Principato di Monforte
Principato di Monforte | |||||
---|---|---|---|---|---|
Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Monforte | ||||
Popolazione | 1.130 anime (1755[1]) | ||||
Dipendente da | Regno di Sicilia | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1628 con Giuseppe Moncada | ||||
Causa | Investitura a Principe di Monforte di Giuseppe Moncada Saccano da parte di re Filippo IV di Spagna | ||||
Fine | 1812 con Carmelo Moncada Oneto | ||||
Causa | Abolizione del feudalesimo con la promulgazione della Costituzione siciliana | ||||
|
Principe di Monforte | |
---|---|
Parìa | Parìa di Sicilia |
Data di creazione | 1º settembre 1628 |
Creato da | Filippo IV di Spagna |
Primo detentore | Giuseppe Moncada Saccano |
Ultimo detentore | Giovanni Eugenio Moncada Trigona |
Trasmissione | Maschio primogenito |
Titoli sussidiari | Principe di Soria, Marchese di Santa Marina, Conte di San Pietro |
Trattamento d'onore | Principe infeudato |
Famiglia | |
Feudi detenuti |
|
Il Principato di Monforte fu uno stato feudale esistito tra gli inizi del XVII secolo e gli inizi del XIX secolo, che corrispondeva al territorio dell'odierna Monforte San Giorgio, comune della città metropolitana di Messina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il castello di Monforte, terra baronale col mero e misto imperio nella Val Demone, fu fatto erigere dall'imperatore Federico II di Svevia.[1] Nel XIV secolo, divenne feudo degli Alagona, poi confiscato per fellonia dal re Martino I di Sicilia che nel 1398 la concesse a Giacomo Cruyllas.[1] Questi vendette la baronia di Monforte a Nicolò Castagna nel 1405.[1]
Nel 1424, il feudo venne ereditato da Pina Castagna, nipote di Nicolò, che sposò Matteo di Bonifacio.[1] Da questa unione nacque un'unica figlia, Perna, che sposò Federico Ventimiglia, genitori di Margherita, che, sposata a Giliberto La Grua, ebbe anch'ella una sola figlia, Eulalia, che prese investitura della baronia di Monforte nel 1453.[1] Eulalia La Grua sposò Federico Pollicino, da cui ebbe Gaspare che si investì del feudo nel 1489, il quale a sua volta ebbe i figli Giliberto e Agnese, con quest'ultima che ne prese possesso nel 1513 per la morte senza eredi del primo.[1]
Agnese Pollicino sposò Federico Moncada dei conti di Adernò, il quale alla morte della moglie, prese possesso della baronia di Monforte e degli altri feudi della famiglia Pollicino. Con i Moncada, Monforte da terra baronale fu elevata a principato, a seguito della concessione fatta dal re Filippo IV di Spagna, che investì Giuseppe Moncada Saccano († 1631) del titolo di I principe di Monforte, con privilegio dato il 1º settembre 1628, ed esecutoriato il 24 dicembre dell'anno medesimo.[2]
Ultimo feudatario, prima dell'abolizione del feudalesimo avvenuta nel 1812, fu Carmelo Moncada Oneto, VIII principe di Monforte (1740-1815).
Cronotassi dei Principi di Monforte
[modifica | modifica wikitesto]- Epoca feudale
- Giuseppe Moncada Saccano (1628-1631)
- Pietro Moncada Monforte (1632-1641)
- Domenico Moncada di Giovanni (1641-1680)
- Pietro Moncada Olivieri (1680-1724)
- Giovanni Antonio Moncada Joppolo (1725-1759)
- Girolamo Moncada Oneto (1759-1765)
- Emanuele Moncada Oneto (1765-1792)
- Carmelo Moncada Oneto (1792-1812)
- Epoca post-feudale
- Carmelo Moncada Oneto (1812-1830)
- Giovanni Antonio Moncada Cilestri (1830-1854)
- Guglielmo Moncada Galletti (1854-1876)
- Giovanni Eugenio Moncada Vizzini (1876-1915)
- Guglielmo Raimondo Moncada Notarbartolo (1915-1933)
- Giovanni Eugenio Moncada Trigona (1933-1946)
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Diego Orlando, Il feudalismo in Sicilia, storia e dritto pubblico, Palermo, Lao, 1847.
- G. Scoglio, Monforte San Giorgio e il suo territorio nel Medioevo, Trento, UNI Service, 2007, ISBN 8861780490.
- G. Ardizzone Gullo, La terra ed il castello di Monforte San Giorgio dalle origini al sedicesimo secolo, Messina, SGB, 2014, ISBN 8896116740.