Red Byron
Red Byron | |||||||||||||||||
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La vettura con la quale Red Byron si laureò campione nel 1949, esposta alla NASCAR Hall of Fame | |||||||||||||||||
Nazionalità | Stati Uniti | ||||||||||||||||
Automobilismo | |||||||||||||||||
Categoria | NASCAR | ||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||
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Robert Nold Byron, detto Red (Anniston, 12 marzo 1915 – Chicago, 11 novembre 1960), è stato un pilota automobilistico statunitense, specializzato nelle stock car, fu il vincitore del primo titolo Strictly Stock (quello che oggi è la NASCAR Cup Series), nel 1949[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Byron visse i suoi primi anni in Virginia, dove il padre lavorava come ingegnere minerario in una cava di gesso, ma fu costretto a trasferirsi nel Colorado quando al padre venne diagnosticata una tubercolosi polmonare.[2]
Il giovane Byron iniziò a gareggiare in eventi locali dal 1932 preparandosi da solo le macchine. Alla fine degli anni trenta, Byron possedeva un garage ad Atlanta e gareggiava tra Anniston e Talladega ma dovette interrompere la sua carriera nelle corse quando gli Stati Uniti entrarono in guerra. Si unì all'aeronautica militare degli Stati Uniti d'America e pilotò bombardieri B-24 per 57 missioni di successo prima di essere abbattuto sulle Isole Aleutine. Rimase gravemente ferito, la gamba sinistra di Byron era rotta in più punti e passarono due anni prima che potesse essere dimesso dall'ospedale nel 1945, i dottori che gli ricostruirono la gamba dubitarono che potesse camminare di nuovo.[3][4][5]
Byron torna alle corse nelle 1946 e inizialmente utilizza una frizione a mano, che viene poi sostituita da una staffa d'acciaio fissata da un tutore sulla sua gamba sinistra al pedale della frizione, che gli permette di utilizzare la gamba precedentemente operata per cambiare marcia.[5][6][7]
Nel 1948 entra nel circuito NASCAR, appena fondato, vincendo la prima gara organizzata dalla federazione. Nel 1949, la NASCAR fonda la serie Strictly Stock, predecessore dell'attuale Monster Energy NASCAR Cup Series, Byron vince due gare e si aggiudica il primo titolo piloti.[7][8]
Il continuo peggioramento delle sue condizioni di salute lo costrinsero a prendere parte a poche gare nel 1950 e lo portarono poi al ritiro al termine della stagione del 1951 anche se continuò a gareggiare sporadicamente.[5][9]
Byron è morto d'infarto l'11 novembre 1960, in una stanza d'albergo di Chicago, all'età di 45 anni.[3][9]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- nella NASCAR Strictly Stock del 1949
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1966 viene inserito nella National Motorsports Hall of Fame.[7]
Il 13 febbraio 1998 entra a far parte dei Nascar's 50 Greatest Drivers.[10]
Nel 2008 entra a far parte dell'International Motorsports Hall of Fame.[7]
Entra a far parte della NASCAR Hall of Fame nel 2018.[11]
Byron entrerà a far parte della Motorsports Hall of Fame of America a marzo 2020.[12]
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]NASCAR
[modifica | modifica wikitesto]Risultati NASCAR Grand National Series | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Anno | Scuderia | # | Costruttore | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36 | 37 | 38 | 39 | 40 | 41 | Pos. | Punti |
1949 | Raymond Parks | 22 | Olds | CLT 3 | DAB 1 | HBO 22 | LAN 3 | HAM | MAR 1 | HEI | NWS 16 | 1º | 842.5 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1950 | DAB 2 | CLT 4 | LAN | MAR | CAN | VER | DSP | MCF | CLT | HBO | DSP | HAM | NA | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
Cadillac | DAR 3 | LAN | NWS 19 | VER | MAR | WIN | HBO | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1951 | Wally Marks | 1 | Olds | DAB 11 | CLT | NMO | GAR | HBO | ASF | NWS | MAR | CAN | NA | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
B.J. Dantone | 22 | Ford | CLS 6 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
83 | CLB 30 | DSP | GAR | GRS | BAI | HEI | AWS | MCF | ALS | MSF 4 | FMS | MOR | ABS | DAR 25 | CLB | CCS | LAN | CLT | DSP | WIL | HBO | TPN | PGS | MAR | OAK | NWS | HMS | JSP | ATL | GAR | NMO |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Red Byron Statistics, su racing-reference.info. URL consultato il 18 gennaio 2012.
- ^ Red Byron, storia di polvere e gloria, su motorsportrants.com, 22 dicembre 2017. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ a b Red Byron biografia [collegamento interrotto], su auto.howstuffworks.com. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ LegendsOfNascar - Red Byron, su legendsofnascar.com. URL consultato il 19 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2019).
- ^ a b c Biografia Red Byron, su .motorsportmagazine.com. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ Nascar Red Byron, su nascar.com, 24 maggio 2017. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ a b c d MotorSportHallOfFame Red Byron, su motorsportshalloffame.com. URL consultato il 19 novembre 2019 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2020).
- ^ FindAGrave-Robert Byron, su it.findagrave.com.
- ^ a b Red Byron ESPN, su espn.com, 8 novembre 2012. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ Nascar's 50 Greatest Drivers, su cottonowens.com. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ Nascar HallOfFame 2018, su nascarhall.com. URL consultato il 19 novembre 2019.
- ^ NEWS: 2020 MSHFA Inductees Announced | Press Releases, su www.mshf.com. URL consultato il 19 novembre 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Red Byron
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Red Byron, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC.