Nazionale maschile di calcio del Libano
Uniformi di gara | |
Sport | Calcio |
Federazione | LFA Lebanese Football Association |
Confederazione | AFC |
Codice FIFA | LBN |
Soprannome | رجال الأرز / The Cedars (I Cedri) |
Selezionatore | Miodrag Radulović |
Record presenze | Hassan Maatouk (119) |
Capocannoniere | Hassan Maatouk (23) |
Ranking FIFA | 107º (30 novembre 2023)[1] |
Sponsor tecnico | Capelli Sport |
Esordio internazionale | |
Mandato di Palestina 5 - 0 Libano Tel Aviv, Mandato britannico della Palestina; 27 aprile 1940 | |
Migliore vittoria | |
Libano 11 - 1 Filippine Tokyo, Giappone; 28 settembre 1967 | |
Peggiore sconfitta | |
Iraq 8 - 0 Libano Baghdad, Iraq; 25 novembre 1959 Qatar 8 - 0 Libano Doha, Qatar; 27 marzo 1985 | |
Coppa d'Asia | |
Partecipazioni | 3 (esordio: 2000) |
Miglior risultato | Primo turno nel 2000, 2019, 2023 |
La nazionale di calcio del Libano (in arabo المنتخب اللبناني لكرة القدم?, in francese: équipe du Liban de football) è la rappresentativa calcistica nazionale del Libano. Attiva dal 1933, è posta sotto l'egida della Federazione calcistica del Libano (LFA), affiliata all'AFC e alla FIFA.
La nazionale calcistica del Libano esordì nel 1935 contro la squadra rumena CA Timișoara (TAC), ma la partita non è riconosciuta dalla FIFA. L'esordio del Libano riconosciuto dalla FIFA risale, invece, al 1940 contro il Mandato di Palestina. Ha partecipato a tre fasi finali della Coppa d'Asia, la prima volta nel 2000 da nazionale del paese ospitante. Ha partecipato solo una volta, nel 1998, ai Giochi asiatici, chiudendo con un'eliminazione al secondo turno. Prende parte con regolarità alla Coppa araba, che ha ospitato nel 1963, terminando al terzo posto, per poi ottenere il quarto posto nelle edizioni del 1964 e del 1966. Il Libano ha raggiunto inoltre il terzo posto ai Giochi panarabi nel 1957 e nel 1997 ed è giunto quarto nell'edizione del 1961 del torneo. La squadra partecipa anche al campionato WAFF, una competizione calcistica organizzata dalla WAFF, la federazione che racchiude tutte le associazioni calcistiche nazionali dei paesi dell'Asia Occidentale. Il Libano non si è mai qualificato alla fase finale della Coppa del mondo. Nelle qualificazioni alla Coppa del mondo 2014 raggiunse momentaneamente il quarto posto nel girone per la prima volta nella propria storia, grazie ad una vittoria casalinga per 2-1 contro la Corea del Sud nel 2011, ma non riuscì a qualificarsi al mondiale, terminando il girone all'ultimo posto.
Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, ha ottenuto quale miglior piazzamento il 77º posto nel settembre 2018, mentre il peggior piazzamento è il 178º posto occupato da aprile a maggio 2011. Occupa il 107º posto della graduatoria.[1] Dopo un calo costante di posizioni nel ranking dal 1998 al 2016, il Libano è salito di 66 posizioni (dal 147º posto nel 2016 all'81º posto nel 2018) e ha raggiunto nel settembre 2018 il posizionamento più alto, il 77º posto, dopo aver registrato una striscia di imbattibilità di 15 partite, dal 29 marzo 2016 al 9 settembre 2018, in cui il Libano ha vinto otto incontri e ne ha pareggiati altrettanti.[2]
I giocatori della squadra, il cui simbolo è il cedro, emblema nazionale, sono conosciuti come "i Cedri" (in arabo: رجال الأرز) dai tifosi e dai media. La maglia di casa è rossa e quella di trasferta bianca, con chiaro riferimento alla bandiera nazionale. Lo stadio di casa è lo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun di Beirut, ma la squadra gioca talvolta anche in altri impianti quali lo Stadio Internazionale di Sidone.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]1933-1957: esordi
[modifica | modifica wikitesto]Il Libano fu una delle prime nazioni del Medio Oriente a istituire un organo amministrativo per il calcio. Il 22 marzo 1933, i rappresentanti di 13 squadre di calcio si riunirono nel distretto di Minet El Hosn a Beirut per formare la federazione calcistica del Libano (LFA).[3][4] Hussein Sejaan fu il primo presidente della LFA. La LFA entrò a far parte della FIFA nel 1936 e della Asian Football Confederation (AFC) nel 1964.[4][5]
Il 3 febbraio 1934, 22 giocatori di Beirut furono convocati in un ritiro dalla LFA in vista di un'amichevole contro la squadra rumena CA Timișoara (TAC); i giocatori si divisero in due squadre e giocrono l'uno contro l'altro sul campo dell'università americana di Beirut (AUB).[6] La partita contro il TAC, in programma il 18 febbraio, fu annullata a causa di disaccordi finanziari tra la LFA e l'AUB, che aveva organizzato l'incontro.[7] La nazionale di Beirut (Beirut XI) alla fine giocò contro il TAC il 21 novembre 1935 sul campo dell'AUB,[8] perdendo 3-0.[9] Il Beirut XI, in rappresentanza del Libano, giocò la prima partita contro la Siria (Damasco XI) nel 1939 allo stadio Habib Abou Chahla; la partita si concluse con una sconfitta per 5-4.[10] La squadra giocò 16 partite non ufficiali contro l'undici di Damasco fino al 1963, vincendone sette, pareggiandone due e perdendone sette.[10]
La prima partita ufficiale della nazionale fu una sconfitta per 5-1 contro il Mandato di Palestina il 27 aprile 1940.[11] Camille Cordahi, su assist di Muhieddine Jaroudi, segnò per il Libano nel secondo tempo, diventando il primo marcatore ufficiale della nazionale.[12] Il Libano giocò la prima partita ufficiale contro la Siria il 19 aprile 1942; allenato da Abed Traboulsi, il Libano perse 2-1 a Beirut.[13] Nel 1947 il Libano giocò altre due amichevoli contro la Siria: una sconfitta per 4-1 a Beirut il 4 maggio[14] e una sconfitta per 1-0 ad Aleppo il 18 maggio.[15]
All'inizio degli anni '50, il Libano era allenato da Vinzenz Dittrich[16] e Ljubiša Broćić.[17] La squadra giocò quattro partite ufficiali tra il 1953 e il 1956, in particolare ospitando l'Ungheria nel 1956.[11] Il Libano perse la partita 4-1, con l'ungherese Ferenc Puskás che segnò due gol.[10] La squadra giocò anche partite non ufficiali contro club europei di alto livello come il Dinamo Mosca, VfB Lipsia e Spartak Trnava nel 1957.[10] Il Libano giocò contro l'Energia Ploiești lo stesso anno nella partita di apertura dello stadio Città dello Sport Camille Chamoun.[18] La partita finì 1-0 per il Libano grazie a un gol di Joseph Abou Murad.[18]
1957-1989: sviluppi e primi tornei
[modifica | modifica wikitesto]Dal 19 al 27 ottobre 1957 il Libano ospitò la seconda edizione dei Giochi panarabi. Inserito in un girone con Arabia Saudita, Siria e Giordania[19], pareggiò per 1-1 contro i sauditi e i siriani, poi sconfisse per 6-0 i giordani grazie a due doppiette di Joseph Abu Murad e Mardek Chabarian e ai gol di Robert Shehada e Levon Altonian, concludendo così il girone al primo posto. In semifinale perse per 4-2 contro la Tunisia. Grazie al ritiro del Marocco dalla finale di consolazione, concluse il torneo al terzo posto.
Nel 1958 fu nominato allenatore Joseph Nalbandian[20]. Fu uno dei commissari tecnici più vincenti della storia libanese, con a 8 vittorie in 22 march ufficiali nei suoi undici anni in carica. Sotto la sua gestione il Libano ospitò i Giochi del Mediterraneo del 1959, dove trovò nel girone le selezioni amatoriali di Italia e Turchia. Fu sconfitto quattro volte dalle due squadre europee, chiudendo il girone all'ultimo posto[21].
