Ponte delle Aquile

Ponte delle Aquile
Орлов мост
Localizzazione
StatoBandiera della Bulgaria Bulgaria
CittàSofia
AttraversaPerlovska
Coordinate42°41′26″N 23°20′15″E
Dati tecnici
TipoPonte ad arco
Materialepietra
Realizzazione
ProgettistiVáclav Kolář
Václav Prošek
Costruzione1889-1891
CostruttoreBogdan Prošek
Jiří Prošek
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte delle Aquile (in bulgaro: Орлов мост, Orlov Most) è un ponte ad arco che attraversa il torrente Perlovska nel centro di Sofia, la capitale della Bulgaria. Costituisce un'intersezione a raso importante e trafficata nel centro della città. Il suo nome deriva dalle quattro figure di aquile in bronzo poste sugli obelischi che adornano le colonne del ponte e ne sono i simbolici protettori.

Si trova vicino allo Stadio nazionale Vasil Levski, ai Giardini del Principe ed al Giardino di Boris. Dopo l'entrata a Sofia da est, lungo il viale Tsarigradsko Šosse, il ponte è la prima intersezione attraverso la quale si entra nel centro vero e proprio de lla città.

Storia e descrizione

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Antonin (Václav) Kolář (1841 - 1900). Fu l'autore del primo piano urbanistico della capitale bulgara, noto come "Piano di Batenberg".[1]
Theodor (Bogdan) Prošek (1858 - 1905)

Il ponte fu costruito nel 1891, due anni dopo la costruzione del Ponte dei Leoni.[2] A quel tempo l'architetto capo di Sofia era il ceco Antonin (Václav) Kolář. Lui, insieme all'ingegnere ceco Václav Prošek, progettò i due ponti. La costruzione del Ponte delle Aquile fu affidato ai fratelli ingeneri Theodor (Bogdan) e Jiří Prošek, cugini di Václav, fondatori del birrificio più moderno d'epoca ("Fratelli Prošekovi") e della prima tipografia di Sofia (Tipografia di corte).[3]

Il ponte delle Aquile fu eretto come simbolo della libertà, poiché qui nel marzo del 1878 furono accolti i prigionieri bulgari esiliati a Diyarbakır che avevano alzato la voce contro il dominio ottomano.[4] L'evento viene commemorato dal modesto blocco di pietra collocato negli anni '90 del XX sec. dal Comune di Sofia.[5]

Nel febbraio del 1878 nello stesso posto fu eretto un arco trionfale in occasione dell'arrivo nella nuova capitale bulgara del commissario dell'Imperatore russo, il principe Alexandr Mihajlovič Dondukov-Korsakov.[4]

Jiří Prošek (1847-1905)

Le parti metalliche del ponte furono create, fuse e fornite dall'azienda viennese Rudolf Philipp Waagner & Biro (1891), attiva ancora ai giorni nostri. I suoi prodotti decorarono anche altri monumenti architettonici di Sofia: il Monumento a Vasil Levski e il recinto del Giardino della Città (opera di Václav Kolář), il Ponte dei Leoni (progettato da Václav Prošek), il Palazzo del Principe (oggi Galleria nazionale). Il costo della costruzione dell'infrastruttura ammontò a 80.000 leva d'oro. La maggior parte del denaro venne raccolta dalle donazioni e circa un terzo - dalla tesoreria della capitale.[4]

Una delle aquile di bronzo

Le aquile di bronzo furono i testimoni silenziosi della simbolica consegna delle chiavi di Sofia a molti capi di stato e celebrità che ricevettero il titolo di cittadino onorario di Sofia: l'ultimo imperatore di Germania Guglielmo II, l'ultimo scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, il cosmonauta sovietico Jurij Gagarin e il politico sovietico Nikita Sergeevič Chruščëv. Ironia della sorte, nel 1941 anche le truppe tedesche del generale Siegmund Wilhelm List furono accolte con fiori sul ponte, come anche i soldati sovietici del generale Fëdor Ivanovič Tolbuchin nel 1944.[4]

Dopo la caduta del regime comunista nel 1989 il ponte divenne un luogo spesso preferito dei manifestanti. Ne furono esempi il raduno di milioni di persone simpatizzanti dell'Unione delle Forze Democratiche il 7 giugno 1990, che si estese lungo Tsarigradsko Šosse fino ad Aleja Javorov, le proteste ambientaliste del movimento "Occupy Orlov Most" nel 2012, le proteste antimonopolio all'inizio del 2013 e le proteste contro il governo Orešarski.

Al ponte delle Aquile il viale Tsarigradsko Šosse si interseca con il viale Evlogi e Hristo Georgievi. Il tratto del viale Tsarigradsko Šosse dopo il ponte, in direzione dell'Università di Sofia, si chiama Zar Osvoboditel. Il viale Evlogi e Hristo Georgievi in direzione sud raggiunge il Palazzo nazionale della cultura (NDK) e cambia nome in viale Bulgaria.

Dal ponte delle Aquile, tra i palazzi "Asenovec" e "Tsarevec", inizia la pittoresca via Zar Ivan-Asen II con numerosi negozi, una pasticceria, bar, il čitalište "Anton Strašimirov" con il salone del cinema "Vlaikova", la filiale centrale della Raiffeisen Bank, l'omonima scuola media "Zar Ivan-Asen II" e altri.

Trasporto pubblico

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Linee autobus: 72, 75, 76, 94, 204, 213, 280, 304, 505, 604

Linee autobus elettrici: 9, 84, 184

Linee filobus: 1, 2, 3, 4, 8, 11

Il luogo è nelle immediate vicinanze della stazione metropolitana Orlov Most, servita dalla terza linea della metropolitana di Sofia, e della stazione metropolitana Kliment Ohridski, servita dalla prima e dalla quarta linea della metropolitana di Sofia.

Uno dei quattro obelischi con l'aquila è raffigurato sul retro della banconota da 20 lev.

  1. ^ Научноинформационен център „Българска енциклопедия“. Голяма енциклопедия „България“. Том 6. София, Книгоиздателска къща „Труд“, 2012, p. 2367
  2. ^ Виенски и чешки архитекти създават много от символите на София
  3. ^ Биография на Георги ( Иржи ) Прошек 1847 – 1905, su proshek.com.
  4. ^ a b c d Орлов мост – Символът на свободна България, su proshek.com.
  5. ^ Площад „Славейков“ помни заточениците в Диарбекир“, in в. „Стандарт“, 26 февруари 2001 Archiviato dall'originale il 24 settembre 2017

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