Olena Teliha
Olena Ivanivna Teliha (in ucraino Олена Іванівна Теліга?) (Il'ïns'ke, 21 luglio 1906 – Kiev, 21 febbraio 1942) è stata una poetessa e attivista ucraina.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Olena Teliha nacque con il nome Elena Ivanovna Šovgeneva (in russo Елена Ивановна Шовгенева?) nel villaggio di Il'ïns'ke, nei pressi di Mosca in Russia dove i suoi genitori solevano trascorrere le vacanze. Vi sono diversi villaggi con quel nome nei dintorni e non è noto quale esattamente fosse il luogo di nascita di Olena[1]. Il padre era ingegnere civile mentre la madre proveniva da una famiglia di religiosi ortodossi russi.
Nel 1918 la famiglia si trasferì a Kiev dove il padre divenne ministro della neocostituita Repubblica Popolare Ucraina[2]. A Kiev vissero per tutto il periodo della guerra di indipendenza ucraina, quando i bolscevichi presero il potere il padre si trasferì in Cecoslovacchia seguito nel 1923 dal resto della famiglia[1]. Negli anni della Repubblica Popolare Ucraina Olena sviluppò un forte interesse per la lingua e la letteratura ucraina. A Praga frequentò l'istituto pedagogico ucraino[3] dove studiò storia e filologia. Incontrò un gruppo di giovani poeti ucraini e iniziò a comporre poesie.
Dopo il matrimonio si trasferì a Varsavia dove visse fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1939, come molti altri giovani ucraini che frequentava, entrò nell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini, diventò un'attivista in ambito culturale e educativo[4].
Nel 1941, Olena e il marito Mychajlo Teliha tornarono a Kiev[4], dove lei proseguì la sua attività come attivista culturale e letteraria guidando l'unione degli scrittori ucraini e pubblicando un settimanale culturale e artistico nazionalista[4] chiamato "Litavry". Molte delle sue attività erano malviste dalle autorità naziste. Nonostante l'arresto dei suoi colleghi del quotidiano Ukrayins'ke Slovo ("mondo ucraino") dal quale dipendeva il suo settimanale, ignorò i rischi e proseguì la sua attività. Rifiutò la fuga dichiarando che mai più sarebbe andata in esilio[2].
Venne infine arrestata dalla Gestapo e uccisa, all'età di 35 anni a Babij Jar, Kiev[1] insieme al marito[4]. Nella cella in cui fu reclusa scrisse sul muro le sue ultime parole: "Qui fu sepolta e da qui andò alla sua morte Olena Teliha".
Commemorazione
[modifica | modifica wikitesto]Il 19 luglio 2007 la Banca nazionale ucraina emise una moneta commemorativa dedicata a Olena Teliha.[5]
Il 25 febbraio 2017 venne eretto un monumento commemorativo a Babij Jar consacrato dal primate della Chiesa ortodossa ucraina di Kiev Filarete.
A breve distanza dalla torre della televisione di Kiev si trova il monumento che ricorda lei e le altre vittime della Gestapo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Ukrainian poet-heroine Olena Teliha, 1906 – 1942], su brama.com, 20 luglio 2006. URL consultato il 17 aprile 2017] (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2018).
- ^ a b Life is not to be sold for a few pieces of silver – The life of Olena Teliha by Ludmyla Yurchenko, CYM, the Ukrainian Youth Association
- ^ (EN) Olena Teliha, su ucrdc.org, Ukrainian Canadian Research and Documentation Centre. URL consultato il 17 aprile 2017.
- ^ a b c d (EN) 1942: Mykhailo and Olena Teliha, Ukrainian artists, su executedtoday.com. URL consultato il 17 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2018).
- ^ Jubilee Coin "Olena Teliha" Archiviato il 17 gennaio 2009 in Internet Archive., Banca nazionale ucraina
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua ucraina dedicata a Olena Teliha
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Olena Teliha
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Olena Teliha, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20540183 · ISNI (EN) 0000 0001 1749 3364 · Europeana agent/base/71085 · LCCN (EN) n81003875 · GND (DE) 12153796X · J9U (EN, HE) 987007270923205171 |
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