Yildun

δ Ursae Minoris
Yildun
ClassificazioneStella bianca di sequenza principale
Classe spettraleA1Vn
Distanza dal Sole183 anni luce[2]
CostellazioneOrsa Minore
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta17h 32m 12,90s[1]
Declinazione+86° 35′ 10,8″[1]
Dati fisici
Raggio medio2,8[2] R
Velocità di rotazione174 km/s[2]
Temperatura
superficiale
Luminosità
Dati osservativi
Magnitudine app.+4.35
Magnitudine ass.+0.61
Velocità radiale-7,6 km/s[1]
Nomenclature alternative
Yildun, Gildun, Vildiur, Yilduz, Pherkard, δ UMi, 23 UMi, HR 6789, BD +86 269, HD 166205, GCTP 24.236, SAO 2937, FK5 913, HIP 85822[1]

Yildun (Delta Ursae Minoris / UMi δ / δ Ursae Minoris / 23 UMI) è una stella nella costellazione dell'Orsa Minore. Il nome tradizionale Yildun (scritto anche Vildiur, Jildun, Gildun, e Yilduz) deriva dal turco yıldız cioè "stella".

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale. La sua posizione è fortemente boreale e ciò comporta che la stella sia osservabile prevalentemente dall'emisfero nord, dove si presenta circumpolare da gran parte delle regioni temperate; Essendo di magnitudine 4,35, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Si trova a 183 anni luce di distanza. Yildun si trova a soli 3,5 ° dal polo nord celeste, se non esistesse Polaris (α Ursae minoris) questa stella potrebbe essere utilizzata come Stella Polare.

Caratteristiche

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Yildun è una stella bianca di sequenza principale, di classe spettrale A1vn, con una magnitudine apparente di +4,35 e una magnitudine assoluta di +0,61. Possiede una temperatura superficiale di 9000 K, una luminosità 47 volte superiore a quella del Sole e un raggio 2,8 volte quello solare[2].

Questa stella possiede una velocità di rotazione pari a 174 km/s, molto più alta di quella del Sole (che è di 26 giorni), completando una rotazione completa in 19 ore; a causa di questa elevata velocità di rotazione le righe spettrali risultano sfocate[2].

  1. ^ a b c d δ Ursae Minoris in SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 13 luglio 2012.
  2. ^ a b c d e f g δ Ursae Minoris (Jim Kaler), su stars.astro.illinois.edu. URL consultato il 13 luglio 2012.

Voci correlate

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