Museo Enzo Ferrari
Museo Enzo Ferrari | |
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Ingresso del MEF | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Modena |
Indirizzo | Via Paolo Ferrari, 85 |
Coordinate | 44°39′07.77″N 10°56′10.31″E |
Caratteristiche | |
Tipo | automobili, biografico |
Fondatori | Fondazione casa di Enzo Ferrari-Museo |
Apertura | 2012 |
Proprietà | Ferrari S.p.A. |
Direttore | Antonio Ghini |
Visitatori | 175 000 (2018)[1] |
Sito web | |
Il museo Enzo Ferrari, originariamente museo casa Enzo Ferrari e noto anche con l'acronimo MEF, è un museo di Modena dedicato alla vita e al lavoro di Enzo Ferrari, il fondatore della casa automobilistica Ferrari.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il museo è stato inaugurato il 10 marzo 2012 a opera della "Fondazione Casa di Enzo Ferrari-Museo", ideatrice del progetto. Questa era nata nel 2003 per volontà di Comune, Provincia e Camera di commercio di Modena, Automobile Club d'Italia e Ferrari, con la finalità di creare uno spazio dedicato alla promozione e al recupero della storia dell'automobilismo modenese.
Il progetto di ristrutturazione è stato ideato dall'architetto Jan Kaplicky, il quale a causa dell'improvvisa scomparsa non ha potuto assistere alla ultimazione dei lavori; vennero quindi portati a termine dal suo assistente Andrea Morgante, a cui si deve la firma degli interni. La realizzazione del progetto è costata circa 18 milioni di euro.
I lavori per il progetto sono iniziati nel 2009 e compresero, oltre alla costruzione del museo, anche la ristrutturazione della casa-officina in cui nel 1898 nacque Enzo Ferrari e in cui lavorò successivamente, per un totale di 5 000 m², compresa l'area cortiliva; di questi, 3 000 m² comprendono una parte espositiva, una sala eventi, un'aula didattica, uno store e una caffetteria.
Il museo è stato costruito secondo criteri di sostenibilità ambientale: è dotato infatti di un impianto di riscaldamento geotermico e di un impianto di riciclo delle acque, mentre le enormi vetrate frontali consentono l'illuminazione naturale.
Dopo una riorganizzazione degli spazi museali, che ha portato a una breve chiusura della struttura a cavallo tra il gennaio e il febbraio del 2014,[2] il MEF ha riaperto i battenti il 18 febbraio successivo, passando contestualmente sotto la gestione diretta della Ferrari[3] che l'ha abbinato al suo storico Museo Ferrari di Maranello.[4]
Architettura e spazi museali
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio che ospita il museo, realizzato a forma di cofano, è giallo a richiamare il colore che scelse Enzo Ferrari come sfondo per il celebre marchio del Cavallino Rampante; è infatti il colore istituzionale della Città di Modena. Il logo scelto per identificare il museo è un unico segno grafico, che unisce il tratto caratteristico della firma di Enzo Ferrari con il profilo della galleria espositiva.
La struttura interna presenta delle forme ondulate e dolci. Gli espositori contenenti notizie relative alla vita e alle opere di Enzo Ferrari sono morbidi. La particolarità della struttura interna è nell'utilizzo del colore bianco, che ha l'intento di far meglio risaltare le vetture presenti nel museo e rendere "neutro" lo spazio d'esposizione. Sono presenti delle scale unicamente nella parte destra del museo, mentre il resto della struttura è privo di barriere architettoniche. Le macchine sono poste su pedane mobili alte 50 cm dal suolo; queste, girevoli, permettono una migliore visibilità delle vetture al pubblico.
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]Oltre all'esposizione permanente, ciclicamente il museo ospita mostre temporanee. Tra quelle maggior rilevanza c'è stata «Maserati 100 - A Century of Pure Italian Luxury Sports Cars», dedicata al centenario della casa modenese: inaugurata nella prima metà del 2014 e durata quasi un anno, è stata la più importante e completa rassegna di vetture del Tridente mai organizzata al mondo.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Musei Ferrari, superata quota mezzo milione di visitatori, su modenatoday.it, 23 gennaio 2019.
- ^ Il MEF chiude per sorprendere alla riapertura, su museocasaenzoferrari.it (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
- ^ Riapre domani il nuovo MEF, su museo.ferrari.com, 17 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
- ^ I Musei Ferrari, su museo.ferrari.com (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
- ^ Al museo Enzo Ferrari tributo alla Maserati, Corriere della Sera, 30 giugno 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, IT) AA.VV., Future Systems, Shiro Studio: Museo Casa Enzo Ferrari, Modena, Milano, Electa architettura, 2012, ISBN 978-88-370-9103-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul museo Enzo Ferrari
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su ferrari.com.
- (EN) Museo Enzo Ferrari / Museo Enzo Ferrari (altra versione), su Structurae.
- Museo Enzo Ferrari, su isplora.com.