Ontaneta di Croviana

Parco Ontaneta di Croviana
Tipo di areaZona Speciale di Conservazione, sito di Interesse Comunitario, zona natura 2000
Codice WDPA555528570
Cod. Natura 2000IT3120117
StatiItalia (bandiera) Italia
ProvinceTrentino
ComuniCroviana, Monclassico
Superficie a terra28 ettari ha
GestoreProvincia Autonoma di Trento
Mappa di localizzazione
Map

L'Ontaneta di Croviana è una Zona speciale di conservazione (ZSC) designata come Sito di interesse comunitario (SIC) nell'ambito della Natura 2000 (codice IT3120117). Situata nei comuni di Croviana e Monclassico, in Val di Sole, è una delle poche aree umide di fondovalle della regione, caratterizzata da ontanete e zone di risorgiva, ambienti di fondamentale importanza per la conservazione della biodiversità, si estende per circa 28 ettari a una quota media di 725 metri sul livello del mare, lungo il corso del fiume Noce. Il territorio è principalmente boschivo e attraversato da numerosi corsi d’acqua alimentati da risorgive, che garantiscono la presenza di ecosistemi ricchi e diversificati.[1]

Flora e habitat

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L’Ontaneta di Croviana ospita una vegetazione prevalentemente ripariale, con ontaneti, canneti e prati pingui. I boschi ripariali, in particolare, sono composti da ontano bianco (Alnus incana), salici (Salix spp.) e pioppo (Populus spp.), con abbondante vegetazione arbustiva e stratificazione del sottobosco, che favorisce un ricco ecosistema sia per flora che per fauna.

Specie vegetali

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Oltre alla vegetazione dominante, sono presenti specie erbacee tipiche delle zone umide, che offrono importanti risorse trofiche per insetti e altri piccoli animali. Nei prati pingui si trovano numerose specie di fiori selvatici, che svolgono un ruolo essenziale come fonte di nettare per i lepidotteri e altri impollinatori. Alcune specie vegetali presenti sono inserite nelle liste rosse locali, considerate di rilievo per la loro rarità e specificità ambientale.

Tipologie di habitat

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Gli habitat principali dell’Ontaneta di Croviana sono:

  • Boschi ripariali di ontano e salice: fondamentali per la protezione idraulica e la conservazione della biodiversità delle zone di fondovalle.
  • Zone umide di risorgiva: ricche di specie igrofile e fondamentali per la sopravvivenza della fauna acquatica.
  • Prati pingui e canneti: ospitano una notevole varietà di insetti e sono utilizzati come aree di alimentazione da molte specie di uccelli e farfalle.[2]

La fauna dell'Ontaneta è estremamente diversificata e include specie di interesse sia comunitario che locale.

Gli invertebrati presenti nel sito sono stati oggetto di numerosi studi per il loro valore come bioindicatori:

  • Macroinvertebrati bentonici: questi organismi, tra cui crostacei e bivalvi, sono indicatori della qualità delle acque e delle risorgive dell’area.
  • Coleotteri Carabidi: i carabidi presenti rappresentano comunità tipiche di ambienti boschivi umidi; tra questi, alcune specie come il Trichotichnus nitens sono rare e di grande interesse biogeografico poiché il loro areale si estende alle Alpi Orientali.
  • Lepidotteri Ropaloceri: comprendono sia specie comuni che rare come Apatura iris e Nymphalis antiopa, strettamente legate agli ambienti di margine boschivo e alle essenze arboree del biotopo.