Nel 1963 il Libano ospitò la Coppa araba. Nel girone con Tunisia, Siria, Kuwait e Giordania[22], vinse per 6-0 contro il Kuwait grazie alla tripletta del capitano Levon Altonian (uguagliata la vittoria più larga mai ottenuta dalla nazionale, un 7-1 contro l'Arabia Saudita[23]), poi batté la Giordania, ma fu sconfitto da Siria e Tunisia, finendo terzo nel girone.
Partecipò per la prima volta alle eliminatorie della Coppa d'Asia in vista dell'edizione del 1972, sotto la guida dell'allenatore Joseph Abou Murad[20]. Al primo turno perse contro il Kuwait per 0-1, ma sconfisse poi la Siria per 3-2 e si qualificò per il secondo turno. In una decisiva semifinale contro l'Iraq perse per 1-4 e fu eliminato[24]. Malgrado lo scoppio della guerra civile libanese, la squadra partecipò alle qualificazioni alla Coppa d'Asia 1980 che si tennero ad Abu Dhabi, dove fu sconfitto dalla Siria e fu eliminato[25].
1993-2004: dopo la guerra civile
[modifica | modifica wikitesto]Finita la guerra civile, la prima partecipazione del Libano alle eliminatorie del campionato del mondo risale alle qualificazioni a Stati Uniti 1994, sotto la guida del CT Adnan Al-Shargi[26]. Con 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte il Libano si piazzò secondo nel proprio girone e fu eliminato[27].
Sotto la guida del gallese Terry Yorath, primo CT straniero dopo la fine della guerra civile, la squadra provò a qualificarsi alla Coppa d'Asia 1996. L'obiettivo fallì: pur avendo vinto per due volte contro il Turkmenistan, chiuse il girone un punto dietro il Kuwait capolista e fu eliminato[28].
Nelle qualificazioni al campionato del mondo 1998 fu inserito in un girone con Kuwait e Singapore, ancora sotto la guida di Yorath. Ottenne solo 4 punti in 4 partite[29], ma il gallese in due anni di gestione ottenne 13 vittorie su 27 partite disputate, risultando tra i più vincenti CT del Libano.
L'occasione del riscatto giunse due anni dopo, quando il Libano organizzò la Coppa d'Asia 2000 e fu dunque ammesso d'ufficio alla fase finale del torneo. Nonostante qualche iniziale riserva della FIFA per la condizione degli stadi[30], il torneo si svolse regolarmente nel paese dei cedri. Sotto la guida del croato Josip Skoblar[31], la squadra, capitanata da Jamal Taha[32], fu inserita nel girone A con Iran, Iraq e Thailandia e ottenne due soli punti, chiudendo all'ultimo posto nel proprio gruppo[33].
Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2002, allenato dal tedesco Theo Bücker, affrontò nel girone il Pakistan, lo Sri Lanka e la Thailandia[34]. La squadra, votata all'attacco con giocatori come Roda Antar, Haitham Zein, Wartan Ghazarian e Gilberto dos Santos, riuscì a chiudere il girone al secondo posto con 26 gol segnati in 6 partite (record per il Libano nelle eliminatorie mondiali), ma non avanzò al turno successivo.
Sotto la guida del francese Richard Tardy[35], fu impegnato nel gruppo D delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2004[36]. Prima della partita di Pyongyang contro la Corea del Nord la squadra libanese fu ospitata in un hotel in condizioni di disagio e si allenò su un campo dove prima erano transitate capre e pecore[37]. Chiuse al terzo posto il girone, con 4 punti[36].
Nel secondo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2006 se la vide con Corea del Sud, Vietnam e Maldive[38]. L'allenatore Mahmoud Hamoud guidò i suoi al secondo posto nel girone, non ottenendo la qualificazione.
2006-2011: fallite qualificazioni e partite truccate
[modifica | modifica wikitesto]Le qualificazioni alla Coppa d'Asia 2007 videro il Libano impegnato nel gruppo D con Australia, Bahrein e Kuwait[39]. Buddy Farah, calciatore australiano di origini libanesi, dichiarò di voler tornare a far parte della nazionale libanese in vista della partita tra Australia e Libano[40]. Il 1º agosto 2006, prima della partita con il Bahrein, prevista per il 16 agosto, la FIFA accettò la richiesta avanzata dal Libano di ritirarsi dal match a causa dello scoppio della seconda guerra del Libano, che costrinse vari giocatori a lasciare le loro case per sfuggire al conflitto[41][42].
Nel 2007 il Libano trovò l'India al primo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2010. Vinse per 4-1 in casa all'andata e pareggiò per 2-2 al ritorno in trasferta (doppietta del libanese Mohammed Ghaddar), avanzando così al terzo turno[43]. Inserito nel girone con Arabia Saudita, Singapore e Uzbekistan, al terzo turno il Libano chiuse ultimo, senza ottenere alcun punto in 6 partite[44].
Nell'aprile 2008 Libano e Maldive, le due squadre asiatiche peggio piazzate nel ranking FIFA (dopo il ritiro di Corea del Nord e Birmania, Turkmenistan erano rimaste le sole due squadre impegnate nel turno preliminare), si affrontarono per stabilire la qualificata al secondo turno delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2011[45]. Il Libano ottenne la qualificazione battendo per 4-0 in casa gli avversari e per 1-2 nella sfida di ritorno[46][47]. Il Libano fu poi inserito nel girone D con Cina, Siria e Vietnam e chiuse all'ultimo posto[48].
Sotto la guida del CT Emile Rustom, di ritorno nel ruolo di allenatore della nazionale, al secondo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014 il Libano eliminò il Bangladesh (vittoria per 4-0 a Beirut il 23 luglio 2011 e sconfitta per 2-0 a Dacca cinque giorni dopo)[49][50]. Al terzo turno, nel girone con Corea del Sud, Kuwait e Emirati Arabi Uniti, perse l'allenatore Emile Rustom, che si dimise una settimana dopo l'inizio degli impegni nel girone, adducendo problemi di gestione amministrativa tra le motivazioni della decisione[51][52][53].
Il 4 agosto 2011 Theo Bücker fu nominato nuovo CT della nazionale libanese[54], tornando alla guida della squadra dopo nove anni[55]. Il 6 settembre, in una partita del terzo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014, il Libano rimontò un gol di svantaggio contro gli Emirati Arabi Uniti e vinse per 3-1 (gol libanesi di Mohammed Ghaddar, Akram Moghrabi e Roda Antar, nominato uomo-partita)[56][57][58].
L'11 ottobre seguente il Libano pareggiò per 2-2 contro il Kuwait a Beirut[59][60][61], di fronte a 32.000 spettatori accorsi allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun per la prima volta dal 2005, quando la federcalcio libanese aveva bandito l'ingresso dei tifosi allo stadio a causa del comportamento contrario alle norme[62]. L'arbitro giapponese Masaaki Toma dovette tuttavia fermare il gioco in varie occasioni, a causa dei fuochi d'artificio accesi dai sostenitori di casa[63]. L'11 novembre il Libano batté i kuwaitiani per 0-1 con gol di Mahmoud El Ali al 57º minuto di gioco allo Stadio della Pace e dell'Amicizia di Kuwait City[64]. Fu la prima sconfitta del Kuwait in casa contro i libanesi.
Il 15 novembre 2011 il Libano ospitò la Corea del Sud allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun di Beirut di fronte a 40.000 spettatori[65]. Andato in vantaggio al quarto minuto di gioco con Ali Al Saadi, subì all'11º minuto il gol del pari su calcio di rigore, ma al 30º, per atterramento in area di rigore di Mahmoud El Ali, beneficiò di un penalty, segnato da Abbas Ali Atwi. La partita fu vinta per 2-1 dai libanesi, al primo successo contro i quotati avversari. Grazie alla vittoria il Libano si qualificò al turno finale delle qualificazioni AFC al mondiale per la prima volta nella propria storia.
Nel girone A del quarto round delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014 se la vide con Corea del Sud, Uzbekistan, Iran e Qatar[66]. L'11 settembre 2012, con gol di Roda Antar al 28º minuto di gioco sconfisse per 1-0 gli iraniani a Beirut[67].
Il 26 febbraio 2013 i nazionali libanesi Ramez Dayoub e Mahmoud El Ali furono coinvolti nello scandalo del calcio libanese. Furono accusati di aver scommesso illegalmente su vari match di massima serie libanese e sui match della nazionale, al fine di manipolarne poi i risultati e ottenere guadagni illeciti[68]. Entrambi i calciatori furono multati di 15.000 dollari e banditi a vita dalla federcalcio libanese per illecito sportivo[69].
