Pignano
Pignano frazione | |
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L'accesso al borgo di Pignano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Pisa |
Comune | Volterra |
Territorio | |
Coordinate | 43°24′54.9″N 10°57′53.3″E |
Altitudine | 502 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 56048 |
Prefisso | 0588 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | pignanese, pignanesi[1] |
Cartografia | |
Pignano è una località del comune di Volterra, in provincia di Pisa, Toscana.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo lo si raggiunge dalla strada provinciale 62 che da Montemiccioli sale verso nord in direzione di Gambassi Terme ed è situato nel punto in cui ha origine il torrente Era Viva, uno dei due corsi d'acqua che dà origine al fiume Era.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Pignano nacque come borgo fortificato con castello in epoca alto-medievale e fu proprietà del conte Ranieri del fu Ugolino dei Pannocchieschi, prima che questi, ormai residente a Travale, lo cedette al vescovo di Volterra con atto del 19 gennaio 1139.[2][3] La sua pieve, intitolata a Bartolomeo apostolo, è citata nelle rationes decimarum del 1275.[2] Nel 1302 il borgo lo si ritrova scritto anche con la grafia di Vipignano o Vipiano.[2] Al tempo del sinodo volterrano del 1356, la pieve di Pignano aveva sotto di sé sette chiese succursali: San Giovanni d'Ariano, San Lorenzo di Cellole, Santi Ippolito e Cassiano a Sensano, Santi Jacopo e Cristofano a Spicchiaiola, San Vittore a Castro Populi e la chiesa di Lippiano.[3]
Il borgo fu poi conteso tra Volterra e i nobili Belforti nel 1361.[2][3] Nel 1421 è documentato a Pignano un pievano di nome Matteo di Giovanni Rucetti, che fu canonico del duomo di Firenze e del duomo di Volterra.[2]
Il borgo di Pignano è richiamato nella carta geografica dell’Etruria presente nella Galleria delle Carte Geografiche nei musei vaticani, a testimonianza della sua rilevanza alla fine del 1500.
Pignano fu frazione del comune di Volterra fino al 1961,[2] venendo poi declassato a località dal censimento successivo. Nel suo territorio erano compresi i borghi di Ariano, Montemiccioli, Sant'Anastasio e Spicchiaiola: oggi ricadono tutti sotto Montemiccioli, che ha ereditato da Pignano lo status di frazione.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Al centro del borgo si trova la pieve di San Bartolomeo Apostolo, in stile romanico risalente ad un periodo tra l'XI e il XII secolo.[2]
Due sono i nuclei storici che costituiscono il borgo: la fattoria di Ponente, composta dalla villa residenziale e da alcuni casolari agricoli, alla quale si accede da un piccolo arco della cinta muraria merlata; e la fattoria di Levante, posta sul lato orientale delle mura e di minore interesse architettonico.[2]
La località è servita da un proprio cimitero oggi diroccato anche se ben visibile.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 412.
- ^ a b c d e f g h Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 3, tomo II, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 1011–1012.
- ^ a b c Emanuele Repetti, «Pignano Archiviato il 6 agosto 2016 in Internet Archive.» in Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, Firenze, vol. 4, p. 261.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 3, tomo II, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 1011–1012.
- Emanuele Repetti, «Pignano» in Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, Firenze, vol. 4, p. 261.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pignano