Myia (stella)

Alpha Muscae
α identifica Myia nella costellazione della Mosca.
Classe spettraleB2IV-V
Tipo di variabileBeta Cephei
Periodo di variabilità0,09 giorni
Distanza dal Sole315 anni luce
CostellazioneMosca
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta12h 37m 1,8s
Declinazione-69° 08′ 07,9″
Dati fisici
Raggio medio4,7 R
Massa
Temperatura
superficiale
  • 21.900 K (media)
Luminosità
4520 L
Età stimata18,3 milioni di anni[1]
Dati osservativi
Magnitudine app.+2,69
Magnitudine ass.-2,24
Parallasse0,01067 arcsec
Velocità radiale13 km/s
Nomenclature alternative
CD -68°1104, CPD -68°1702, FK5 474, GC 17179, HD 109668, HIP 61585, HR 4798, SAO 251974

Myia (Alpha Muscae - α Mus) è la più luminosa stella nella costellazione della Mosca. La sua magnitudine apparente è +2,69 e dista dalla Terra 315 anni luce[2].

Myia significa mosca in greco ma il nome è di origini recenti dato che la stella è troppo a sud per essere stata vista dagli antichi greci. Va comunque segnalato che Myia era il nome della figlia del famoso filosofo greco Pitagora.

Si tratta di una stella situata nell'emisfero australe. La sua posizione è fortemente australe e ciò comporta che la stella sia osservabile prevalentemente dall'emisfero sud, dove si presenta circumpolare anche dalle regioni temperate; dall'emisfero nord la sua visibilità è invece limitata alle regioni tropicali, comunque non più a nord della latitudine 21° N . La sua magnitudine pari a +2,69 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni.

Caratteristiche fisiche

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Si tratta di una stella subgigante bianco-blu o stella bianco-azzurra di sequenza principale, il suo tipo spettrale è B2IV-V. Dotata di una temperatura effettiva molto alta, quasi 22.000 K, è 4520 volte più luminosa del Sole ed ha una massa quasi 9 volte maggiore, più o meno al limite superato il quale una stella termina la propria esistenza in supernova, piuttosto che come nana bianca. La stella è anche classificata come variabile Beta Cephei; la sua magnitudine varia da +2,68 a + 2,73 in un periodo di 2,2 ore[3].

A 29,6 secondi d'arco si trova una compagna ottica che non dovrebbe essere legata gravitazionalmente ad Alfa Muscae.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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