Rashid bin Sa'id Al Maktum

Rāshid bin Saʿīd Āl Maktūm

Vicepresidente e Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti
Durata mandato25 aprile 1979 –
7 ottobre 1990
PresidenteZayed bin Sultan Al Nahyan
ViceHamdan bin Mohammed Al Nahyan
Maktoum bin Rashid Al Maktum
PredecessoreMaktum bin Rashid Al Maktum
SuccessoreMaktum bin Rashid Al Maktum
Rashid bin Sa'id Al Maktum
Emiro di Dubai
Stemma
Stemma
In carica10 settembre 1958 –
7 ottobre 1990
PredecessoreSaʿīd II bin Maktūm bin Hasher
SuccessoreMaktūm bin Rāshid
Altri titoliPrimo Ministro degli Emirati Arabi Uniti
Sceicco
NascitaDubai, 11 giugno 1912
MorteDubai, 7 ottobre 1990 (78 anni)
DinastiaĀl Maktūm
PadreSa'id II bin Maktum bin Hasher Al Maktum
MadreSceicca Hessa bint Al Murr
ConsorteSceicca Fāṭima bint Ḥamdān Āl Nahyan
FigliMaktūm
Ḥamdān
Moḥammed
Aḥmed
Lateefa
Fāṭima

Rāshid bin Saʿīd Āl Maktūm (in arabo راشد بن سعيد آل مكتوم?; Dubai, 11 giugno 1912Dubai, 7 ottobre 1990), è stato emiro di Dubai dal 1958 al 1990 e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti dal 1979 al 1990.[1]

Sviluppo di Dubai

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Rāshid bin Saʿīd fu responsabile della trasformazione di Dubai da piccolo gruppo di insediamenti vicino al Khor Dubai in una città portuale moderna, centro commerciale di primaria importanza.[2] La sua frase tipica: "Mio nonno cavalcava un cammello, mio padre pure, io guido una Mercedes, mio figlio guida un Land Rover, suo figlio pure, ma suo figlio cavalcherà un cammello"[3] rifletteva la sua preoccupazione che il petrolio di Dubai, che è stato scoperto nel 1966 e la cui estrazione è cominciata nel 1969, sarebbe finito nel giro di poche generazioni. Lavorò quindi per sviluppare l'economia di Dubai, in modo da poter sopravvivere alla fine della produzione di petrolio. Egli fu il promotore di una serie di grandi progetti infrastrutturali per rendere Dubai un centro del commercio regionale.

Rapporti con gli altri Emirati del Golfo

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Dubai rimase in una situazione di stallo con Abu Dhabi durante il regno di Rāshid a seguito di una disputa armata di confine tra i due emirati nel 1946 ma stabilì uno stretto rapporto con il Qatar. La figlia di Rāshid sposò l'emiro di quel paese nel 1961. Nel 1966, l'India svalutò la rupia e Qatar e Dubai hanno adottato la rupia del Golfo come moneta comune, mentre Abu Dhabi ha adottato il dinaro del Bahrein.

L'Emiro del Kuwait assistette l'Emirato nel finanziamento del dragaggio del Khor.[2] Il progetto portò alla crescita dei commerci di Dubai, grazie anche alla creazione di un nuovo porto, Port Rāshid, nel 1969.

Rāshid permise a Dubai di unirsi ad Abū Dhabi e agli altri Emirati del nord nella creazione degli Emirati Arabi Uniti nel 1971. Nel 1973, la Federazione adottò una nuova moneta comune, il Dirham degli Emirati Arabi Uniti.

Nel 1979 fu creato il porto di Jebel Ali e nel 1985 è stata istituita la zona franca chiamata Jebel Ali Free Zone (JAFZ). Alla fine del 1990 la JAFZ si è sviluppata in una zona franca commerciale.

Rāshid bin Saʿīd era sposato con la Sceicca Laṭīfa bint Ḥamdān Āl Nahyan, figlia dello Shaykh Ḥamdān bin Zāyed Āl Nahyan. La coppia ha avuto quattro figli e due figlie:

Sia predecessore che successore come Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti fu il figlio, lo Shaykh Maktūm bin Rāshid Āl Maktūm, in carica dal 1971 al 1979, e dalla morte del padre, il 7 ottobre del 1990, fino alla sua morte, avvenuta il 4 gennaio 2006. Dopo la morte di Maktūm nel 2006, un altro figlio di Rāshid, Moḥammed, ha assunto le due cariche.[4]

Rāshid era il fratello di Aḥmed bin Saʿīd, che attualmente è presidente della compagnia aerea Emirates.

Sua figlia era sposata con l'emiro del Qatar Ahmad bin Ali al-Thani.[5]

  1. ^ The late Vice President Sheikh Rashid bin Saeed Al Maktoum, su UAE Cabinet. URL consultato il 15 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2012).
  2. ^ a b Graeme Wilson, Father of Dubai: Sheikh Rashid bin Saeed Al Maktoum, UAE, Media Prima, 1999, pp. 1–232, ISBN 978-9948-8564-5-0.
  3. ^ Ron Gluckman, Hong Kong of the Desert?, su gluckman.com. URL consultato il 12 aprile 2012.
  4. ^ Julia Wheeler, Dubai's formidable new ruler, in BBC News, 5 gennaio 2006. URL consultato il 30 marzo 2012.
  5. ^ J. E. Peterson, Rulers, Merchants and Shaikhs in Gulf Politics (PDF), in The Gulf Family. URL consultato il 17 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2012).

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