Tra i vertebrati, spiccano diverse specie di uccelli, mammiferi e anfibi:

  • Uccelli: la ZSC ospita 31 specie di uccelli nidificanti, tra cui alcune protette dalla Direttiva Uccelli, come l’averla piccola (Lanius collurio), la cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris) e il rigogolo (Oriolus oriolus).
  • Anfibi e Rettili: l’alta qualità ecologica dell'Ontaneta ha permesso la presenza di specie come la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) e la rana temporaria (Rana temporaria), benché vi sia scarsità di siti riproduttivi.
  • Mammiferi: l'area funge da corridoio ecologico per cervi (Cervus elaphus), caprioli (Capreolus capreolus) e occasionalmente per l'orso bruno (Ursus arctos), che utilizzano la ZSC come passaggio tra i due versanti della Val di Sole.

Specie d'interesse comunitario

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La ZSC protegge alcune specie vertebrate di interesse comunitario elencate negli allegati della Direttiva Habitat, come la trota marmorata (Salmo marmoratus) e lo scazzone (Cottus gobio). La trota marmorata utilizza i corsi d'acqua della ZSC per la riproduzione, mentre lo scazzone popola prevalentemente il vecchio alveo fluviale.[2]

Pressioni e minacce

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Il sito dell’Ontaneta di Croviana è minacciato da numerosi fattori di pressione, sia naturali che antropici:

  • Attività Agricola: l’uso di fertilizzanti e pesticidi nelle aree agricole circostanti può influire negativamente sulla qualità dell'acqua.
  • Gestione Idraulica e Ciclabile: la regolazione delle portate del fiume Noce ha comportato un abbassamento della falda freatica, che minaccia le zone umide, mentre la vicinanza della pista ciclabile può introdurre disturbo ambientale.
  • Sfruttamento delle Risorse Idriche: la zona è soggetta a sfruttamento per l'irrigazione e occasionalmente per l'acquacoltura, con un potenziale rischio di alterazioni nella qualità dell'acqua.

Questi fattori rischiano di ridurre la funzionalità ecologica dell'area, rendendo necessario un controllo delle attività umane e una gestione mirata per la conservazione della biodiversità.[2]

Obiettivi e strategie di conservazione

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Il piano di gestione per la ZSC Ontaneta di Croviana mira alla conservazione e al miglioramento degli habitat e delle specie presenti, con un approccio integrato che tiene conto delle esigenze ecologiche e delle attività economiche della zona. Le principali strategie includono:

  • Misure di Conservazione degli Habitat: garantire il mantenimento dell’ontaneta e delle zone umide attraverso il controllo delle risorse idriche e l'attuazione di interventi per prevenire l’invasione di specie vegetali meno igrofile.
  • Interventi per la Fauna: monitoraggio delle specie a rischio, specialmente quelle rare e inserite negli allegati della Direttiva Habitat e Uccelli. Si prevede, inoltre, di mantenere aree aperte per favorire la biodiversità, con interventi di gestione forestale selettiva.
  • Attività di Educazione e Sensibilizzazione: promuovere la sensibilizzazione della popolazione locale e dei visitatori, per aumentare la consapevolezza sui valori ecologici dell’area.
  • Rete Ecologica e Corridoi Faunistici: sviluppare collegamenti ecologici con altre aree protette per facilitare il movimento delle specie, limitando l’isolamento biologico della ZSC.[2]

Inquadramento normativo e gestione

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L'Ontaneta di Croviana è protetta dalle normative della rete Natura 2000, che prevedono piani di gestione specifici e misure di conservazione adeguate. Le direttive europee, in particolare la Direttiva Habitat (92/43/CEE) e la Direttiva Uccelli (2009/147/CE), stabiliscono gli obiettivi di tutela per habitat e specie di interesse comunitario. A livello locale, la Provincia Autonoma di Trento ha recepito queste direttive con la Legge Provinciale n.11/2007, la quale prevede anche la collaborazione tra enti locali e associazioni ambientaliste per garantire una gestione partecipativa e integrata del sito.[2]

  1. ^ Parco fluviale alto noce, su parcofluvialealtonoce.tn.it.
  2. ^ a b c d e Parco fluviale alto noce (PDF), su parcofluvialealtonoce.tn.it.

Voci correlate

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