N 4 (sommergibile)
N 4 | |
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Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di piccola crociera |
Classe | N |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Ansaldo, Sestri Ponente |
Impostazione | 2 marzo 1916 |
Varo | 16 ottobre 1918 |
Entrata in servizio | 6 aprile 1919 |
Radiazione | 1º agosto 1935 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 363 t |
Dislocamento in emersione | 277 t |
Lunghezza | 45,9 m |
Larghezza | 4,28 m |
Pescaggio | 3,17 m |
Profondità operativa | 40 m |
Propulsione | 2 motori diesel Sulzer da 650 CV 2 motori elettrici Ansaldo da 400 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 7,7 nodi |
Velocità in emersione | 12,5 nodi |
Autonomia | in emersione 1300 miglia nautiche a 8 nodi in immersione 45 mn a 2 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 21 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | [1]
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dati tratti da www.betasom.it | |
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L’N 4 è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Entrò in servizio solo diversi mesi dopo la fine della prima guerra mondiale e fu assegnato alla «Squadriglia Sommergibili N» di La Spezia[2].
Il 12 settembre 1923, durante la crisi di Corfù, fu inviato nelle acque della zona, dove effettuò, al comando del capitano di corvetta Armando Fumagalli, due missioni, una al largo di Santi Quaranta e la seconda a meridione di Corfù: obiettivo era respingere un eventuale contrattacco di navi greche, ma non ce ne fu bisogno[2].
Dal 1923 al 1935 svolse crociere di addestramento nel Tirreno e prese parte a tutte le esercitazioni effettuate nel periodo[2].
Ebbe anche temporanee dislocazioni a La Maddalena[2].
Disarmato nel gennaio 1935, fu radiato sette mesi dopo[2] e quindi demolito.