Dopo una sconfitta casalinga contro l'Uzbekistan (0-1), nel maggio 2013 le speranze di qualificazione al mondiale erano ridotte al lumicino[70], ma nella gara successiva il Libano si portò in vantaggio in casa contro la Corea del Sud e mantenne il margine sino al 97º minuto di gioco, quando un gol sudcoreano tagliò le gambe ai libanesi, lasciandoli fuori dalla lotta per un posto a Brasile 2014[71].
Il Libano fu inserito nel gruppo B delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2015, con Iran, Thailandia e Kuwait[72]. Al posto del tedesco Bücker subentrò, nel luglio 2013, l'italiano Giuseppe Giannini[73][74]. L'italiano esordì un mese dopo, alla terza giornata del girone, con un pari contro il Kuwait (1-1 con gol di Mohammad Ghaddar)[75]. Alla fine delle eliminatorie, pur trovandosi con gli stessi punti della Cina nella graduatoria delle terze classificate, il Libano fu penalizzato da una differenza reti sfavorevole per un solo gol, lasciando così ai cinesi la qualificazione alla fase finale della Coppa d'Asia[72]. La campagna di qualificazione alla Coppa d'Asia fu comunque molto positiva per i libanesi, la migliore dopo quella del 1996.
Dal 2014 la federcalcio libanese, sul modello di quanto fatto dalla federcalcio belga per il Belgio, rinforzò la nazionale creando un modello basato sullo sviluppo di giovani talenti di origini libanesi sparsi per il mondo[76], provenienti da Stati Uniti d'America, Colombia, Germania, Danimarca e Norvegia e invitati a giocare per la nazionale libanese[77][78].
L'8 settembre 2014 il Libano giocò una partita amichevole (non riconosciuta dalla FIFA) contro la nazionale olimpica brasiliana a Doha e pareggiò per 2-2, con il gol del pareggio brasiliano viziato da palese posizione di fuorigioco[79]. Questa partita fece guadagnare alla nazionale molti elogi, ma una pesante sconfitta (0-5) contro il Qatar[80], portò all'esonero di Giannini.
2014-2019: prima qualificazione in coppa d'Asia
[modifica | modifica wikitesto]Nel maggio 2015 fu ingaggiato il montenegrino Miodrag Radulović[81][82], per guidare la nazionale nelle eliminatorie del campionato del mondo 2018[83]. Inserita nel girone con Corea del Sud, Kuwait, Birmania e Laos[84], la nazionale libanese affrontò per la seconda volta sudcoreani e kuwaitiani nelle qualificazioni al mondiale. La squadra riuscì a ottenere il secondo posto, che non consentì ai cedri di avanzare al turno successivo per un posto in Coppa del mondo, ma diede loro la qualificazione al turno successivo delle eliminatorie della Coppa d'Asia 2019.
Nel girone B con Corea del Nord, Hong Kong e Malaysia[85], il Libano ottenne 5 vittorie e un pareggio, vincendo il girone da imbattuto e riuscendo così a qualificarsi alla Coppa d'Asia per la prima volta nella storia, se si esclude la qualificazione d'ufficio alla Coppa d'Asia 2000 (in quanto paese ospitante)[86]. Hassan Maatouk, che ereditò la fascia di capitano da Roda Antar nel 2016, fu un giocatore chiave per ottenere lo storico risultato, avendo segnato 5 gol in 6 partite[87]. Nel girone il Libano di avvalse del contributo di vari giocatori di origine libanese cresciuti all'estero, tra cui Hilal El-Helwe, Joan Oumari e Omar Bugiel in Germania, Soony Saad negli Stati Uniti d'America[88], Samir Ayass in Bulgaria e Adnan Haidar in Norvegia.
Pur non essendo riuscito a qualificare la squadra al campionato del mondo 2018, Radulović riuscì dunque a ottenere l'accesso alla Coppa d'Asia 2019[89], diventando il primo allenatore montenegrino a qualificare una nazionale alla fase finale di un grande torneo internazionale. Egli ottenne anche una striscia di 15 partite consecutive senza sconfitte, dal 24 marzo 2016 all'11 ottobre 2018[90][91], con 8 vittorie e 7 pareggi[23]. In questo periodo il Libano raggiunse, nel settembre 2018, il proprio miglior piazzamento di sempre nella classifica mondiale della FIFA, il 77º posto[92]. La squadra, nonostante sia stata la sua migliore prestazione alla rassegna continentale, non fu in grado di superare la fase a gironi. Sconfitta per 2-0 dal Qatar e dall'Arabia Saudita, vinse per 4-1 la terza partita contro la Corea del Nord e concluse al terzo posto nel proprio raggruppamento, ma non entrò tra le migliori quattro terze classificate dei sei gironi: a parità di punti (3), differenza reti (-1) gol fatti (4), gol subiti (5) con il Vietnam, fu beffata dalla regola del fair-play per aver subito in totale 7 cartellini gialli contro i 5 dei vietnamiti, andando quindi incontro all'eliminazione[93].
Il 3 giugno 2019 l'incarico di CT fu affidato al rumeno Liviu Ciobotariu[94]. Le sue prime partite da allenatore furono in occasione del campionato dell'Asia Occidentale 2019, in cui il Libano fu sorteggiato con Iraq (ospiti), Siria, Palestina e Yemen: una vittoria, due pareggi e due sconfitte determinarono l'eliminazione della squadra ai giorni.[95].
Per il secondo turno di qualificazione al campionato mondiale 2022 il Libano fu sorteggiato con la Corea del Sud, per la terza volta consecutiva[66][84], la Corea del Nord, che il Libano aveva affrontato sia nelle qualificazioni che nella fase finale della Coppa d'Asia del 2019[85][96], il Turkmenistan e lo Sri Lanka[97]. Il Libano giocò cinque partite (due vittorie, due pareggi e una sconfitta) tra settembre e novembre 2019[98], prima che le restanti gare fossero rinviate il 9 marzo 2020, a causa della pandemia di COVID-19 in Asia[99][100].
2020-presente: storia recente
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 giugno 2020 l'ex capitano della nazionale Jamal Taha fu ingaggiato come CT[101]. Dalla defezione della Corea del Nord, che si ritirò dalle qualificazioni nel maggio 2021 con conseguente annullamento delle partite da essa disputate, il Libano trasse giovamento, avendo guadagnato un solo punto in due partite contro i nordcoreani[102]. La squadra libanese affrontò le ultime tre partite delle eliminatorie nel giugno 2021, contro Sri Lanka, Turkmenistan e Corea del Sud, con la necessità di ottenere almeno sei punti per qualificarsi al terzo e ultimo turno senza dover fare affidamento su altri risultati[103]. Dopo una sofferta vittoria per 3-2 sullo Sri Lanka[104], il Libano si fece rimontare dal Turkmenistan negli ultimi cinque minuti di gara, perdendo per 3-2[105]. In Corea del Sud passò in vantaggio nel primo tempo, prima che la squadra di casa ribaltasse il risultato nel secondo tempo, vincendo per 2-1[106]. Malgrado le due sconfitte subite, la squadra, grazie a risultati favorevoli nelle partite degli altri gironi, riuscì a figurare tra le migliori seconde classificate, qualificandosi alla Coppa d'Asia 2023 e al terzo turno di qualificazione del campionato del mondo 2022[107].
Il 15 luglio 2021 la panchina passò al ceco Ivan Hašek, che guidò il Libano nella terza fase delle eliminatorie di Qatar 2022, nel girone con Iran, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Iraq e Siria. Pur avendo ottenuto nelle prime quattro partite (tutte fuori casa) cinque punti[108], nelle seguenti sei partite (di cui cinque in casa) il Libano guadagnò un solo punto, piazzandosi così ultimo nel girone A di qualificazione al mondiale qatariota[109].
Nel 2024, giocò la Coppa d'Asia, in origine ospitata dalla Cina e da tenersi nel 2023 e ma poi tenutasi in Qatar a causa della nuova ondata di COVID-19 in Cina. Oltre ai padroni di casa, il Libano affrontò Tagikistan e la stessa Cina; pur finendo ultimo e venendo eliminato insieme a quest'ultima con un solo punto, ebbe più onore con una rete da parte loro, mentre i cinesi stessi non ne avevano segnato neanche uno.
Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]La squadra nazionale usa tradizionalmente il rosso come colore principale e il bianco come colore secondario[110]. Le scelte si rifanno al cromatismo della bandiera nazionale del Libano (rosso, bianco e verde), con il verde solitamente riservato al portiere. In casa il Libano di solito indossa una maglietta rossa e pantaloncini e calzettoni rossi con dettagli bianchi o dorati; i colori della maglia di trasferta sono l'inverso di quelli di casa, con un completo bianco accompagnato da dettagli rossi (o oro).
In occasione della sua prima partita non ufficiale giocata nel 1935, il Libano indossò una maglia bianca con il cedro del Libano e il nome della federcalcio locale sul petto, calzoncini neri e calzettoni bianchi. Il portiere indossò una maglia nera e pantaloni bianchi[111]. Nel 1940, in occasione della loro prima partita ufficiale contro il Mandato di Palestina, il Libano indossò una maglia bianca con un colletto nero, pantaloncini neri e calzini a righe[112]. Durante gli anni '60, il Libano indossò una maglia rossa con una fascia orizzontale bianca al centro, con un cedro verde al centro; i pantaloncini erano bianchi e i calzini erano a righe bianche e rosse[113].
Nella fase finale della Coppa d'Asia del 2000 il Libano indossò una maglietta rossa fornita da Adidas con dettagli bianchi sui lati e un colletto bianco, calzoncini bianchi e calzettoni rossi. Nell'edizione del 2019 il Libano indossò una maglia rossa (prodotta da Capelli Sport) con dettagli bianchi e colletto bianco. Il cedro libanese, simbolo nazionale del paese, è presente sotto il logo della squadra in una tonalità di rosso più scuro[114]. La divisa nazionale è prodotta da Capelli Sport dal 2015[115], mentre tra i precedenti fornitori tecnici figurano Diadora[116], Adidas[117], e A-Line[118].
I giocatori del Libano sono conosciuti come "i Cedri" (رجال الأرز) dai fan e dai media, dal momento che il cedro è l'emblema nazionale del paese[119][120][121].
Evoluzione della divisa
[modifica | modifica wikitesto]Le seguenti sono alcune divise casalinghe indossate dai calciatori del Libano:[122][123][124]
|
|
|
|
|
Stadi
[modifica | modifica wikitesto]La nazionale libanese di calcio disputa le proprie gare interne allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun di Beirut, costruito dal 1954 al 1957 sotto la presidenza di Camille Chamoun. È lo stadio più grande del paese con i suoi 49.500 posti a sedere[125]. Fu inaugurato nel 1957, quando la nazionale giocò contro l'Energia Flacara Ploiești e vinse per 1-0 con gol di Joseph Abou Murad. Andò distrutto nel 1982 durante la guerra del Libano sotto i bombardamenti dell'aviazione israeliana[126].
La nazionale gioca occasionalmente anche in altri stadi quali lo Stadio Internazionale di Sidone, costruito a poca distanza dal mare e capace di contenere 22.600 persone[127]. Insieme allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun, è stata sede delle partite della fase finale della Coppa d'Asia 2000, ospitata dal Libano[128].
Altri stadi che hanno ospitato la nazionale libanese sono lo Stadio municipale di Tripoli e lo Stadio municipale di Beirut.
Confronti con le altre nazionali
[modifica | modifica wikitesto]La seguente tabella riporta tutti gli incontri ufficiali, riconosciuti dalla FIFA come tali, disputati dalla nazionale di calcio del Libano. Ai fini statistici, gli incontri terminati in parità dopo i tempi supplementari, anche se successivamente decisi ai tiri di rigore, vengono computati come pareggio con le reti segnate durante il gioco. Le nazionali in corsivo nella tabella sono attualmente scomparse.
Legenda colori:
Bilancio positivo (maggior numero di vittorie)
Bilancio neutro (stesso numero di vittorie e sconfitte)
Bilancio negativo (maggior numero di sconfitte)
Dati aggiornati all' 8 settembre 2024, dopo l'incontro Malesia-Libano.[129]
Nazionale | In | V | P | S | RF | RS | DR | % V | Confederazione |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Afghanistan | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 2 | 100,00 | AFC |
Algeria | 3 | 0 | 2 | 1 | 2 | 4 | –2 | 0,00 | CAF |
Arabia Saudita | 13 | 4 | 4 | 5 | 18 | 19 | –1 | 30,77 | AFC |
Armenia | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | –1 | 0,00 | UEFA |
Australia | 4 | 0 | 0 | 4 | 0 | 13 | –3 | 0,00 | AFC |
Bahrein | 17 | 2 | 6 | 9 | 18 | 30 | –12 | 11,76 | AFC |
Bangladesh | 5 | 3 | 1 | 1 | 11 | 3 | 8 | 60,00 | AFC |
Bhutan | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 1 | 3 | 100,00 | AFC |
Birmania | 2 | 1 | 1 | 0 | 3 | 1 | 2 | 100,00 | AFC |
Bulgaria | 1 | 0 | 0 | 1 | 2 | 3 | –1 | 0,00 | UEFA |
Cambogia | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 1 | 4 | 100,00 | AFC |
Cina | 6 | 0 | 2 | 4 | 1 | 13 | –12 | 0,00 | AFC |
Cipro | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 2 | –1 | 50,00 | UEFA |
Corea del Nord | 9 | 5 | 3 | 1 | 15 | 6 | 9 | 55,56 | AFC |
Corea del Sud | 16 | 1 | 3 | 12 | 5 | 28 | –23 | 6,25 | AFC |
Ecuador | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 100,00 | CONMEBOL |
Egitto[N 1] | 8 | 0 | 2 | 6 | 2 | 18 | –16 | 0,00 | CAF |
Emirati Arabi Uniti | 15 | 1 | 4 | 10 | 14 | 27 | –13 | 6,67 | AFC |
Estonia | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 2 | 100,00 | UEFA |
Filippine | 2 | 2 | 0 | 0 | 14 | 1 | 13 | 100,00 | AFC |
Gabon | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | CAF |
Georgia | 2 | 2 | 0 | 0 | 7 | 4 | 3 | 100,00 | UEFA |
Giappone | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 3 | –2 | 0,00 | AFC |
Gibuti | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 100,00 | CAF |
Giordania | 32 | 8 | 13 | 11 | 32 | 36 | –4 | 25,00 | AFC |
Guinea Equatoriale | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0,00 | CAF |
Hong Kong | 4 | 3 | 1 | 0 | 7 | 3 | 4 | 75,00 | AFC |
India | 9 | 4 | 4 | 1 | 12 | 8 | 4 | 44,44 | AFC |
Iran | 12 | 1 | 1 | 10 | 3 | 31 | –28 | 8,33 | AFC |
Iraq | 26 | 2 | 8 | 16 | 11 | 51 | –40 | 7,69 | AFC |
Kazakistan | 2 | 2 | 0 | 0 | 5 | 1 | 4 | 100,00 | UEFA |
Kirghizistan | 3 | 1 | 2 | 0 | 3 | 1 | 2 | 33,33 | AFC |
Kuwait | 35 | 9 | 10 | 16 | 44 | 52 | –8 | 25,71 | AFC |
Laos | 2 | 2 | 0 | 0 | 9 | 0 | 0 | 100,00 | AFC |
Libia | 6 | 3 | 0 | 3 | 9 | 12 | -3 | 50,00 | CAF |
Macedonia | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 100,00 | UEFA |
Malaysia | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 3 | 1 | 66,67 | AFC |
Maldive | 5 | 5 | 0 | 0 | 15 | 3 | 12 | 100,00 | AFC |
Malta | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 1 | –1 | 0,00 | UEFA |
Mandato di Palestina | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | –1 | 0,00 | N/D |
Marocco | 2 | 0 | 0 | 2 | 0 | 4 | –4 | 0,00 | CAF |
Mauritania | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | CAF |
Mongolia | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | AFC |
Montenegro | 1 | 0 | 0 | 1 | 2 | 3 | –1 | 0,00 | UEFA |
Namibia | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0,00 | CAF |
Nuova Zelanda | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0,00 | OFC |
Oman | 13 | 3 | 5 | 5 | 12 | 14 | –2 | 23,08 | AFC |
Pakistan | 3 | 3 | 0 | 0 | 17 | 2 | 15 | 100,00 | AFC |
Palestina | 11 | 3 | 6 | 2 | 16 | 7 | 9 | 27,27 | AFC |
Qatar | 14 | 0 | 1 | 13 | 3 | 41 | –38 | 0,00 | AFC |
San Marino | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | UEFA |
Senegal | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 2 | 1 | 100,00 | CAF |
Singapore | 5 | 2 | 1 | 2 | 5 | 6 | –1 | 40,00 | AFC |
Siria | 29 | 5 | 5 | 19 | 31 | 59 | –28 | 17,24 | AFC |
Slovacchia | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | 1 | 100,00 | UEFA |
Somalia | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | 4 | 100,00 | CAF |
Sri Lanka | 5 | 4 | 0 | 1 | 18 | 6 | 12 | 80,00 | AFC |
Sudan | 5 | 1 | 2 | 2 | 2 | 5 | –3 | 20,00 | CAF |
Tagikistan | 2 | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 0 | 50,00 | AFC |
Taiwan | 2 | 2 | 0 | 0 | 7 | 2 | 5 | 100,00 | AFC |
Thailandia | 9 | 3 | 2 | 4 | 18 | 15 | 3 | 33,33 | AFC |
Tunisia | 6 | 2 | 1 | 3 | 2 | 5 | –3 | 20,00 | CAF |
Turkmenistan | 4 | 3 | 0 | 1 | 8 | 5 | 3 | 75,00 | AFC |
Uganda | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 2 | –2 | 0,00 | CAF |
Ungheria | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 4 | –3 | 0,00 | UEFA |
Uzbekistan | 6 | 0 | 2 | 4 | 1 | 8 | –7 | 0,00 | AFC |
Vanuatu | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 1 | 2 | 100,00 | OFC |
Vietnam[N 2] | 5 | 1 | 3 | 1 | 5 | 5 | 0 | 20,00 | AFC |
Yemen | 3 | 2 | 0 | 1 | 7 | 5 | 2 | 66,67 | AFC |
Totale | 394 | 110 | 103 | 181 | 456 | 588 | -132 | 27,92 | — |
- Note
- ^ Comprende le partite contro la Rep. Araba Unita.
