RIM-161 Standard Missile 3
RIM-161 Standard Missile SM-3 | |
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lancio di un SM-3 dall'USS Lake Erie (CG 70) | |
Descrizione | |
Tipo | superficie-aria/ABM |
Impiego | imbarcato |
Sistema di guida | INS/GPS, radar semi-attiva e homing/passivo; LWIR infrared homing seeker |
Costruttore | Raytheon, Aerojet, Mitsubishi Heavy Industries |
In servizio | 2014 (Block IB) |
Ritiro dal servizio | ancora in uso |
Utilizzatore principale | Stati Uniti d'America (con la Us Navy), Giappone, Corea del Sud, Polonia, Turchia (in valutazione per il programma fregate TF-2000) |
Costo | dai 9 ai 25 milioni di dollari (dipende dalla versione) |
Peso e dimensioni | |
Peso | 1500 Kg |
Lunghezza | 6.55m |
Larghezza | 1.57m con le alette aperte |
Diametro | 0.34m (0.53m per la famiglia Block II) |
Prestazioni | |
Gittata | 900-1200 Km (Block IA/B) o 2500 Km (Block IIA) |
Tangenza | 500 km (Block IA/B) o 1500 Km (BLOCK IIA) |
Velocità massima | 3 Km/s (Mach 8.8) per la variante Block IA/B oppure 4.5 Km/s (Mach 13.23) per la variante Block IIA |
Motore | Primo stadio: un booster a propellente solido MK 72 (costruito da Aerojet); secondo stadio: un motore a razzo MK 104 (Dual Thrust Rocket) alimentato a propellente solido; terzo stadio: un motore a propellente solido MK 136 costruito da ATK; quarto stadio (testata cinetica): Throttleable Divert and Attitude Control System (fornito sempre da Aerojet) |
Esplosivo | testata cinetica autoguidata (LEAP: Lightweight Exo-Atmospheric Projectile) |
note | https://www.seaforces.org/wpnsys/SURFACE/RIM-161-Standard-Missile-3.htm |
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Gli Standard Missile 3 (SM-3) sono gli ultimi derivati dalla famiglia di missili superficie-aria imbarcati a bordo di navi statunitensi, nata negli anni 1960. Essi sono soprattutto missili antimissili balistici (ABM), con gittata elevata e una testata cinetica ad autoguida. L'intercettazione avviene nella fase di volo intermedia del missile bersaglio, quando si trova ancora nell'esoatmosfera. Questi missili possono essere impiegati anche per abbattere satelliti nell’orbita bassa terrestre (LEO). I missili fanno parte del più ampio programma Aegis Ballistic Missile Defense System della Marina militare americana, che ha lo scopo di creare una rete di difesa contro attacchi di eventuali ICBM.
Il nome del sistema Aegis, del quale fa parte l'SM-3, deriva dalla parola inglese, a sua volta proveniente dal latino, che indica lo scudo mitologico delle divinità greche, appunto l'egida appartenuta a Zeus e Atena.
Le navi dell'US Navy che sono state armate con questi missili sono gli incrociatori della classe Ticonderoga e i cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke. Anche la Marina giapponese ha adottato gli SM-3 sui suoi cacciatorpediniere lanciamissili, e in particolare sulle classi Kongo, Atago e Maya.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Martorella 2018, pp. 62-67.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cristiano Martorella, Giappone, il ruolo del missile antibalistico SM-3, in Panorama Difesa, n. 371, Firenze, ED.A.I., febbraio 2018, pp. 62-67.
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