Palazzo Vescovile (Potenza)

Palazzo Vescovile
Episcopio di Potenza
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneBasilicata
LocalitàPotenza
Indirizzolargo Duomo 3
Coordinate40°38′25.04″N 15°48′21.28″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVII - XVIII secolo
Usopalazzo vescovile
Piani3
Realizzazione
Costruttoremaestranze lucane
ProprietarioArcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo
CommittenteAchille Caracciolo

Il Palazzo Vescovile di Potenza è la residenza del vescovo dell'Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo e sede della relativa Curia. Si trova nel centro storico in largo Duomo, a sinistra della Cattedrale di San Gerardo.[1]

Il palazzo venne fatto costruire per volere del vescovo di Potenza Andrea Caracciolo, in carica dal 1616 al 1623[2], e fu completato tra il XVII ed il XVIII secolo.[1] Nel 1799 fu il teatro del brutale assassinio del vescovo e intellettuale Giovanni Andrea Serrao per mano dei sanfedisti che si opponevano ai giacobini durante i moti del 1799.[3][4]

L'edificio ha subito diversi interventi di manutenzione e restauro conservativo: il primo all'inizio del XX secolo, durante l'episcopato dei vescovi Monterisi prima e Razzoli poi; il secondo tra il 1947 e il 1950, con il vescovo Bertazzoni, a seguito della distruzione del palazzo a causa dei bombardamenti occorsi durante il secondo conflitto mondiale; il terzo voluto dal vescovo Vairo dopo i danni dovuti al terremoto del 1980.[1]

Il palazzo, realizzato in muratura portante in pietra locale, è un imponente struttura su pianta rettangolare che nel passato fungeva anche da cinta muraria poiché si sviluppava lungo la strada extramurale.[1][2] Nonostante i restauri subiti nel corso del tempo, l'edificio conserva invariato il suo aspetto architettonico originale.[1][2] Il prospetto frontale si presenta in pietra a faccia vista, con un portale sormontato da un cornicione con lo stemma vescovile di Augusto Bertazzoni retto da una coppia di lesene; lungo il cornicione si estende una finestra-balcone con architrave in pietra sagomata.[1] Al piano terra si trovano l'atrio di ingresso, gli uffici della Curia ed il vestibolo che custodisce alcuni dei beni artistici del palazzo; al primo piano si trovano gli alloggi vescovili ed una pregevole cappella per uso interno; l'ultimo piano è interamente occupato da piccoli appartamenti.[1]

Beni artistici

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Sarcofago di San Gerardo databile tra il II ed il III secolo, custodito nel Palazzo Vescovile di Potenza

Il palazzo vescovile conserva il sarcofago che in passato custodiva le spoglie del vescovo San Gerardo di Potenza. Il sarcofago, di marmo strigliato, databile tra II e III secolo, presenta ai suoi angoli due eroti con due fiaccole rivolte verso il basso in segno di lutto, mentre nel riquadro centrale sono scolpite le figure delle tre grazie.[1][3] Nello stesso vestibolo in cui si trova il sarcofago è situato anche una statua del Sacro Cuore di Gesù.[1] La cappella del primo piano ospita un altare in marmo policromo proveniente dalla chiesa di San Francesco e un crocifisso in maiolica su struttura in legno con decorazioni dorate, entrambi opera di Francesco Carbotti.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i j Sergio Scavone, Episcopio di Potenza.
  2. ^ a b c Rocchina Mecca, PALAZZO VESCOVILE | I Luoghi del Cuore - FAI, su fondoambiente.it. URL consultato il 30 luglio 2020.
  3. ^ a b Annamaria Scalise, Palazzo Vescovile - Comune di Potenza.
  4. ^ Cronologia della repubblica giacobina napoletana. Nona puntata. 17-25 febbraio 1799. Una rivoluzione antifeudale e, insieme, antiborghese. A Potenza è trucidato dai sanfedisti il vescovo A. Serrao. – Gennaro Cucciniello, su gennarocucciniello.it. URL consultato il 17 novembre 2018.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • Annamaria Scalise, Palazzo Vescovile - Comune di Potenza, su comune.potenza.it. URL consultato il 29 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  • Episcopio di Potenza, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 luglio 2020.