- ^ Comprende le partite contro il Vietnam del Sud.
Record individuali
[modifica | modifica wikitesto]Tabella aggiornata al 1º luglio 2023[130][131].
Il grassetto indica giocatori ancora in attività in nazionale.
Record presenze | Record reti | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Pos. | Giocatore | Periodo | Presenze | Reti | Pos. | Giocatore | Periodo | Reti | Presenze | Reti/pr. | |
1 | Hassan Maatouk | 2006-oggi | 109 | 23 | 1 | Hassan Maatouk | 2006-oggi | 23 | 109 | 0.21 | |
2 | Abbas Ahmed Atwi | 2002-2016 | 88 | 8 | 2 | Vardan Ghazaryan | 1995-2001 | 21 | 66 | 0.32 | |
3 | Roda Antar | 1998-2016 | 82 | 20 | 3 | Roda Antar | 1998-2016 | 20 | 82 | 0.24 | |
4 | Youssef Mohamad | 2000-2016 | 81 | 3 | 4 | Mohamad Ghaddar | 2006-2017 | 19 | 46 | 0.41 | |
4 | Mohamad Haidar | 2011-oggi | 81 | 4 | 5 | Levon Altounian | 1956-1967 | 18 | 18 | 1.00 | |
6 | Jamal Taha | 1993-2000 | 71 | 12 | 6 | Haitham Zein | 1997-2004 | 17 | 50 | 0.34 | |
7 | Walid Ismail | 2010-2019 | 69 | 1 | 7 | Mahmoud El Ali | 2007-2012 | 12 | 46 | 0.67 | |
8 | Vardan Ghazaryan | 1995-2001 | 66 | 21 | 7 | Jamal Taha | 1993-2000 | 12 | 71 | 0.11 | |
9 | Hassan Chaito | 2011-2021 | 63 | 6 | 9 | Mardik Tchaparian | 1956-1963 | 10 | 10 | 1.00 | |
10 | Nour Mansour | 2010-oggi | 63 | 2 | 9 | Joseph Abou Mrad | 1953-1967 | 10 | 21 | 0.48 |
Capitani storici
[modifica | modifica wikitesto]Questo elenco comprende i calciatori che per un determinato periodo hanno vestito stabilmente la fascia di capitano.
- 1935 Salah Falah
- 1936 Pierre Gemayel
- 1960-1961 Masoud Boroumand
- 1963 Levon Altonian
- 1966 Joseph Abou Murad
- 1970 Toni Jreij
- 1971 Souheil Rahhal
- Anni '70 Edmond Assaf
- 1988 Hassan Abboud
- 1993 Hassan Ayoub[132]
- 1995-2000 Jamal Taha
- 2001 Ali Fakih
- 2002 Moussa Hojeij
- 2003 Youssef Mohamad[133]
- 2004-2016 Roda Antar[134]
- 2016- Hassan Maatouk
Commissari tecnici
[modifica | modifica wikitesto]Dati aggiornati a 18 giugno 2023.[135].
Allenatore | Periodo | G | V | N | P | % V | Tornei principali |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Sconosciuto | 1940 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,00 | N.D. |
Vinzenz Dittrich | 1953-1955 | 3 | 0 | 1 | 2 | 0,00 | N.D. |
Ljubiša Broćić | 1956 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,00 | N.D. |
Sconosciuto | 1957 | 3 | 1 | 2 | 0 | 33,33 | N.D. |
Joseph Nalbandian | 1958-1969 | 25 | 9 | 2 | 14 | 36,00 | N.D. |
Joseph Abou Murad | 1971-1973 | 5 | 2 | 0 | 3 | 40,00 | Coppa d'Asia 1972 - non qualificato |
Adnan Al Sharqi | 1974-1976 | 6 | 1 | 1 | 4 | 16,67 | N.D. |
Joseph Abou Murad | 1976-1979 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0,00 | Coppa d'Asia 1980 - non qualificato |
Adnan Al Sharqi | 1987-1993 | 15 | 3 | 6 | 6 | 20,00 | Mondiale 1994 - non qualificato |
Sconosciuto | 1995 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0,00 | N.D. |
Terry Yorath | 1995-1997 | 31 | 13 | 10 | 8 | 41,94 | Coppa d'Asia 1996 - non qualificato Mondiale 1998 - non qualificato |
Diethelm Ferner | 1998 | 3 | 1 | 0 | 2 | 33,33 | N.D. |
Mahmoud Saad | 1998-1999 | 19 | 3 | 5 | 11 | 15,79 | N.D. |
Josip Skoblar | 2000 | 16 | 4 | 8 | 4 | 25,00 | Coppa d'Asia 2000 - Fase a gironi |
Theo Bücker | 2001 | 10 | 5 | 4 | 1 | 50,00 | Mondiale 2002 - non qualificato |
Richard Tardy | 2002-2003 | 12 | 3 | 2 | 7 | 25,00 | Coppa d'Asia 2004 - non qualificato |
Mohammad Kwid | 2003 | 2 | 0 | 0 | 2 | 0,00 | Coppa d'Asia 2004 - non qualificato |
Mahmoud Hammoud | 2003 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0,00 | N.D. |
Adnan Hamad | 2004 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | N.D. |
Mahmoud Hammoud | 2004 | 9 | 3 | 1 | 5 | 33,33 | Mondiale 2006 - non qualificato |
Mohammad Kwid | 2004-2005 | 8 | 1 | 4 | 3 | 12,5 | Mondiale 2006 - non qualificato |
Ary Marques | 2005 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | N.D. |
Adnan Al Sharqi | 2006-2008 | 22 | 5 | 6 | 11 | 22,72 | Coppa d'Asia 2007 - non qualificato Mondiale 2010 - non qualificato |
Emile Rustom | 2008-2011 | 18 | 3 | 3 | 12 | 16,67 | Coppa d'Asia 2011 - non qualificato Mondiale 2014 - non qualificato |
Theo Bücker | 2011-2013 | 31 | 7 | 7 | 17 | 22,58 | Mondiale 2014 - non qualificato Coppa d'Asia 2015 - non qualificato |
Giuseppe Giannini | 2013-2015 | 14 | 3 | 6 | 5 | 21,43 | Coppa d'Asia 2015 - non qualificato |
Miodrag Radulović | 2015-2019 | 35 | 13 | 12 | 10 | 37,14 | Mondiale 2018 - non qualificato Coppa d'Asia 2019 - Fase a gironi |
Liviu Ciobotariu | 2019-2020 | 10 | 3 | 3 | 4 | 30,00 | N.D. |
Jamal Taha | 2020-2021 | 7 | 2 | 1 | 4 | 28,57 | Coppa d'Asia 2023 |
Ivan Hašek | 2021-2022 | 13 | 2 | 3 | 8 | 15,38 | Mondiale 2022 - non qualificato |
Aleksandar Ilić | 2022- | 7 | 1 | 2 | 4 | 14,29 | N.D. |
Totale | 318 | 86 | 89 | 143 | 27,04 | 3 su 18 tornei |
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Campionato mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Reti |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
1938 | Francia | Non partecipante | - | - | - | - |
1950 | Brasile | Non partecipante | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Non partecipante | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Non partecipante | - | - | - | - |
1962 | Cile | Non partecipante | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Non partecipante | - | - | - | - |
1970 | Messico | Non partecipante | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non partecipante | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Non partecipante | - | - | - | - |
1982 | Spagna | Non partecipante | - | - | - | - |
1986 | Messico | Non partecipante | - | - | - | - |
