Palazzo Arcivescovile (Milano)

Palazzo Arcivescovile
La facciata settecentesca con il portale di Pellegrino Tibaldi
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàMilano
IndirizzoPiazza Fontana, 2
Coordinate45°27′48″N 9°11′34.84″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneFine XVI secolo (rifacimenti del XVIII secolo)
StileNeoclassico
Usopalazzo arcivescovile
Realizzazione
ArchitettoPellegrino Tibaldi (costruzione), Giuseppe Piermarini (rifacimenti)

Il palazzo Arcivescovile è un palazzo cinquecentesco di Milano, in parte modificato in forme neoclassiche a fine Settecento. Storicamente appartenuto al Sestiere di Porta Romana, si trova in piazza Fontana ed è la residenza ufficiale dell'arcivescovo di Milano[1].

Storia e descrizione

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Benché una sede arcivescovile esistesse dal XII secolo, il palazzo risale all'intervento di Carlo Borromeo nel XVI secolo, che volendo abitare stabilmente nel palazzo, ne ordinò un completo rifacimento. I lavori furono affidati come consuetudine dell'arcivescovo a Pellegrino Tibaldi, che iniziò i lavori di rifacimento dal 1565. Del precedente palazzo rimangono tracce di finestre e fregi in terracotta sulla facciata laterale in piazza Duomo, sulla facciata posteriore su via delle Ore, e nel portico di ingresso[1].

La facciata deve il suo aspetto a Giuseppe Piermarini, che ristrutturò il palazzo nel 1784. L'elemento di maggior interesse è il portale manierista del Tibaldi. All'interno, degno di nota è il Cortile della Canonica, che con il doppio ordine di archi a tutto sesto in bugnato, esempio dell'austera architettura voluta dallo spirito della controriforma[2].

  1. ^ a b Lanza, p. 81.
  2. ^ Lanza, p. 83.
  • Attilia Lanza, Marilea Somarè, Milano e i suoi palazzi: porta Orientale, Romana e Ticinese, Vimercate, Libreria Meravigli editrice, 1993.

Voci correlate

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