Nella Marchesini

Nella Marchesini (Marina di Massa, 6 ottobre 1901Torino, 17 agosto 1953) è stata una pittrice e illustratrice italiana.

Nata a Marina di Massa in Toscana, si trasferì con la sua famiglia a Torino nel 1916.[1] Assieme alle sorelle Maria e Ada entrò a far parte della cerchia intellettuale torinese che ruotava attorno a Piero Gobetti, fondatore della rivista Energie Nove. Conobbe e frequentò intellettuali di spicco come Carlo Levi, Federico Chabod, Natalino Sapegno.[2]

Il pittore italiano Felice Casorati nella sua casa di Torino. Al centro il suo dipinto Silvana Cenni realizzato nel 1922.

Nel 1920 fu presentata da Gobetti a Felice Casorati e cominciò a frequentarne lo studio di via Galliari insieme al giovane Silvio Avondo, divenendo presto l'allieva prediletta del maestro torinese. Successivamente altri allievi confluirono alla scuola per periodi più o meno lunghi. Tre gli altri Mario Bionda, Tina Mennyey, Paola Levi-Montalcini e Lalla Romano.[3]. Alla figura della Marchesini potrebbe aver fatto riferimento Casorati nel suo Ritratto di Silvana Cenni.[2], tale ipotesi non è tuttavia supportata da elementi oggettivi.

Nel 1930 sposò Ugo Malvano laureato in medicina non svolse mai la professione medica avendo scelto di dedicarsi alla pittura.[4]. Il 1930 sancì anche il distacco di Marchesini dalla scuola di Casorati: ispirata dagli artisti Giotto, Piero di Cosimo e Masaccio, Marchesini sperimentò la cosiddetta "poetica degli affetti", cogliendo l'interiorità dei soggetti, come si nota in Donne assise con bambino (1925), Due nudi nello studio (1932) e Bimbi e figura in un interno (1942).[2] , concentrandosi in particolare sull'ambiente famigliare, le cui figure campeggiano in numerose opere.

Marchesini fu inoltre un'illustratrice: suoi sono i disegni dell'edizione italiana del 1927 de I cadetti di Aleksandr Ivanovič Kuprin.[5] Illustrò inoltre Cinque bambini e tre mondi (1952) di Ada Prospero, vedova di Gobetti che nel 1937 sposò Ettore Marchesini, fratello di Nella.[6] Si occupò inoltre dei disegni di un racconto manoscritto da lei stessa intitolato La gran festa di mezzo maggio.[7] Il disegno di Marchesini si discosta dallo stile dei suoi contemporanei come Carlo Nicco, Massimo Quaglino o Teonesto Deabate (artisti del periodico Cuor d'oro), per avvicinarsi invece a quello del suo maestro Casorati.[8]

Espose alla I Quadriennale nazionale d'arte di Roma (1931), alla Biennale di Venezia (1932) e alla II Quadriennale nazionale d'arte di Roma (1935). In quegli anni diede alla luce i figli Laura, Renzo e Anna. Durante la seconda guerra mondiale si riparò in Valchiusella. Risalgono a quel periodo molte nature morte e i paesaggi di Drusacco Canavese.[9] . Nel 1945 le illustrazioni per Le Laudi di Jacopone da Todi e per l' Aminta di Torquato Tasso.[2]

Nel dopoguerra si fece vivo il confronto con Picasso e Matisse, come si vede dalle opere Nudo sulla trapunta rossa (1951) e Tre donne (1952).[2] Nel 1946 espose insieme a suo marito Ugo alla "Bussola" di Torino[10] e nel 1950 partecipò alla Jubilee Exhibition 1900-1950 del Women's International Art Club di Londra. Morì nel 1953.[1]

  • Suonatrici di mandola (1925-1926)
  • Padre e figlie (1926)
  • Colazione frugale (il padre) (1925-1928)
  • Donna che legge il giornale (la madre) (1925-1928)
  • Casa rosa (1925-1928)
  • Ragazza col ramo d'ulivo (la sorella Dadi) (1925-1930)
  • Donne con il ventaglio (1925-1928)
  • Dadi col vestito a fiori (1929)
  • Il padre nello studio (1925-1928)
  • Il mappamondo (1925-1928)
  • La madre con il libro (1930-1935)
  • Donne intorno al tavolo (1926-1928)
  • Autoritratto con pianoforte (1933 o 1937)
  • I familiari (1930-1935)
  • Composizione con uova (1930-1935)
  • Laura con la rosa (1938-1940)
  • Dal giardino di Drusacco (1942-1944)
  • Autoritratto nel giardino (1945-1948)
  • Drusacco, sole velato (1944-1945)
  • Sulle pietre del Chiusella (1942-1944)
  • Renzo sotto il pero (1942-1944)
  • Anna col vestito alla marinara (1944-1946)
  • Persone di famiglia (1948-1950)
  • Fratelli (1945-1946)
  • Caritas (1948-1950)
  • Madre (1949-1950)
  1. ^ a b Biografia, su nellamarchesini.it.
  2. ^ a b c d e Maurizio Cecchetti, Riscoperte. La poetica degli affetti di Nella Marchesini, su avvenire.it, 18 agosto 2019.
  3. ^ L. Riccio (a cura di), Nella Marchesini, Torino, Le Immagini, Studio d'arte contemporanea, 1989, p. 20.
  4. ^ Francesca Lombardi, Ugo Malvano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007. URL consultato l'11 luglio 2021.
  5. ^ Nella Marchesini. Disegni 1920-1952, 1994, pp. 91-93.
  6. ^ G. Fofi, Tra memorialistica e narrativa, in Mezzosecolo. Materiali di ricerca storica, n. 7, Annali 1987-1989, pp. 314-315.
  7. ^ Cesare Pianciola, Nella Marchesini illustratrice di Cadetti di Kuprin nella traduzione di Ada Gobetti, in Cahiers d'études italiennes, pp. 85-94, DOI:10.4000/cei.1610.
  8. ^ Nella Marchesini. Disegni 1920-1952, 1994, p. 9.
  9. ^ Nella Marchesini. La vita nella pittura. Opere dal 1920 al 1953, su gamtorino.it.
  10. ^ Giovanna Romano, Percorso di Nella Marchesini (PDF), in Nella Marchesini. Una storia familare, Galleria del Ponte, p. 8.
  • Nella Marchesini. Disegni 1920-1952, Torino, Galleria Le Immagini, 1994.

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