1990 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2006 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2014 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2018 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
2022 | Qatar | Non qualificata | - | - | - | - |
2026 | Canada / Stati Uniti / Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
Coppa d'Asia
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Reti |
---|---|---|---|---|---|---|
1956 | Hong Kong | Non partecipante | - | - | - | - |
1960 | Corea del Sud | Non partecipante | - | - | - | - |
1964 | Israele | Non partecipante | - | - | - | - |
1968 | Iran | Non partecipante | - | - | - | - |
1972 | Thailandia | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Iran | Ritirata | - | - | - | - |
1980 | Kuwait | Non qualificata | - | - | - | - |
1984 | Singapore | Non partecipante | - | - | - | - |
1988 | Qatar | Non partecipante | - | - | - | - |
1992 | Giappone | Non partecipante | - | - | - | - |
1996 | Emirati Arabi Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
2000 | Libano | Primo turno | 0 | 2 | 1 | 3:7 |
2004 | Cina | Non qualificata | - | - | - | - |
2007 | Indonesia/ Malaysia Thailandia/ Vietnam | Ritirata durante le qualificazioni | - | - | - | - |
2011 | Qatar | Ritirata | - | - | - | - |
2015 | Australia | Non qualificata | - | - | - | - |
2019 | Emirati Arabi Uniti | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 4:5 |
2023 | Qatar | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 1:5 |
Campionato WAFF
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Reti |
---|---|---|---|---|---|---|
2000 | Giordania | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 3:2 |
2002 | Siria | Primo turno | 0 | 0 | 2 | 0:3 |
2004 | Iran | Primo turno | 0 | 0 | 2 | 1:7 |
2007 | Giordania | Primo turno | 0 | 0 | 2 | 0:4 |
2008 | Iran | Ritirata | - | - | - | - |
2010 | Giordania | Non iscritta | - | - | - | - |
2012 | Kuwait | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 2:3 |
2014 | Qatar | Primo turno | 0 | 1 | 1 | 0:2 |
2019 | Iraq | Primo turno | 1 | 1 | 2 | 3:4 |
Tutte le rose
[modifica | modifica wikitesto]Coppa d'Asia
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa d'Asia 2000
- 1 Fakih, 2 Yenkibarian, 3 Mohamad, 4 Jadir, 5 Al-Naamani, 6 Taha, 7 Chahrour, 8 Hijazi, 9 Zein, 10 Hojeij, 11 Newton, 12 dos Santos, 13 Marcílio, 14 Ghazaryan, 15 Fernandez, 17 F. Antar, 18 Halawi, 19 Reda, 20 R. Antar, 21 Fattal, 22 Sakr, 23 Al-Jamal, CT: Skoblar
- Coppa d'Asia 2019
- 1 Khalil, 2 El Zein, 3 Jounaidi, 4 Mansour, 5 Ayass, 6 Oumari, 7 Maatouk, 8 Chaito "Moni", 9 El-Helwe, 10 M. Haidar, 11 A. Michel Melki, 12 A. Haidar, 13 F. Michel Melki, 14 N. Matar, 15 Faour, 16 Chaitou "Shibriko", 17 Tahan, 18 Ismail, 19 Hamam, 20 Ataya, 21 Taktouk, 22 Jradi, 23 M. Matar, CT: Radulović
- Coppa d'Asia 2023
- 1 Khalil, 2 El Hindi, 3 Sabra, 4 Mansour, 5 Nassar, 6 Zein, 7 Maatouk, 8 Saad, 9 El-Helwe, 10 Haidar, 11 Bugiel, 12 Michel Melki, 13 Khamis, 14 Dhaini, 15 Ayoub, 16 Shour, 17 Al Haj, 18 El Zein, 19 Kuri, 20 Tneich, 21 Matar, 22 Jradi, 23 Sabeh, 24 Bitar, 25 Srour, 26 Chaitou, CT: Radulović
Rosa attuale
[modifica | modifica wikitesto]Lista dei giocatori convocati da Aleksandar Ilić per la Coppa della Federazione calcistica dell'Asia meridionale 2023.
Presenze, reti e numerazione aggiornate al 1º luglio 2023, dopo la partita contro l'India.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | P | Mehdi Khalil | 19 settembre 1991 | 52 | -43 | Al-Faisaly | ||
21 | P | Ali Sabeh | 24 giugno 1994 | 8 | -4 | Nejmeh | ||
23 | P | Antoine Al Douaihy | 18 marzo 1999 | 1 | -1 | Salam Zgharta | ||
2 | D | Abdul Razzak Dakramanji | 22 febbraio 2001 | 3 | 0 | Tripoli | ||
3 | D | Maxime Aoun | 4 marzo 2001 | 3 | 0 | Ansar | ||
4 | D | Mohammad El Hayek | 19 febbraio 2000 | 5 | 0 | svincolato | ||
6 | D | Hussein Zein | 27 gennaio 1995 | 25 | 0 | Al-Ahed | ||
5 | C | Mahdi Zein | 23 maggio 2000 | 13 | 1 | Nejmeh | ||
12 | C | Hasan Srour | 18 dicembre 2001 | 6 | 0 | Al-Ahed | ||
13 | C | George Felix Melki | 23 luglio 1994 | 30 | 1 | Al-Ahed | ||
14 | C | Nader Matar | 12 maggio 1992 | 62 | 3 | Ansar | ||
15 | C | Mouhammed-Ali Dhaini | 1º marzo 1994 | 24 | 0 | Trelleborg | ||
16 | C | Walid Shour | 10 giugno 1996 | 14 | 0 | Al-Ahed | ||
18 | C | Ali Shaitou | 5 ottobre 2002 | 1 | 0 | Bourj | ||
20 | C | Hassan Kourani | 22 gennaio 1995 | 8 | 1 | Nejmeh | ||
22 | C | Ali Tneich | 16 luglio 1992 | 8 | 0 | Ansar | ||
7 | A | Hassan Maatouk | 10 agosto 1987 | 109 | 23 | Ansar | ||
8 | A | Mohamad Omar Sadek | 25 ottobre 2003 | 5 | 1 | Nejmeh | ||
9 | A | Karim Darwich | 2 novembre 1998 | 15 | 1 | Al-Ahed | ||
10 | A | Ali Al Haj | 2 febbraio 2001 | 8 | 1 | Al-Ahed | ||
11 | A | Ali Markabawi | 19 dicembre 2000 | 6 | 0 | Bourj | ||
17 | A | Khalil Bader | 27 luglio 1999 | 10 | 2 | Nejmeh | ||
19 | A | Zein Farran | 21 luglio 1999 | 10 | 0 | Al-Ahed |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 21 dicembre 2023.
- ^ (EN) Asian Cup 2019: Lebanon ready to impress after four-year journey, Sport360, 8 gennaio 2019.
- ^ (AR) الإعلام الرياضي في لبنان بين شباك السياسة والإهمال, su الأخبار. URL consultato il 2 giugno 2021.
- ^ a b لمحة عن الإتحاد | الاتحاد اللبناني لكرة القدم, su web.archive.org, 27 dicembre 2018. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2018).
- ^ تاريخ تاسيس الاتحاد اللبناني لكرة القدم؟, su web.archive.org, 5 aprile 2019. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2019).
- ^ Joseph Frem, A propos de la Sélection de l'Equipe de Beyrouth, in L'Orient, 7 febbraio 1934.
- ^ Joseph Frem, A la F.L.F.A., in L'Orient, 15 febbraio 1934.
- ^ All-Beirut vs TAC, in Al-Kulliyah Review, vol. 3, n. 4, Università americana di Beirut, 30 novembre 1935, p. 317.
- ^ النهضة تهزم التاك والتاك يهزم منتخب بيروت, in An-Nahar, 23 novembre 1935.
- ^ a b c d Hassanin Mubarak e Neil Morrison, Lebanon – International Results – Early History, su RSSSF. URL consultato il 7 ottobre 2018.
- ^ a b (EN) World Football Elo Ratings: Lebanon, su Elo Ratings. URL consultato il 5 dicembre 2018.
- ^ Lebanon outclassed by Palestine selected, in The Palestine Post, 30 aprile 1940. URL consultato il 25 marzo 2020.
- ^ (FR) A. Khadra, La Vie Sportive, in Le Jour, 21 aprile 1942.
- ^ (FR) Plus homogène et plus rapide que l'équipe libanaise. L'équipe syrienne gagne par 4 buts a 1, in Le Jour, 6 maggio 1947.
- ^ (FR) Foot-ball: Le match-revanche Liban-Syrie. L'équipe syrienne gagne par 1 but a 0, in Le Jour, 20 maggio 1947.
- ^ Vinzenz Dittrich, su RapidArchiv. URL consultato il 5 dicembre 2018.
- ^ (EN) Davide Rota, Yugoslav Players and Coaches in Italy, su RSSSF. URL consultato il 5 dicembre 2018.
- ^ a b (EN) Our History, su Camille Chamoun Sports City. URL consultato il 3 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2019).
- ^ Refel Hashim e Hassanin Mubarak, 2nd Pan Arab Games, 1957 (Beirut, Lebanon), su rsssf.com. URL consultato il 20 dicembre 2018.
- ^ a b Asian Coaches Year : Lebanon, su web.archive.org, 22 luglio 2012. URL consultato il 5 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2012).
- ^ (EN) Mikael Jönsson e Erik Garin, Mediterranean Games 1959 (Beirut, Lebanon), su rsssf.com. URL consultato il 20 dicembre 2018.
- ^ (EN) Niel Morrison, Arab Cup 1963 Details, su rsssf.com. URL consultato il 20 dicembre 2018.
- ^ a b (EN) FIFA.com, Live Scores - Lebanon - Matches, su FIFA.com. URL consultato il 16 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2018).
- ^ (EN) Majeed Panahi e Pieter Veroeveren, Asian Nations Cup 1972, su rsssf.com. URL consultato il 18 novembre 2018.
- ^ (EN) Neil Morrison, Bojan Jovanovic, Majeed Panahi e Pieter Veroeveren, Asian Nations Cup 1980, su rsssf.com. URL consultato il 18 novembre 2018.
- ^ Maxim Olenev, Lebanon National Team Coaches (since 1993), su rsssf.com. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ World Cup 1994 qualifications, su rsssf.com. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ (EN) Karel Stokkermans, Asian Nations Cup 1996, su rsssf.com. URL consultato il 18 novembre 2018.
- ^ (EN) Karel Stokkermans e Sergio Henrique Jarreta, World Cup 1998 Qualifying, su rsssf.com. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ (EN) Lebanon's Asian odyssey, su the Guardian, 15 ottobre 2000. URL consultato il 18 novembre 2018.
- ^ (EN) Lebanon - Squad Asian Cup 2000 Lebanon, su worldfootball.net. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ JAMAL TAHA, su abdogedeon.com. URL consultato il 13 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2018).
- ^ Karel Stokkermans, Asian Nations Cup 2000, su rsssf.com. URL consultato il 18 novembre 2018.
- ^ Karel Stokkermans, World Cup 2002 Qualifying, su rsssf.com. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ Wanted: Thinking footballers for the Lions, su TODAYonline. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ a b Asian Nations Cup 2004, su rsssf.com. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ (EN) Buddy makes name for himself in Lebanon, in The Sydney Morning Herald, 31 ottobre 2003.
- ^ World Cup 2006 Qualifying, su rsssf.com. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ (EN) Andre Zlotkowski e Malik Riaz Hai Naveed, Asian Nations Cup 2007, su rsssf.com. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ Buddy hopes we can be friends, in The Sydney Morning Herald, 6 gennaio 2006.
- ^ FFA Home, su Football Federation Australia. URL consultato il 23 maggio 2017.
- ^ Lebanon withdraw from Asian Cup, in BBC News, 1º agosto 2006.
- ^ Lebanon advance to Round 3. URL consultato il 16 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2013).. FIFA.com, 31 ottobre 2007.
- ^ Summary - WC Qualification Asia - Asia - Results, fixtures, tables and news - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ (EN) Allied Newspapers Ltd, Australia, Japan top seeds for 2011 Asian Cup draw, su Times of Malta. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ Official Home of Asian Football (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2009)., the-afc.co, 23 aprile 2008.
- ^ (EN) Lebanon make winning leap, su FIFA.com, FIFA, 22 maggio 2008. URL consultato il 15 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2011).
- ^ Summary - Asian Cup Qualification - Asia - Results, fixtures, tables and news - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ 2014 FIFA World Cup Brazil™ (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2014)., FIFA.com, 25 luglio 2011.
- ^ 2014 FIFA World Cup Brazil™ (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2012)., FIFA.com, 25 luglio 2011.
- ^ Sports :: Football :: Lebanon’s national football team coach Rustom resigns. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2012)., The Daily Star, 3 agosto 2011.
- ^ Sports :: Football :: A new coach and a new philosophy. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011)., The Daily Star, 3 agosto 2011.
- ^ Archived copy, su sport360.com. URL consultato il 19 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2012).
- ^ بوكير مدربا لمنتخب لبنان, su يوروسبورت عربية, 4 agosto 2011. URL consultato il 9 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2018).
- ^ Archived copy, su sport360.com. URL consultato il 19 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2012).
- ^ Sport – UAE’s World Cup hopes in tatters. URL consultato il 2 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2014)., Khaleejtimes.com, 6 settembre 2011.
- ^ 2014 FIFA World Cup Brazil™ Preliminaries: Asia – Matches (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2013)., FIFA.com, 6 settembre 2011.
- ^ Lebanon vs. UAE – 6 September 2011., Soccerway, 6 settembre 2011.
- ^ Lebanon 2–2 Kuwait. URL consultato il 16 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2012)., the-afc.com, 11 ottobre 2011.
- ^ 2014 FIFA World Cup Brazil™ Preliminaries: Asia – Matches (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2013)., FIFA.com, 6 ottobre 2011.
- ^ Lebanon vs. Kuwait – 11 October 2011., Soccerway, 11 ottobre 2011.
- ^ (EN) Jeff Neumann, Sectarian Violence Makes Getting in to Lebanese Soccer Games a Real Bitch, su Vice, 1º marzo 2012. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ Sports :: Football :: Lebanon draws 2–2 with Kuwait in World Cup qualifier. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2019)., The Daily Star, 11 ottobre 2011.
- ^ (EN) Football. Kuwait 0:1 Lebanon - result and match statistics, online - Live-Result - 11.11.2011, su live-result.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ (EN) Lebanon and their march to Brazil 2014, su sportskeeda.com, 16 settembre 2012. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ a b Summary - WC Qualification Asia - Asia - Results, fixtures, tables and news - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ Lebanon vs. Iran - 11 September 2012 - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ (EN) Lebanon head coach reveals anger over match fixing, in BBC Sport, 8 marzo 2013. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ Lebanon National Football team players Mahmoud al-Ali, Ramez Dyoub banned for life, fined USD 15,000 for manipulating results, su lbcgroup.tv. URL consultato il 23 maggio 2017.
- ^ (EN) Uzbekistan vs. Lebanon - Football Match Stats - March 26, 2013 - ESPN, su ESPN.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ South Korea rallies late to draw Lebanon - Sportsnet.ca, su sportsnet.ca. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ a b Summary - Asian Cup Qualification - Asia - Results, fixtures, tables and news - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ (EN) FIFA.com, Giannini: I set the bar high, in FIFA.com, 16 settembre 2013. URL consultato il 7 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2018).
- ^ Mercato. Giannini diventa libanese: due anni a Beirut per guidare la nazionale., La Gazzetta dello Sport, 2 luglio 2013.
- ^ (EN) Lebanon vs. Kuwait - 15 October 2013 - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ (EN) What India can learn from the Lebanese football team, su sportskeeda.com, 24 gennaio 2018. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ (EN) What India can learn from the Lebanese football team, 24 gennaio 2018. URL consultato il 7 novembre 2018.
