Oyace

Oyace
comune
(IT) Comune di Oyace
(FR) Commune d'Oyace
Oyace – Stemma
Oyace – Bandiera
Oyace – Veduta
Oyace – Veduta
Panorama invernale di Oyace
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoStefania Clos (lista civica) dal 30-9-2020
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°51′N 7°23′E
Altitudine1 377 m s.l.m.
Superficie30,56 km²
Abitanti202[1] (31-07-2023)
Densità6,61 ab./km²
FrazioniBérrioz, Chez les Brédy, Gallian, La Crétaz (chef-lieu), Sergnau, Condemine, Closé, Bouyoz, Chez les Chenaux, Grenier, Vernosse, Voisinal, Pied-de-Ville, La Rissaz
Comuni confinantiBionaz, Nus, Ollomont, Quart, Valpelline
Altre informazioni
Cod. postale11010
Prefisso0165
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007047
Cod. catastaleG012
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 313 GG[3]
Nome abitanti(FR) Rossons
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Oyace
Oyace
Oyace – Mappa
Oyace – Mappa
Posizione del comune di Oyace all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Oyace (pron. fr. AFI: [ɔjas]) è un comune italiano di 202 abitanti[1] della Valle d'Aosta centrosettentrionale.

Geografia fisica

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Oyace è il primo comune della val di Bionaz, che si divide dalla Valpelline a monte del capoluogo omonimo. Oyace sorge a 1377 m s.l.m. sulla destra orografica del torrente Buthier.

In inverno le temperature sono particolarmente rigide. La Valpelline è conosciuta localmente come Combe Froide (in francese) o Coumba fréda (in patois), cioè la "valle fredda", per via del suo clima particolarmente rigido.

Il toponimo latino è Ojacium[5], anticamente Castum Agaciæ[6] o Agacium[7]. Cfr. la non lontana Ayas o il torrente Ayasse.

In epoca fascista, il toponimo fu italianizzato in Oiasse, dal 1939[8] al 1946.

La Baronia di Quart, Valpelline e Oyace fu tra le più importanti del Ducato di Savoia: essa era in mano alla famiglia De la Porte Saint-Ours o De Porta Sancti Ursi.[9]

In epoca medievale i Signori di Oyace, di cui sappiamo poco, furono infeudati nel cosiddetto castello di Oyace, feudo di cui oggi resta memoria nella presenza della torre castellata detta Tornalla; probabilmente per la loro cattiva condotta tali Signori di Oyace furono destituiti e la loro casaforte distrutta.[10]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 aprile 1994.[11]

«Di rosso, alla torre ottagonale (tre lati visibili), priva di merli, d’argento, murata e finestrata di nero; al capo d’argento, caricato dalla mezzaluna calante, posta in banda, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nello stemma è rappresentata la torre detta Tornalla.

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Notevole la torre che domina la vallata: a pianta ottagonale, già citata in documenti del XII secolo, è detta Tornalla. Altri monumenti:

  • il Ponte della Betenda: un primo ponte venne costruito nel 1352 in legno, quello che attualmente scavalca l'orrido di Betenda, una forra profonda scavata dal Buthier raccogliendo le acque provenienti dal ghiacciaio delle Grandes Murailles, risale al 1688 ed è in pietra[12]
  • la maison detta "La Tour de Valpelline", di epoca medievale, appartenuta al Conte di Savoia[13]
  • la Chiesa parrocchiale di San Michele
  • la Cappella a Verdonaz, detta anche Santuario di Notre-Dame-des-Neiges o santuario di Verdonaz, a 2317 m s.l.m.
  • il "faggio di Voisinal", albero monumentale centenario di proprietà privata[13]

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[14]

Lingue e dialetti

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Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.

In località La Crétaz 1 ha sede la biblioteca comunale, intitolata a Aimé Chenal, coautore del dizionario francese-patois valdostano (Nouveau dictionnaire du patois valdôtain) insieme a Raymond Vautherin. Particolarmente rilevante è la sezione dedicata al mondo dell'alpinismo e della letteratura locale e sulla montagna[15].

Il 5 agosto si svolge il pellegrinaggio della Madonna delle Nevi (Notre-Dame-des-Neiges) al santuario di Verdonaz (pron. "Verdonà").

Carnevale della Combe Froide

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A carnevale, di grande interesse la sfilata delle Landzette, le maschere tradizionali della Combe Froide. Tali maschere sono ispirate alla divisa delle truppe napoleoniche, che seminarono il terrore al loro passaggio nel maggio del 1800. Per esorcizzare questo evento, la popolazione della Combe Froide, la zona della Valpelline e della Valle del Gran San Bernardo, ha elaborato nei secoli una coloratissima parodia delle divise militari dell'epoca, e il giorno del carnevale percorrono tutti i comuni delle due vallate in maniera estremamente chiassosa e festosa.

Amministrazione

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Il municipio di Oyace

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 giugno 1985 29 maggio 1990 Giulio Venturini Democrazia Cristiana Sindaco [16]
29 maggio 1990 29 maggio 1995 Ettore Favre uv Sindaco [16]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Ettore Favre uv Sindaco [16]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Ettore Favre lista civica Sindaco [16]
9 maggio 2005 25 maggio 2010 Massimo Chenal lista civica Sindaco [16]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Remo Domaine lista civica Sindaco [16]
27 maggio 2015 22 settembre 2020 Remo Domaine Sindaco [16]
23 settembre 2020 in carica Stefania Clos lista civica Sindaco [16]

Oyace è gemellato con:

Sport tradizionali

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Ad Oyace, come in altri comuni valdostani, si praticano sport tradizionali come il fiolet[17] e la pétanque.

Sul territorio comunale è possibile praticare vari sport invernali ed estivi. Numerosi gli itinerari possibili: si pratica trekking e sono possibili escursioni invernali con le ciaspole. Presente un bivacco, il Bivacco La Lliée. Il comune è attraversato dall'Alta via della Valle d'Aosta n. 1, percorsa anche dal Tor des Géants. Alcune escursioni someggiate, con tappa a Oyace, sono organizzate lungo la Valpelline.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  5. ^ DIZIONARIO GEOGRAFICO - Di GOFFREDO CASALIS, Vol XIII, Torino 1845
  6. ^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
  7. ^ Comune di Oyace Archiviato il 26 agosto 2012 in Internet Archive. sul sito ufficiale del Turismo in Valle d'Aosta
  8. ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
  9. ^ Jean-Baptiste de Tillier, p. 105 (14).
  10. ^ Jean-Baptiste de Tillier, p. 40.
  11. ^ D.P.R. di concessione del 27 aprile 1994 (PDF).
  12. ^ Comunità Montana Grand Combin (a cura di), Guida rurale della Valle d'Aosta, 2009, p.27.
  13. ^ a b Monumenti e luoghi da visitare, www.naturavalp.it, accesso il 21 gennaio 2018.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Comune di Oyace - Biblioteca Comunale, su comune.oyace.ao.it. URL consultato il 18 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2022).
  16. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  17. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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