Mos Teutonicus
Il mos Teutonicus (in latino costume dei tedeschi) era un'abitudine funeraria postmortem utilizzata in Europa nel Medioevo come metodo per trasportare e deporre solennemente i corpi dei nobili di alto rango. Il processo comportava la rimozione della carne e delle viscere dal corpo, in modo che le ossa del defunto potessero essere trasportate igienicamente da terre lontane al luogo di provenienza del defunto.
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Durante la seconda Crociata per la Terra Santa molti aristocratici perirono in battaglia o per cause naturali, e i loro corpi erano destinati ad essere sepolti lontano dalla loro terra natia in territorio musulmano.[1] Il trasporto su lunghe distanze del corpo dalla Terra Santa era impraticabile oltre che poco igienico a causa della decomposizione, che era spesso accelerata dal clima locale.
Gli aristocratici tedeschi tenevano particolarmente che la sepoltura non si svolgesse in Terra Santa ma sul suolo tedesco.[2] Il cronista fiorentino Boncompagno fu il primo a collegare questo metodo di conservazione del corpo con gli aristocratici tedeschi, e coniò quindi la frase mos Teutonicus, che significa "l'usanza germanica".[3]
Gli aristocratici inglesi e francesi generalmente preferivano l'imbalsamazione al mos Teutonicus, seppellendo le interiora e il cuore in un luogo separato dal cadavere.[4] Uno dei vantaggi del mos Teutonicus era che era relativamente economico rispetto all'imbalsamazione oltre che più igienico.[4]
La conservazione del cadavere era molto popolare nella società medievale.[5] Il corpo in decomposizione era visto come un qualcosa di peccaminoso e malvagio.[4] L'imbalsamazione e il mos Teutonicus, insieme alle effigi della tomba, erano un modo di dare al cadavere un'illusione di stasi e rimuovere l'immagine inquietante della putrefazione e del decadimento.[4] Inoltre questi metodi conservavano il corpo in attesa del Giudizio finale.
Nel 1198 il duca d'Austria Federico I, morto in Palestina, fu sottoposto a questa pratica, così come il corpo del re Luigi IX, morto a Tunisi nel 1270 durante l'ottava crociata in territorio musulmano per trasportare il suo cadavere in Francia.[4]
Processo
[modifica | modifica wikitesto]Il processo di mos Teutonicus partiva dallo smembramento del cadavere[4] per facilitare la fase successiva del processo, in cui le parti del corpo venivano bollite in acqua o nel vino[4] per diverse ore.[2] L'ebollizione separava la carne dall'osso. Ogni residuo veniva raschiato dalle ossa, lasciando uno scheletro completamente pulito.[2] Sia la carne che gli organi interni potevano essere seppelliti immediatamente o conservati con il sale allo stesso modo della carne animale.[4] Le ossa e la carne conservata venivano poi trasportate nella patria del defunto per la sepoltura cerimoniale.[2]
La società medievale generalmente considerava le interiora ignobili[4] e non vi era una grande solennità nel loro smaltimento, specialmente tra gli aristocratici tedeschi.[2]
Divieto della pratica
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene la Chiesa avesse un grande rispetto per la pratica, papa Bonifacio VIII era noto per avere una particolare ripugnanza del mos Teutonicus a causa del suo ideale di integrità fisica, legato all'idea cristiana della resurrezione dei morti nel Giorno del Giudizio.[4] Nella sua bolla del 1300, De Sepulturis, Bonifacio proibì la pratica.[5] Questa bolla papale veniva spesso fraintesa come proibizione della dissezione umana: ciò probabilmente ostacolò la ricerca di alcuni anatomisti poiché temevano ripercussioni e punizioni a seguito di autopsie mediche, ma la bolla proibiva solo l'atto di mos Teutonicus, non la dissezione in generale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Maurice Keen, Chivalry, Yale University Press, 10 settembre 1986, ISBN 0300033605.
- ^ a b c d e Von Dietrich Scäfer, Mittelalter Brauch by Der Überführung von Leichen, in Sitzungsbrichte der preussischen Akademie der Wissenschafter, XXVI, Akademie der Wissenschafter, 1920, pp. 478–489.
- ^ Boncompagno parla di questa pratica in modo dispregiativo, collocando il mos Teutonicus in un passaggio dai costumi funebri ebraici e romani, ideati per preservare la dignità e l'onore del corpo. Sostiene che i tedeschi (teutonici) smembrano i corpi delle loro persone più eminenti.
- ^ a b c d e f g h i j Westerhof, Death and the Noble Body in Medieval England, Boydell Press, 16 ottobre 2008, ISBN 1843834162.
- ^ a b Elizabeth A. R. Brown, Death and the Human Body in the Late Middle Ages: The Legislation of Boniface VIII on the division of the Corpse, in Viator, XII, UCLA: Centre for Medieval and Renaissance Studies, 1981, pp. 223 to 270.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maggie McDonald, Mayans not guilty of routine human sacrifice, New Scientist, 5 dicembre 2001. URL consultato il 16 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2006).
- Elizabeth A. R. Brown, Authority, the Family, and the Dead in Late Medieval France, in French Historical Studies, vol. 16, Duke University Press, 1990, pp. 803–832, DOI:10.2307/286323.