 Å, V = 975,66 ų[5] |
Gruppo puntuale | 2 2 2[6] |
Gruppo spaziale | P212121 (nº 19)[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 1,953[5] g/cm³ |
Densità calcolata | 1,93[5] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2 - 2,5[4] |
Sfaldatura | distinte secondo {010}[7] |
Frattura | concoide[7] |
Colore | verde mela, bianco verdastro[6] |
Lucentezza | vitrea[4] |
Opacità | trasparente[5] |
Striscio | bianco con una leggera sfumatura verde[5] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La morenosite (simbolo IMA: Mren[8]) è un minerale del gruppo dell'epsomite appartenente alla famiglia dei "solfati" con composizione chimica NiSO4 • 7(H2O).[2]
Da un punto di vista chimico è quindi un solfato eptaidrato di nichel.
Etimologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome deriva da Antonio Moreno Ruiz (1796-1852), chimico e farmacista spagnolo. Fu descritta per la prima volta da Casars, nel 1851.[5]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale fino al 2009,[9] elenca la morenosite nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e nella sottoclasse "7.C Solfati (selenati, ecc.) senza anioni aggiuntivi, con H2O"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti in modo che la morenosite possa essere trovata nella sezione "7.CB Con soltanto cationi di media dimensione" dove insieme a epsomite e goslarite forma il sistema nº 7.CB.40.[10]
Tale classificazione viene mantenuta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]
Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la morenosite si trova nella classe dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e nella sottoclasse dei "solfati idrati, senza anioni estranei"; qui è nella sezione dei composti con "cationi di medie dimensioni" dove forma il sistema nº VI/C.07 insieme a meridianiite, epsomite e goslarite.[11]
Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la morenosite nella classe dei "solfati, cromati e molibdati" e nella sottoclasse degli "acidi idrati e solfati"; qui è nella sezione degli "acidi idrati e solfati con AXO4 • x(H2O)" dove forma il "gruppo dell'epsomite" insieme a epsomite e goslarite, con le quali forma il sistema nº 29.06.11.[12]
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]La morenosite cristallizza nel sistema ortorombico con il gruppo spaziale P212121 (gruppo nº 19) con i parametri reticolari a = 11,86 Å, b = 12,08 Å, c = 6,81 Å.[3]
Caratteristiche chimico-fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La morenosite è molto solubile in acqua, si disidrata all'aria, per cui la conservazione va effettuata sotto vuoto o in contenitori stagni.[6]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La morenosite si forma come minerale secondario non comune nella zona ossidata dei depositi minerali idrotermali contenenti nichel; qui la formazione avviene in soluzioni di acqua a temperature inferiori ai 31,5 °C. La paragenesi è con retgersite, nickelesaidrite, annabergite, millerite.[7]
La morenosite, sebbene sia stata trovata in molte località, non è presente nei siti in gran quantità. In Italia è stata trovata a Champoluc e Valtournenche (Val d'Aosta); a Rio Ardenza (Toscana); Levico Terme (Trentino-Alto Adige); Premosello-Chiovenda, Condove e Alagna Valsesia (Piemonte); a Chiesa in Valmalenco e Lanzada (Lombardia).[13]
Solo per citarne alcuni, ritrovamenti anche a: Tolone (Francia); Micheldorf e Trebesing (Austria); Jáchymov (Repubblica Ceca); molti siti della Germania (tra cui Waldshut, Bergstraße e Nentershausen); il distretto minerario di Laurio (Grecia).[13]
Fuori dall'Europa, sempre per fare alcuni esempi, la morenosite è stata rinvenuta a Shinkolobwe (Repubblica Democratica del Congo); nel governatorato di Erbil (in Iraq); nell'oblast' di Čeljabinsk e nella Kamčatka (Russia); diverse contee degli Stati Uniti.[13]
Forma in cui si presenta in natura
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La morenosite si presenta come cristalli e fibre indistinti, in stalattiti e croste efflorescenti.[7]
La lucentezza del minerale è vitrea e il colore è verde mela o bianco-verdastro, che diventa verde alla luce trasmessa. Il colore del suo striscio è bianco con una leggera sfumatura verde.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - With only medium-sized cations, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ a b c (EN) C.A. Beevers e C.M. Schwartz, The crystal structure of nickel sulphate heptahydrate NiSO4•7H2O (PDF), in Zeitschrift fur Kristallographie, vol. 91, 1935, pp. 157-169. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ a b c (EN) Morenosite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ a b c d e f g (EN) Morenosite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ a b c (DE) Morenosite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ a b c d (EN) Morenosite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 3 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 3 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (DE) Strunz 9 Classification - 7 Sulfate (Selenate, Tellurate, Chromate, Molybdate, Wolframate) - 7.C Sulfate (Selenate, etc.) ohne weitere Anionen, mit H2O - 7.CB Mit ausschließlich mittelgroßen Kationen, su mineralienatlas.de. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ (DE) Lapis Classification - VI SULFATE, CHROMATE, MOLYBDATE UND WOLFRAMATE - VI/C Wasserhaltige Sulfate, ohne fremde Anionen, su mineralienatlas.de. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ (EN) Dana Classification 8th edition - AXO4 • x(H2O), su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 3 marzo 2025.
- ^ a b c (EN) Localities for Morenosite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 3 marzo 2025.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Morenosite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Morenosite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy.