Nummio Emiliano Destro (prefetto del pretorio)
Nummio Emiliano Destro | |
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Prefetto del pretorio dell'Impero romano | |
Nome originale | Nummius Aemilianus Dexter |
Padre | Paciano |
Proconsolato | d'Asia da 379 al 387 |
Nummio Emiliano Destro (in latino: Nummius Aemilianus Dexter; fl. 379-395) è stato un politico romano di età imperiale, legato all'imperatore suo conterraneo Teodosio I.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del vescovo di Barcellona Paciano, Destro fu proconsole d'Asia da 379 al 387, dove probabilmente aveva seguito lo spagnolo Teodosio I.[1] In tale veste dedicò una statua in Efeso a Teodosio il vecchio, padre dell'imperatore.
Nel 387 divenne comes rerum privatarum della corte orientale; dopo la fine del suo incarico proconsolare, alcuni asiatici gli dedicarono una statua nella sua città d'origine.[2]
Nel 395, dopo la morte di Teodosio, fu Prefetto del pretorio d'Italia (attestato in carica tra marzo e novembre).
Fu un cristiano zelante; scrisse alcune opere storiche, che ispirarono Sofronio Eusebio Girolamo a comporre il De viris illustribus, opera dedicata a Destro e celebrante anche suo padre Paciano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- André Chastagnol - Ignazio Tantillo, Aspects de l'antiquité tardive, L'Erma di Bretschneider, 1994, ISBN 8870628620, p. 40.
- «Nummius Aemilianus Dexter 3», The Prosopography of the Later Roman Empire, volume 1, Cambridge University Press, 1992, ISBN 0521072336, p. 251.