- ^ Del resto hanno origini libanesi vari calciatori di livello, quali Miguel Layún, attivo nella nazionale del Messico, e Ahmad Elrich, già componente dell'Australia, oltre a Pierre Issa, Mário Zagallo e Branco.
- ^ (EN) Lebanon Draws 2-2 Against Brazil In A Friendly Game, in Blog Baladi. URL consultato il 7 novembre 2018.
- ^ Qatar vs. Lebanon - 9 October 2014 - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ Radulovic to lead Lebanon’s qualification charge | AFC, su web.archive.org, 30 agosto 2017. URL consultato il 10 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2017).
- ^ Radulovic to lead Lebanon's 2018 FIFA World Cup qualification charge, Boxscorenews, 7 maggio 2015.
- ^ (EN) Lebanon coach Miodrag Radulovic ready to take the Cedars to new heights, in Arab News, 22 agosto 2018. URL consultato il 7 novembre 2018.
- ^ a b Summary - WC Qualification Asia - Asia - Results, fixtures, tables and news - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ a b Summary - Asian Cup Qualification - Asia - Results, fixtures, tables and news - Soccerway, su us.soccerway.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- ^ (EN) FIFA.com, Radulovic’s Lebanon continue to climb, in FIFA.com, 14 dicembre 2017. URL consultato l'11 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2018).
- ^ (EN) Benjamin Strack-Zimmermann, Hassan Maatouk, su national-football-teams.com. URL consultato l'11 ottobre 2018.
- ^ (EN) James Montague, Inside the Secret World of Football in North Korea, su Bleacher Report. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ (EN) How Lebanon qualified for the 2019 AFC Asian Cup, su Socceroos. URL consultato il 10 dicembre 2018.
- ^ MENAFN, Kuwait edge win over Lebanon to break record unbeaten run. URL consultato l'11 ottobre 2018.
- ^ (EN) Australia vs Lebanon international friendly preview, teams, Simon Hill analysis, su Fox Sports, 19 novembre 2018. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ (EN) France, Belgium share first-ever joint FIFA ranking – Daily Trust, in Daily Trust, 20 settembre 2018. URL consultato l'11 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2019).
- ^ (EN) Lebanon 4 North Korea 1: Disciplinary record cruelly denies Radulovic's men, Four Four Two, 17 gennaio 2019.
- ^ (AR) الروماني تشوبوتاريو سيتولى تدريب منتخب لبنان (رسمي), su فرانس 24 / France 24, 3 giugno 2019. URL consultato il 7 giugno 2019.
- ^ (AR) أ ف ب, اليمن يخرج لبنان من "غرب آسيا" والعراق يتعادل مع سوريا - البيان, su albayan.ae. URL consultato il 24 novembre 2019.
- ^ (EN) Group E: Lebanon 4–1 DPR Korea, su The AFC. URL consultato il 10 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2019).
- ^ (EN) North and South Korea to Meet in 2022 World Cup Qualifiers, in The New York Times, 17 luglio 2019. URL consultato il 17 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2019).
- ^ (EN) Fifa World Cup 2022 – Fixtures and Standings, su The AFC. URL consultato il 29 aprile 2020.
- ^ (EN) Update on upcoming FIFA World Cup qualifiers in Asia, su FIFA, 9 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
- ^ (EN) Update on upcoming FIFA World Cup qualifiers, su The AFC, 9 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2020.
- ^ (EN) Maroun Mahfoud, Official: Jamal Taha is the new coach for the Lebanese national team, su FA Lebanon, 17 giugno 2020. URL consultato il 17 giugno 2020.
- ^ (AR) إلغاء نتائج كوريا الشمالية.. فرص لبنان بالتأهل تتضاعف, su Lebanon FG, 27 maggio 2021. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2023).
- ^ التصفيات المونديالية: كيف يتأهّل منتخب لبنان رسمياً؟, su Lebanon FG, 29 maggio 2021. URL consultato il 3 giugno 2021.
- ^ (EN) Asian Qualifiers – Group H: Lebanon beat Sri Lanka to boost hopes, su The AFC, 5 giugno 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
- ^ (EN) Asian Qualifiers – Group H: Turkmenistan dent Lebanon's hopes with late win, su The AFC, 9 giugno 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
- ^ Jee-ho Yoo, S. Korea beat Lebanon to wrap up undefeated run in 2nd round in World Cup qualifying, su Yonhap News Agency, 13 giugno 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
- ^ Rami Abou Diab, Historic day for Lebanon, su FA Lebanon, 15 giugno 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
- ^ Five Takeaways from AFC Asian Qualifiers – Road to Qatar Matchday Four, su the-afc.com, The AFC, 12 ottobre 2021. URL consultato il 30 marzo 2022.
- ^ Iran Squanders Lebanon's Last Chance To Qualify For The World Cup [collegamento interrotto], su The News Glory, 29 marzo 2022. URL consultato il 30 marzo 2022.
- ^ (EN) FIFA.com, Lebanon - Association Information, su FIFA.com. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2018).
- ^ (AR) علي حميدي صقر, موسوعة كرة القدم اللبنانية [Enciclopedia di calcio libanese], مؤسسة نوفل للتوزيع, 1995, p. 24, ISBN 0-00-028124-7.
- ^ (HE) Asher Goldberg, נבחרת לבנון בתל-אביב [Lebanon team in Tel Aviv], su football.org.il, 15 marzo 2012. URL consultato il 24 marzo 2020.
- ^ joseph abou mrad, su abdogedeon.com. URL consultato il 24 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2023).
- ^ ADULT LEBANON NATIONAL TEAM HOME JERSEY -- RED WHITE, su Capelli Sport. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ Lebanon National Team - Lebanon National Team - Capelli Sport, su teams.capellisport.com. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ (EN) FIFA.com, 2018 FIFA World Cup Russia™ - Teams - Kuwait, su FIFA.com. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
- ^ (EN) FIFA.com, 2014 FIFA World Cup Brazil™ - Matches - Lebanon-Uzbekistan, su FIFA.com. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2018).
- ^ Nickisposh, My Football Shirt Project: Lebanon, su My Football Shirt Project, 21 novembre 2010. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ (AR) "رجال الأرز قادمون".. قلوبنا مع "الأبطال"!, su almustaqbal.com. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2019).
- ^ (EN) AFC Asian Cup 2019: Official slogans for all the teams announced, 12 dicembre 2018. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ Cedars close to qualifying unbeaten for Asian Cup, in The Daily Star, 27 marzo 2018. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ (AR) علي حميدي صقر, موسوعة كرة القدم اللبنانية [Lebanese Football Encyclopedia], مؤسسة نوفل للتوزيع, 1995, ISBN 0-00-028124-7.
- ^ (EN) joseph abou mrad, su abdogedeon.com. URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2023).
- ^ (EN) FIFA.com, Member Association - Lebanon - Photos, su FIFA.com. URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2018).
- ^ (EN) Camille Chamoun Sports City, su web.archive.org, 14 ottobre 2017. URL consultato il 17 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2017).
- ^ (FR) La Cité Sportive Camille Chamoun renaît de ses cendres, su rdl.com.lb, 1997.
- ^ (EN) Saida International Stadium – StadiumDB.com, su stadiumdb.com. URL consultato l'8 gennaio 2019.
- ^ (EN) Asian Cup 2000 Lebanon - Stadiums, su worldfootball.net. URL consultato l'8 gennaio 2019.
- ^ Maroun Mahfoud, Lebanon - List of International Matches, su rsssf.org, 26 luglio 2023. URL consultato il 27 luglio 2023.
- ^ Lebanon Most-Capped Players, su falebanon.com.
- ^ Lebanon Top Scorers, su falebanon.com.
- ^ Nel 1993, Issam Kobeissy fu captaino in assenza di Hassan Ayoub.
- ^ Nel 2003, Faisal Antar e Roda Antar furono capitani in assenza di Youssef Mohamad.
- ^ Tra il 2004 e il 2016, Youssef Mohamad fu capitano in assenza di Roda Antar.
- ^ FIFA (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2018)., AFC. URL consultato il 2 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2012)., RSSSF., Football Database.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Federazione calcistica del Libano
- Calcio in Libano
- Nazionale di beach soccer del Libano
- Nazionale di calcio a 5 del Libano
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla nazionale di calcio del Libano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (AR) Sito ufficiale [collegamento interrotto], su the-lfa.com.
- (AR) Sito ufficiale, su the-lfa.com.lb.
- (DE, EN, IT) Nazionale maschile di calcio del Libano, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.