Periodici fascisti

Durante il fascismo in Italia, vi fu una pubblicistica apertamente schierata con il fascismo, ad opera di dirigenti del Partito Nazionale Fascista o di giornalisti fiancheggiatori del regime. Molte furono le riviste, mentre il quotidiano principale fu Il Popolo d'Italia, fondato dal Duce stesso.

  • Corrispondenza Repubblicana (ottobre 1943-aprile 1945)
  • La Repubblica Fascista, fondata a Milano da Carlo Borsani (gennaio 1944-aprile 1945)
  • Il Regime Fascista, Cremona, (novembre 1943-aprile 1945)
  • Il Popolo Vicentino (ottobre 1943-aprile 1945) direttore Angelo Berenzi
  • Il Lavoro (febbraio-aprile 1945)
  • L'Italia del Popolo (marzo-aprile 1945)
  • L'Italia Repubblicana Trieste
  • Sveglia!, (agosto 1944- aprile 1945)
  • Italia e Civiltà, Firenze, (gennaio-giugno 1944)
  • La Cambusa, (settembre 1943-gennaio 1945), organo ufficiale della Xª Flottiglia MAS fu diretta da Pasca Piredda
  • L'Orizzonte, (gennaio 1945), organo ufficiale della Xª Flottiglia MAS fu diretto da Bruno Spampanato
  • Che l'Inse! settimanale genovese diretto da Davide Sega per il partito fascista e poi per la Brigata nera[3].
  1. ^ Guido Gerosa, p. 49.
  2. ^ Fabrizio Natalini, Ennio Flaiano: una vita nel cinema; introduzione di Walter Veltroni, Roma, Artemide, 2005.
  3. ^ L'ultimo fascismo raccontato dai giornali liguri - IlGiornale.it
  • Guido Gerosa, Capitolo "Roberto Farinacci" su "I gerarchi di Mussolini", Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1973
  • Valerio Castronovo, Nicola Tranfaglia, Storia della stampa italiana, Volume 4 - La stampa fascista, Laterza, 1976
  • N. Tranfaglia, P. Murialdi, M.Legnani, La stampa italiana nell'età fascista, Laterza, 1980
  • U. Alfassio Grimaldi, La stampa di Salò, Bompiani, 1979