Régis Debray

Jules Régis Debray

Jules Régis Debray (Parigi, 2 settembre 1940) è uno scrittore, filosofo e funzionario francese.

Attivo politicamente negli anni 1970 al fianco di Che Guevara, fu imprigionato e torturato più volte in Sud America, anche durante l'ultima avventura boliviana del guerrigliero argentino[1]. Successivamente è diventato un autore prolifico, distinguendosi nel campo delle scienze dell'informazione come fondatore della mediologia e della rivista MédiuM. Nel 2002 ha fondato l'Institut d'étude des religions et de la laïcité, un istituto universitario pubblico per l'insegnamento dei fenomeni religiosi nella scuola laica. È stato membro dell'Académie Goncourt dal 2011 al 2015.

Opere (parziale)

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  • La gringa, (La neige brûle, Grasset 1977), traduzione di Tilde Riva, Milano: Bompiani, 1978.
  • Lo Stato seduttore, 1993.

Nel 1977 ha vinto il Prix Femina con La neige brûle[2].

  1. ^ Il manifesto appello per la liberazione di Debray fu firmato da decine di intellettuali europei, tra cui gli italiani Vasco Pratolini, Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini e Ignazio Silone: "World figures plead for Regis Debray." Times [London, England] 11 Dec. 1969: 8.
  2. ^ (FR) Lauréats du Prix Femina, su booknode.com. URL consultato il 22 settembre 2023.

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