Religioni in Mongolia

Stupa del tempio buddhista Dambadarjaalin a Ulan Bator.

Le religioni in Mongolia sono state tradizionalmente dominate dalle scuole del buddhismo e dello sciamanesimo mongolo, oltre alla religione etnica caratteristica dei mongoli; storicamente, attraverso l'impero mongolo, questi sono stati esposti alle influenze del cristianesimo (soprattutto nestorianesimo e cattolicesimo) e dell'Islam, anche se queste fedi non sono mai giunte ad aver il predominio.

Durante il periodo socialista della Repubblica Popolare Mongola (1924-1992) tutte le religioni sono state soppresse, ma col passaggio ad una repubblica parlamentare nel corso dei primi anni '90 del XX secolo, vi è stata una ripresa generale delle fedi.

Secondo i dati del censimento svoltosi nel 2010[1] il 53% dei mongoli s'identificano come buddhisti, il 38,6% come non religiosi, il 3% come musulmani (in prevalenza esponenti dell'etnia dei kazaki), il 2,9% come seguaci della tradizione sciamanica, il 2,1% come cristiani e lo 0,4% come seguaci di altre religioni[1]. Altre fonti stimano che una percentuale significativamente più alta della popolazione segua la religione etnica mongola (almeno il 18,6%)[2].

Religioni 2010[1]
Numeri assoluti %
Buddhismo 1.009.357 53
Islam 57.702 3.0
Sciamanesimo 55.174 2.9
Cristianesimo 41.117 2.1
Altre religioni 6.933 0.4
Non religiosi 735.283 38.6
Totale della popolazione 1.905.566 100
  1. ^ a b c 2010 Population and Housing Census of Mongolia. Data recorded in Brian J. Grim et al. Yearbook of International Religious Demography 2014. BRILL, 2014. p. 152
  2. ^ Association of Religion Data Archives: Mongolia: Religious Adherents, 2010 Archiviato il 13 novembre 2017 in Internet Archive.. Data from the World Christian Database.

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